ITACA - METODO STORICO 2 - S4 Le radici dell'Europa feudale
Miniatura del XIII secolo che ben rappresenta cavalcature e abbigliamento del periodo altomedievale.
0529-05-21 10:31:45
Benedetto da Norcia e la Regola benedettina
Dopo anni di vita eremitica, Benedetto da Norcia fondò a Montecassino due monasteri, dove attorno al 540 redasse la Regola che sarebbe stata alla base di tutto il monachesimo occidentale. In base alle disaposizioni raccolte in questo documento, la vita della comunità dei religiosi era scandita dall'alternaza tra meditazione e lavoro manuale, come recita il celebre precetto "Ora et labora".
0569-09-21 10:31:45
I Longobardi giungono in Italia
Stanziati in Pannonia (odierna Ungheria) dal VI secolo, i Longobardi erano una popolazione di origine germanica che nel 569 giunse ai confini nord-orientali della Penisola italiana sotto la guida del re Alboino. La popolazione italica, stremata dai tremendi anni della guerra gotica, non ebbe la forza di opporsi all'arrivo di 40.000 guerrieri (seguiti da decine di migliaia di donne, vecchi e bambini), che penetrarono nella Penisola. Nel giro di breve tempo il dominio longobardo si estese sull'Italia del nord, dove nel 572 venne fissata la capitale a Pavia, sulla Toscana e nei territori attorno a Spoleto e Benevento. In quello stesso anno il re Alboino fu assassinato.
0584-05-21 10:31:45
I regni di Autari e Agilulfo
Dopo la morte di Alboino il trono longobardo restò vacante per un decennio, poi divenne re Autari (584-590), che intraprese un primo rafforzamento del potere regio istituendo i gastaldi, che controllavano le autorità locali nei ducati. Con Agilulfo (590-615) i Longobardi abbracciarono il cristianesimo, favorendo una maggiore integrazione fra i popoli della Penisola.
0590-05-21 10:31:45
Il papato di Gregorio Magno
Nel 590 ebbe inizio il pontificato di Gregorio Magno, che si impegnò notevolmente per la conversione al cattolicesimo dei Longobardi, i dominatori pagani della Penisola, ma soprattutto pose le basi per la trasformazione della Chiesa in nuovo interlocutore politico. A lui risale infatti l'iniziale alleanza con il regno franco, che si sarebbe rivelata densa di conseguenze.
0600-03-20 14:40:49
L’arte longobarda
I Longobardi raggiunsero una notevole capacità nella lavorazione dei metalli, dedicandosi in particolare alla creazione di armi e gioielli. Questa figura di cavaliere in bronzo dorato, che faceva parte di uno scudo, ne è una testimonianza. Tali oggetti venivano poi riposti nelle tombe dei defunti, con lo scopo di testimoniare la loro posizione sociale.
0643-03-20 14:40:49
L'Editto di Rotari
L'Editto di Rotari, del 643, rappresenta il primo codice longobardo di leggi scritte. Questo compendio di norme non valeva però per le genti italiche, ancora soggette al diritto romano.
0728-05-21 10:31:45
La donazione di Sutri
Il sovrano longobardo Liutprando cercò di sfruttare i dissidi (teologici e politici) sorti tra Roma e Costantinopli per aumentare i domini territoriali del suo regno: sostenendo di voler difendere il papa dalle minacce bizantine, invase l’esarcato di Ravenna e la Pentapoli, giungendo fino alle porte di Roma. Qui, l’opposizione dei duchi di Spoleto e Benevento, che temevano di perdere la propria autonomia, lo costrinsero a fermarsi. Liutprando decise allora di donare a papa Gregorio II il territorio di Sutri, cittadina del viterbese di cui aveva occupato il castello.
0732-05-01 10:31:45
Carlo Martello ferma gli Arabi a Poitiers
Carlo Martello - maestro di palazzo presso la corte dei Franchi alla morte del padre Pipino di Hérstal (714) - sconfisse nella famosa battaglia di Poitiers gli Arabi e ne fermò l'avanzata: l'esercito musulmano stava infatti risalendo il regno franco, che avevano invaso nella parte sud occidentale giungendo dalla Spagna.
0751-05-21 10:31:45
Pipino il Breve è proclamato re dei Franchi
Nonostante il re dei Franchi fosse Childerico III, il maggiordomo di palazzo (che in quel periodo era Pipino il Breve) deteneva informalmente il potere. Per ottenere un'investitura ufficiale quest'ultimo ricorse quindi al papa, che aveva interesse, dal canto suo, a stringere un'alleanza con i Franchi in funzione anti longobarda. Dopo aver deposto Childerico III, Pipino si fece così consacrare con l'olio santo dal pontefice e proclamare re nel 751.
0754-05-01 10:31:45
La fine del regno longobardo
Dopo le spedizioni franche di Pipino il breve, sceso due volte in Italia (754 -756) per difendere il papa dalle mire espansionistiche del sovrano Astolfo, l'intero regno longobardo cominciò a entrare in crisi. Nel volgere di un solo ventennio, infatti, l'ennesimo dominio straniero della Penisola venne scalzato da un altro potere e si dissolse definitivamente sotto i colpi di Carlo Magno, che nel 774 depose gli ultimi sovrani, Desiderio e il figlio Adelchi, e si proclamò re dei Longobardi.
0771-05-21 10:31:45
Le prime conquiste di Carlo
Incoronato re dei Franchi nel 771, Carlo inaugurò immediatamente un'aggressiva politica estera: dopo la presa dell'Italia longobarda, l'assoggettamento dei Sassoni lo impegnò per un trentennio fino all'804, mentre la Baviera fu annessa al regno nel 787.
0787-05-01 10:31:45
Il VII concilio di Nicea
Nel 787 a Nicea, città della Turchia, venne convocato il VII concilio ecumenico della Chiesa cristiana, che si pronunciò sull'annoso problema delle icone, condannando come eretica l'iconoclastia. In realtà la contesa tra le due fazioni venne risolta solo nell'842, quando l'imperatrice Teodora ripristinò ufficialmente il culto delle immagini, ma questo dissidio teologico pose le basi per la separazione fra Roma e Chiesa d'Oriente che sfocerà nel grande scisma di fine millennio.
0790-03-20 14:40:49
Cappella Palatina
La cappella Palatina è il nucleo più antico della cattedrale di Aquisgrana, fu fatta costruire da Carlo Magno come cappella privata del suo palazzo, sul modello della Basilica di San Vitale a Ravenna. Presenta dimensioni veramente monumentali: larga sedici metri, è supportata da otto pilastri estremamente solidi.
0800-05-21 10:31:45
Carlo Magno è icoronato imperatore del Sacro Romano Impero
Quando papa Leone III entrò in conflitto con l'aristocrazia romana, Carlo, re dei Franchi, intervenne in suo favore, ottenendo un importante riconoscimento: la notte di Natale dell'800 venne incoronato (e consacrato) dal pontefice stesso, così da potersi proporre come legittimo successore dei grandi imperatori romani d'Occidente. Il riconoscimento ufficiale del titolo da parte di Bisanzio avvenne però solo nell'812, con il trattato di Aquisgrana.
0800-05-21 10:31:45
La conquista della Spagna
Dopo la sconfitta di Roncisvalle, avvenuta sui Pirenei per un'imboscata dei Baschi, con una serie di azioni militari nell'812 fu istituita la Marca di Catalogna, avamposto cristiano nella Spagna musulmana, che comprendeva anche i territori già conquistati dai Franchi nel sud del Paese: da Barcellona, caduta nell'801, fino a Tolosa e al fiume Ebro.
0824-03-20 14:40:49
Altare di Sant'Ambrogio o di Vuolvinio
In epoca carolingia, accanto all'arte della miniatura dei testi sacri, si sviluppò anche l'oreficeria. La produzione di oggetti decorati con preziosi metalli, tra cui l'oro, raggiunse esiti molto alti grazie all'elaborazione di tecniche sofisticate come lo sbalzo, l'incisione, la filigrana e lo smalto. Si migliorò inoltre la capacità di creare speciali effetti di colore incastonando nel metallo pietre preziose di tonalità differenti. Un'opera che rappresenta bene tale eccellenza è l'altare di S.Ambrogio nell'omonima basilica a Milano (detto anche altare di Vuolvinio dal nome dell'artista che lo realizzò), ricoperto di lamine d'oro e argento dorato, arricchito da migliaia di pietre preziose, perle, filigrane e smalti.
0827-05-21 10:31:45
Gli Arabi conquistano la Sicilia
Dopo la conquista della Sicilia nell'827, gli Arabi importarono nell’isola nuove colture e dettero impulso alle attività di tessitura e di lavorazione di lino e seta. Questa rinascita economica fece della Sicilia una delle grandi mete dei mercanti internazionali.
0843-05-21 10:31:45
Trattato di Verdun: il Sacro Romano Impero viene diviso in tre parti
Nell'843, dopo la morte di Ludovico il Pio, l’Impero venne diviso fra i suoi tre figli secondo le disposizioni del Trattato di Verdun: il primogenito Lotario ottenne l’Italia e la zona lungo il mare del Nord, Carlo i territori francesi e Ludovico i territori della Germania.
0867-05-21 10:31:45
Lo splendore di Bisanzio
Dopo la crisi del periodo iconoclasta, le redini di Bisanzio passarono nelle mani della dinastia macedone, che garantì un lungo periodo di pace e serenità definito dagli storici "età dell'oro". Durante quest'arco di tempo, che si chiuderà nel 1025 con l'estinzione del casato, la decisa politica espansionistica procurerà un costante ampliamento dei territori, culminata nel 1014 con la distruzione del regno bulgaro.
0877-05-21 10:31:45
Il Capitolare di Quierzy
Formalizzando una consuetudine ormai in atto da tempo, nell'877 Carlo il Calvo - sovrano della parte occidentale dell'Impero - si vide costretto a concedere il Capitolare di Quierzy, in base al quale i grandi vassalli divennero a tutti gli effetti proprietari delle terre avute in concessione. Era il primo passo verso l'ereditarietà dei feudi.
0888-05-21 10:31:45
La fine dell'Impero carolingio
Alla morte dei tre fratelli Lotario, Ludovico e Carlo, l'Impero fondato da Carlo Magno si trovò per l'ultima volta nelle mani di un solo discendente: Carlo il Grosso, figlio del Germanico. Ma il suo regno ebbe vita breve: nell'887 i nobili tedeschi si ribellarono eleggendo al suo posto un nipote illegittimo di Ludovico, Arnolfo di Carinzia, e l'anno successivo l'ultimo carolingio si spense per sempre.
0900-05-21 10:31:45
Nuove invasioni: Normanni, Ungari e Saraceni
Tra IX e X secolo l'Europa tornò a essere scossa da un'ondata di invasioni che provenivano da tutte le direzioni: da Nord calarono i Normanni (divisi in due gruppi principali: Vichinchi e Vareghi), da sud i pirati musulmani, i Saraceni, mentre da est gli Ungari, da cui la Pannonia assunse l'attuale denominazione di Ungheria.
0955-05-21 10:31:45
La battaglia di Lechfeld
Da circa cinquant'anni gli Ungari stavano sconvolgendo le popolazioni dell'Europa centrale con le loro feroci incursioni. Fu grazie a un duca di Sassonia, Enrico detto l'Uccellatore per la sua grande passione venatoria, che si riuscì a imbastire un'efficace reazione anti ungara, fondata sulla cavalleria pesante tedesca. La campagna militare si concluse con la vittoria del figlio, il futuro imperatore Ottone I, nello scontro decisivo che avvenne a Lechfeld, località vicino ad Augusta.
0961-05-21 10:31:45
Niceforo Foca riconquista Creta
Il comandante in capo delle truppe bizantine in Asia, Niceforo Foca, nel 961 riuscì a strappare l'isola di Creta agli Arabi. Non solo un'armata cristiana era riuscita a sconfiggere nettamente l'esercito musulmano, ma per la prima volta veniva messo in discussione il dominio arabo del Mediterraneo.
0962-05-21 10:31:45
Il Privilegium Othonis
Convinto sostenitore del cesaropapismo, Ottone I confermò le donazioni territoriali concesse al papato, tuttavia fece redigere il Privilegium Othonis, un documento secondo cui il vescovo di Roma, al momento della sua elezione, avrebbe dovuto giurare fedeltà all'imperatore.
0962-05-21 10:31:45
Ottone il Grande diventa imperatore
Dopo la deposizione di Carlo il Grosso, il re di Germania veniva eletto dai rappresentanti dei 5 maggiori ducati della regione tedesca: nel 936 fu la volta di Ottone I di Sassonia. Il suo ambizioso intento era quello di riportare in vita il Sacro Romano Impero, e cercò di realizzarlo procurandosi l'appoggio del clero locale, determinante per contenere le rivendicazioni di autonomia dell’aristocrazia feudale laica. Il suo progetto si realizzò nel 962, quando papa Giovanni XII lo incoronò imperatore nella basilica romana di San Pietro, rendendolo così supremo protettore della Chiesa di Roma.
0987-05-21 10:31:45
Con Ugo Capeto inizia in Francia la dinastia capetingia
Nell'area occidentale dell'Impero di Carlo, dopo la morte di Carlo il Grosso, i suoi discendenti continuarono per circa un secolo a disputarsi il potere con alcune famiglie dell'aristocrazia parigina. Nel 987 fu eletto re in Francia proprio un loro esponente: Ugo Capeto, duca dell’Île-de-France. Con lui iniziò la dinastia dei Capetingi, che sarebbe durata ancora per svariati secoli, destreggiandosi a più riprese con le ingerenze dei grandi feudatari, fino al raggiungimento di una solida concentrazione del potere nelle mani del sovrano.
1002-05-21 10:31:45
Si conclude la dinastia sassone
Ispirato dalla madre, principessa bizantina, e dal suo precettore (il futuro papa Silvestro II), Ottone III coltivava l'aspirazione di restaurare l'antico Impero dei Romani. La costante ribellione dei feudatari tedeschi gli rese però impossibile realizzare il sogno fio a quando la morte lo colse senza eredi nel 1002. Con la salita al trono di Enrico II, suo lontano parente, anche la dinastia sassone cessò di esistere.
1037-05-21 10:31:45
La Constitutio de feudis
Per frenare il caos generato dall’arroganza dei grandi feudatari, l'imperatore Corrado il Salico, successore di Enrico II, cercò di appoggiarsi ai feudatari minori. In quest’ottica emanò nel 1037 l’Edictum de beneficiis, divenuto poi famoso come Constitutio de feudis. Con questo documento veniva riconosciuta l’ereditarietà dei feudi minori e si ponevano i piccoli feudatari alle dirette dipendenze dell’imperatore, svincolandoli dalla sudditanza verso quelli maggiori.