Il primo Novecento

La prima guerra mondiale ha mostrato che il progresso è reversibile e che la civiltà è una conquista precaria. Questi segni del tempo si leggono con chiarezza nella letteratura dei primi decenni del Novecento. Non solo nei grandi romanzi europei, come quelli di Franz Kafka, Robert Musil, James Joyce, Thomas Mann, Virginia Woolf, romanzi nei quali la vita degli individui sembra spesso circondata da un alone di tragedia, ma anche nei libri che escono in Italia nella medesima epoca. L’immagine terribile che chiude il più bel romanzo italiano della prima parte del secolo, “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo (1923), è un simbolo efficace di quella atmosfera di angoscia che si respira nelle pagine di molti scrittori di quegli anni, da Federigo Tozzi a Giuseppe Antonio Borgese, da Scipio Slataper a Clemente Rebora: «Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie».

1892-01-01 15:19:02

Gli anni di Giolitti

Il governo italiano è presieduto in questi anni dal piemontese Giovanni Giolitti, rappresentante della Sinistra, che si trova a dover affrontare una situazione di grande tensione: l’Italia era scossa da agitazioni sociali e scioperi, cui Giolitti risponde con una strategia di sostanziale imparzialità di fronte alle contese tra lavoratori e imprenditori, di dialogo con le associazioni lavorative e di repressione dei moti solo se non promossi dai sindacati. Lo Stato, quindi, si fa garante del libero svolgimento della lotta sindacale, limitandosi a smorzare la violenza e gli eccessi, prestando ascolto alle rivendicazioni sindacali e attuando riforme per assecondarle. Giolitti, infatti, toglie ogni restrizione alla libertà di organizzazione e promuove provvedimenti di tutela e garanzia per i lavoratori: assicurazione contro gli infortuni, età minima per lavorare elevata a dodici anni, riposo festivo per i lavoratori nelle industrie.

1900-01-01 15:19:02

Churchill è eletto al Parlamento inglese

Lo statista entra nel Parlamento inglese all’età di 26 anni, venendo eletto come parlamentare per il Partito Conservatore. Famoso per aver guidato la Gran Bretagna durante la Seconda guerra mondiale, prima di ricoprire tale ruolo era stato Primo Lord dell’Ammiragliato all’epoca della Prima guerra mondiale, oltre a ministro delle Munizioni, segretario di Stato per la Guerra e segretario di Stato per l’Aviazione.

1901-04-15 18:18:36

Salgari pubblica Le tigri di Mompracem

È uno dei molti romanzi del “ciclo asiatico” di Emilio Salgari, il più prolifico scrittore italiano di romanzi d’avventura, che ha al suo centro Sandokan e un immaginario stato pirata in India, nel cuore dell’Impero britannico. Con le storie di Sandokan Salgari rinnova la letteratura per ragazzi tramite l’invenzione di un personaggio coraggioso e esotico, le cui avventure sono fini a se stesse, non motivate da ideali o patriottismi come avveniva invece nel libro “Cuore”. Il ciclo asiatico nasce quando l’autore ha solo ventun anni ed è accompagnato da una fortunata campagna pubblicitaria: le strade di Verona sono tappezzate da manifesti che mostrano le fauci di una tigre feroce e iniziano a circolare voci, volutamente assecondate dal giornale “La Nuova Arena”, che si tratti di un animale fuggito dal circo. In realtà è un’abile trovata commerciale che precede la pubblicazione sul medesimo giornale della prima delle 150 puntate di “La tigre della Malesia”.

1901-04-20 18:18:36

Mann pubblica I Buddenbrook

Thomas Mann rifiuta la rottura col passato che caratterizza autori a lui contemporanei come Proust o Joyce, adottando un linguaggio e una struttura narrativa quasi ottocenteschi. “I Buddenbrook”, infatti, è un romanzo familiare che, nonostante la mole, riscuote un grandissimo successo (Mann vincerà il Nobel nel 1929). In esso lo scrittore tedesco riesce a ritrarre con realismo e ironia la classe dirigente del suo Paese, mostrandone contemporaneamente la grandezza e la decadenza. I personaggi principali sono i fratelli della terza generazione della famiglia. Lo spunto per la narrazione viene offerto a Mann dalla sontuosa casa nella città di Lubecca appartenuta alla sua famiglia e che, tuttora esistente col nome di Buddenbrookhaus, diventa il centro delle storie della famiglia Buddenbrook per oltre quattro generazioni.

1903-04-20 18:18:36

Esce Alcyone di d’Annunzio

La raccolta poetica fa parte del ciclo delle “Laudi del cielo del mare della Terra e degli eroi”: viene pubblicata dopo “Maia” ed “Elettra” ed è seguita da “Merope” (1912) e “Asterope” (1918). In “Alcyone” il poeta mette in versi la capacità di sentire la natura nel suo rigoglio estivo. Il filo narrativo che lega i testi, infatti, è proprio l’estate e centro del poetare è la natura, quasi personificata, con cui l’autore ha un’esperienza di fusione e identificazione. I componimenti (fra cui “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto”) sono caratterizzati da versi brevi, musicali, ricchi di assonanze e consonanze e in cui d’Annunzio, sul modello di Pascoli, utilizza ampiamente il fonosimbolismo.

1903-04-25 18:18:36

Pascoli pubblica i Canti di Castelvecchio

Nella raccolta, composta dalle liriche stese nel quinquennio precedente, prevale la materia campestre e l’attenzione per le cose umili e quotidiane. I “Canti” nascono nella campagna lucchese, a Castelvecchio, dove Pascoli si trasferisce con la sorella Maria e proprio l’ambientazione toscana ne influenza il linguaggio, caratterizzato da un ampio uso del lessico dialettale che il poeta apprende dialogando coi contadini. Forte è la presenza di sogni, tradizioni folcloriche e presagi (soprattutto luttuosi: c’è quasi un’ossessione per il motivo della tragedia familiare) offerti dalla natura e che s’intrecciano con l’affettuosa descrizione del mondo contadino, dei paesaggi e della vita quotidiana e familiare piccolo-borghese. Tra le poesie contenute nei “Canti di Castelvecchio” vi sono “Nebbia” e “Il gelsomino notturno”.

1903-04-30 18:18:36

I fratelli Wright compiono il primo volo

Dopo anni di studi ed esperimenti, risolti i problemi di stabilità e manovrabilità, Wilbur e Orville Wright costruiscono un velivolo, chiamato Flyer, azionato da un motore a benzina. Il primo aeromobile, pilotato da Orville, si solleva da terra nel 1903, ma già pochi anni dopo l’Europa comprenderà le potenzialità del mezzo aereo soprattutto dal punto di vista bellico.

1904-04-20 18:18:36

Il fu Mattia Pascal di Pirandello

Originariamente pubblicato a puntate sulla rivista “Nuova Antologia” nel 1904 e poi in volume nello stesso anno, il romanzo narra in prima persona la vicenda di Mattia Pascal che, intrappolato in una vita familiare infelice e opprimente, decide di fuggire. Trovatosi a Montecarlo, vince al gioco una somma consistente e, mentre torna a casa, legge per caso l’annuncio della sua presunta morte. Pensa, allora, di approfittare di questa circostanza: cambia identità assumendo il nome di Adriano Meis e inizia a girare per l’Europa; stanco di questa vita nomade, affitta una stanza a Roma e s’innamora della figlia del proprietario della pensione, Adriana. Alterne vicende lo porteranno a inscenare un finto suicidio e a riassumere la sua identità originaria. Il romanzo si caratterizza per la mescolanza di comico e tragico, per la riflessione metanarrativa, il relativismo esistenziale e il tema del doppio.

1904-05-01 18:18:36

Pascoli pubblica i Poemi conviviali

La raccolta, così intitolata perché alcune delle poesie in essa contenute erano state pubblicate sulla rivista “Il Convito”, diretta da Adolfo De Bosis, è la massima espressione della vena classicista di Giovanni Pascoli, il professore-poeta esperto della poesia e della cultura latina e greca. Egli trasferisce nei versi la sua sconfinata conoscenza dei miti, dei riti e della quotidianità classica. Composti nel corso di un decennio (dal 1894 al 1905), i sedici componimenti presentano sostanziali differenze di concezione e stile. Sono disposti in ordine cronologico secondo il contenuto: da quelli ispirati ai poemi omerici e alla grecità sino a quelli di tematica cristiana, passando per Alessandro Magno e l’imperatore romano Tiberio.

1904-05-16 18:18:36

Weber scrive L’etica protestante e lo spirito del capitalismo

Il sociologo Max Weber propone in quest’opera la sua tesi: egli afferma che vi è una significativa corrispondenza tra lo spirito del protestantesimo e quello del capitalismo. Avendo come punto di riferimento la religione calvinista, ne presenta i punti essenziali (predestinazione, importanza del lavoro, la salvezza come dono gratuito ecc.), che a suo avviso, pur essendo presenti anche in altre religioni, solo in quella protestante hanno una combinazione perfetta. Queste ideologie, infatti, portano da un lato a rifiutare il misticismo e a favorire la ricerca scientifica, dall’altro spingono a cercare il successo economico come segno del favore divino. Weber arriva, così, a provare come entrambi questi elementi siano comuni anche alla mentalità e all’atteggiamento capitalistico.

1905-04-25 18:18:36

Einstein pubblica la teoria della relatività ristretta

Il fisico Albert Einstein elabora la teoria della relatività ristretta nel tentativo di raggiungere l’unificazione dei principi meccanici con quelli elettromagnetici. Tale teoria, applicata ai sistemi che si muovono di moto rettilineo uniforme, si basa su due postulati: le leggi della meccanica, dell’elettromagnetismo e dell’ottica sono le medesime in tutti i sistemi di riferimento inerziali; la luce si propaga nel vuoto a velocità costante indipendentemente dallo stato di moto della sorgente o dell’osservatore.

1905-04-30 18:18:36

Nasce il movimento pittorico del Fauvisme

A Parigi si tiene la prima esposizione del gruppo dei “fauves” (“belve”, in francese), così denominati per il loro modo aggressivo di dipingere, lontano dalle regole accademiche. Le principali novità di questi artisti, ben individuabili nella produzione del principale esponente del gruppo Henri Matisse (per esempio ne “La gioia di vivere”), sono l’uso di colori puri e privi di ombreggiature, il rifiuto delle regole prospettiche tradizionali e la rappresentazione della natura come luogo dell’istinto primitivo e della felicità.

1906-04-25 18:18:36

Carducci riceve il Nobel per la letteratura

Il poeta Giosuè Carducci viene insignito del premio Nobel, onorificenza istituita da cinque anni. È il primo italiano, insieme al medico Camillo Golgi, a vincerlo, per quanto le sue precarie condizioni di salute non gli consentano di andare a ritirarlo: sarà l’ambasciatore di Svezia a consegnarglielo a domicilio.

1907-04-30 18:18:36

Bergson pubblica l’Evoluzione creatrice

Dopo aver identificato il tempo della coscienza con la durata, Henri Bergson afferma in quest’opera che “come la coscienza anche l’universo dura, anche in esso vi sono creatività e conservazione”. Da ciò deduce che le spiegazioni sull’origine, sia quelle meccanicistiche sia quelle finalistiche, sono insufficienti poiché solo lo slancio vitale e la vita stessa possono spiegare l’universo. Nella visione meccanicistica, infatti, l’essere vivente è il risultato del “caso”, così come nella visione finalistica è il risultato di un artefice, di un’Intelligenza ordinatrice. Per il filosofo francese, invece, lo sviluppo evolutivo non è determinato da una forza esterna, ma da una forza interna e creatrice che chiama slancio vitale.

1907-05-17 18:18:36

Nasce il Cubismo

Pablo Picasso e Georges Braque danno vita a Parigi al movimento artistico del Cubismo. I due artisti, portando alle estreme conseguenze le intuizioni contenute negli ultimi lavori di Cézanne, iniziano a rappresentare gli oggetti violando qualsiasi tradizionale regola prospettica. I soggetti dipinti sono il frutto della sovrapposizione di vari punti di vista, come se più vedute parziali, unite e organizzate dall’artista, offrissero una visione completa dell’oggetto in sé. Il pittore non si limita più a imitare la realtà, ma la ricompone e ricostruisce seguendo il proprio pensiero.

1908-04-20 18:18:36

Esce il saggio L’umorismo di Pirandello

In quest’opera Luigi Pirandello riflette sull’umorismo, affermando che esso nasce da una precisa predisposizione psicologica per cui umorista è chi ha perso la capacità di illudersi e non può non smontare i grandi ideali del passato, ma anche le piccole finizioni degli uomini. Se il comico si limita a mettere in evidenza l’aspetto oggettivamente ridicolo delle situazioni, l’umorista invece va oltre, poiché riflette sulle ragioni che ne sono alla base, come “un’erma bifronte (scultura a due facce) che ride per una faccia del pianto della faccia opposta”.

1908-05-01 18:18:36

Prezzolini fonda la rivista La Voce

“La Voce” è stata una delle più importanti riviste letterarie del Novecento: fondata a Firenze da Giuseppe Prezzolini, che ne è direttore nei suoi primi sei anni di vita (pubblicata settimanalmente), dal 1914 al 1916 viene diretta invece dal letterato Giuseppe De Robertis, prendendo il nome di “Voce bianca” e mutando ideali e prerogative. Nonostante la breve vita, questa rivista ha una grandissima importanza, sia perché vi collaborano gli intellettuali più interessanti dell’epoca (da Croce a Slataper, da Gentile a Borgese) sia perché non si occupa solo di letteratura ma di questioni della vita quotidiana e culturale. Obiettivo della rivista è quello di abbattere le barriere tra politica e cultura, ma, contemporaneamente, realizzare un giornale sì politico, ma apartitico, non schierato.

1908-05-16 18:18:36

Il terremoto di Messina

Il sisma, verificatosi il 28 dicembre, è uno degli eventi naturali più catastrofici del Novecento. Oltre a danneggiare gravemente Messina e Reggio, uccide metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella calabrese.

1909-05-16 18:18:36

Marinetti scrive il Manifesto del Futurismo

L’atto di nascita del Futurismo italiano è la pubblicazione sul quotidiano parigino “Le Figaro” il 20 febbraio 1909 del manifesto del movimento, una sorta di programma. Scritto dal poeta Filippo Tommaso Marinetti, esplicita i punti essenziali dell’avanguardia: il rifiuto della tradizione, l’elogio della guerra e della violenza, la celebrazione della velocità come simbolo di modernità e la superiorità dei tempi moderni rispetto a quelli passati. Le idee di Marinetti presto trovano entusiasti sostenitori tra pittori e scultori come Carrà, Balla e Boccioni.

1910-04-30 18:18:36

Palazzeschi pubblica L’incendiario

Aldo Palazzeschi, pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani, noto come poeta crepuscolare, conosce una prima fase di produzione artistica vicina all’esperienza del Futurismo. Durante questo “periodo futurista” Palazzeschi collabora a riviste come “Poesia” e “Lacerba” e nel 1910 pubblica “L’incendiario”, dedicato a Filippo Tommaso Marinetti, “anima della nostra fiamma”. Il volume, sequestrato per i toni interventisti contenuti nella prefazione, contiene fra gli altri componimenti “E lasciatemi divertire”, un vero sberleffo al pubblico di lettori. Spirito libero, Palazzeschi ben presto si distacca da questo movimento assimilando alcuni moduli propri della corrente crepuscolare.

1911-04-25 18:18:36

Gozzano pubblica i Colloqui

Il poeta crepuscolare pubblica la sua seconda raccolta di poesie, stampata dall’importante editore Treves, dal titolo “Colloqui”. A differenza dei poeti della stessa corrente, in lui la rottura con il passato è meno netta. Il suo lessico preciso e incisivo, il verso regolare ed elegante rivelano un’attenzione formale quasi d’ispirazione ottocentesca. L’atteggiamento è, però, sempre ambiguo: all’interno di una cornice narrativa ricca di oggetti e personaggi, il suo io poetico appare quasi come una maschera, protagonista di una vita romanzata e manipolata. Già d’Annunzio aveva percorso questa stessa strada ma rivolta alla celebrazione di sé; Gozzano, al contrario, vuole proporre un’immagine modesta e antieroica di se stesso, dipingendosi come scrittore del rifiuto, cantore delle piccole cose borghesi. Le sue doti narrative emergono al meglio nel testo più famoso contenuto in “Colloqui”: “La signorina Felicita ovvero la felicità”.

1911-04-30 18:18:36

Esordio letterario di Saba con la raccolta Poesie

Il triestino Umberto Poli (Saba è lo pseudonimo che adotta successivamente) pubblica a proprie spese la sua prima raccolta poetica dal titolo “Poesie”, accolta inizialmente come il prodotto di un poeta provinciale in ritardo rispetto agli sperimentalismi e alle avanguardie del primo Novecento.

1911-05-10 18:18:36

L’Italia conquista la Libia

Le premesse della guerra di conquista della Cirenaica e della Tripolitania, regioni costiere della Libia, espressione dell’imperialismo coloniale italiano, vanno ricercate nel patto siglato nel 1902 con la Francia, secondo il quale la nazione italiana non avrebbe ostacolato il protettorato francese sul Marocco, mentre il governo di Roma avrebbe avuto l’appoggio della Francia alla conquista della Libia. Se inizialmente Giolitti non ha intenzione di intraprendere una politica imperialista, in seguito si vede costretto a intervenire. Il governo italiano, così, lancia un ultimatum all’Impero ottomano, occupando le zone costiere libiche. La sovranità italiana sulla Cirenaica e sulla Tripolitania è proclamata mediante una dichiarazione puramente formale il 5 novembre 1911. Le truppe italiane, infatti, si dimostrano ben presto incapaci di piegare militarmente la Turchia sul territorio della Libia, così che si vedono costrette a spostare il conflitto nel mar Egeo. L’occupazione del Dodecaneso (dodici isole dell’arcipelago delle Sporadi) costringe la Turchia ad avviare trattative di pace, concluse il 18 ottobre 1912 con il trattato di Losanna, che impone il ritiro delle truppe turche dalla Libia e di quelle italiane dal Dodecaneso, posto il riconoscimento della sovranità italiana sui territori libici occupati.

1911-05-17 18:18:36

Kandinskij pubblica Lo spirituale nell’arte

Il pittore russo, che dà vita a Monaco insieme a Franz Marc al gruppo del “Blaue Reiter” (“Cavaliere azzurro”, in tedesco), giunge nella sua sperimentazione artistica all’astrazione mediante una graduale semplificazione dei dati naturali, senza alcuna preoccupazione di realizzare dipinti che assomiglino al soggetto scelto. Nel saggio “Lo spirituale nell’arte”, scritto nel 1910 e pubblicato l’anno successivo, strumento essenziale della sua poetica, Vasilij Kandinskij espone il suo pensiero riguardo il problema “contenuto e forma”.

1912-04-20 18:18:36

Il suffragio universale maschile

Il governo di Giovanni Giolitti è caratterizzato dall’approvazione di importanti riforme, fra cui la più importante è sicuramente l’introduzione del suffragio universale maschile, messa in atto per la prima volta in occasione delle elezioni politiche dell’ottobre 1913. Inizialmente la proposta prevedeva l’allargamento del diritto di voto agli uomini che sapessero leggere e scrivere, eliminando il criterio del censo. Tale provvedimento, però, escludeva i cittadini analfabeti, facilmente influenzabili, il cui voto era prezioso per Giolitti. Dopo un lungo dibattito, così, il voto viene garantito a tutti i cittadini maschi, anche analfabeti, purché avessero compiuto il trentesimo anno d’età e avessero prestato il servizio militare. Si passa, quindi, da circa 2 milioni a 8 milioni di votanti.

1912-05-16 18:18:36

Mann scrive La morte a Venezia

Il racconto “La morte a Venezia” di Thomas Mann ha come protagonista un anziano scrittore che, durante una vacanza a Venezia in un lussuoso albergo, s’innamora di un giovane polacco, senza però mai rivolgergli la parola. Il ragazzo assume quasi il valore di simbolo puro di bellezza distruttrice. La passione che lo avvolge costringe lo scrittore nella città, nonostante l’epidemia di colera che lo condurrà alla morte. La novella ha ispirato l’omonimo film del 1971 diretto da Luchino Visconti.

1913-05-08 18:18:36

Proust pubblica il primo volume di Alla ricerca del tempo perduto

Influenzato dalle riflessioni di Bergson sul tempo, il monumentale capolavoro di Marcel Proust è incentrato sullo scatenarsi della memoria del narratore, che è anche il protagonista del romanzo. Si tratta di una memoria involontaria, spesso attivata da suoni, odori, sapori, e che incrocia piani temporali diversi. Il tempo interiore, dunque, acquista un’importanza maggiore rispetto a quello esteriore, poiché, secondo lo scrittore, ciò che conta è il modo in cui la realtà è vista dai diversi individui. Ne “Alla ricerca del tempo perduto”, romanzo cui approda negli ultimi anni della sua vita, Proust si concentra a raccontare la storia di un’anima e i segni che il tempo e la storia hanno lasciato su di essa. È la storia di una vita, dall’infanzia all’età adulta, raccontata in prima persona da un narratore senza nome. Lo scrittore fa pubblicare nel 1913 a proprie spese il primo libro della “Ricerca”, “Dalla parte di Swann”, e, nonostante la scarsa accoglienza, l’editore si propone di pubblicare il resto dell’opera che consisterà in un totale di sette volumi, di cui gli ultimi tre pubblicati postumi.

1913-05-16 18:18:36

Boccioni scolpisce Forme uniche della continuità nello spazio

Umberto Boccioni è sicuramente l’artista più rappresentativo del movimento futurista, al quale tenta di dar forma in pittura e scultura. Egli, infatti, dopo aver firmato il “Manifesto dei pittori futuristi”, stende (con Balla, Carrà, Russolo e Severini) il “Manifesto teorico della pittura futurista”. In questo periodo inizia a realizzare le prime opere pittoriche appartenenti a questa avanguardia (“La città che sale”), per poi dedicarsi alla scultura. “Forme uniche della continuità nello spazio” (che ben conosciamo essendo riprodotta sulle monete italiane da venti centesimi), vuole rappresentare l’idea di fluidità e movimento, seppur nella staticità della scultura. Una delle versioni dell’opera è conservata nel Museo del Novecento di Milano.

1913-05-30 18:18:36

La Ford introduce la catena di montaggio

La nuova industria moderna è dominata dal modello della catena di montaggio che, ideato dall’ingegner Frederick Taylor, si diffonde rapidamente con un impatto straordinario dal punto di vista economico e sociale. Questo nuovo sistema di organizzazione del lavoro si basa sulla parcellizzazione (divisione) del processo di produzione in unità lavorative minime in cui ogni operaio compie sempre e solo un’unica azione, ottimizzando, così, i tempi di lavoro diventati ormai oggetti di studio e controllo. Il primo imprenditore ad applicare il taylorismo su scala industriale è il magnate dell’auto statunitense Henry Ford che impiega la catena di montaggio nella sua azienda per la produzione della prima automobile utilitaria, la Modello T.

1914-06-28 18:18:36

Lo scoppio della Prima guerra mondiale

Il 28 giugno 1914, a Sarajevo (in Bosnia), lo studente Gavrilo Princip, un indipendentista contrario alla dominazione asburgica, uccide l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco. Questo episodio, la cui responsabilità viene attribuita al governo serbo, costituirà la causa immediata per lo scoppio della Prima guerra mondiale. L’Austria, infatti, lancia un ultimatum alla Serbia affinché accetti sul suo territorio un’inchiesta internazionale sulle responsabilità dell’attentato. Nonostante l’apertura al dialogo da parte della Serbia, l’Austria-Ungheria formula le condizioni in modo che risultino inaccettabili. Si scatena un conflitto che, dall’area balcanica, si diffonde determinando la mobilitazione di varie potenze (prima fra tutte la Russia, seguita dalla Germania e dall’Inghilterra) e facendo scattare un vero e proprio meccanismo di alleanze.

1914-09-18 18:18:36

Mussolini viene espulso dal Partito Socialista

Benito Mussolini, all’epoca direttore del quotidiano socialista “Avanti!”, passa da avversario della guerra di Libia a interventista nella Grande Guerra. Per questo cambiamento di posizione viene espulso dal Partito socialista; fonda, così, un nuovo giornale, “Il Popolo d’Italia”, dalle cui pagine dà inizio a un’accesa campagna a favore dell’intervento dell’Italia in guerra. Mussolini, infatti, pensa che la corruzione e la codardia della sua classe politica possano essere curate solo con il patriottismo e l’eroismo richiesti da un conflitto. I nemici, dunque, non sono solo le nazioni straniere contro cui l’Italia deve combattere, ma anche gli italiani che non si riconoscono negli ideali degli interventisti. Ritiene, quindi, che solo la guerra avrebbe portato a una destabilizzazione dell’ordine politico e sociale, aprendo prospettive rivoluzionarie.

1914-10-22 18:18:36

Sbarbaro pubblica Pianissimo

Attorno alla rivista letteraria “La Voce” si riuniscono e collaborano alcuni dei più importanti intellettuali del primo Novecento. Fra i poeti “vociani” è annoverato anche Camillo Sbarbaro, le cui più importanti raccolte poetiche (“Frammenti lirici” nel 1913 e “Pianissimo” nel 1914) sono pubblicate per le edizioni della “Voce”. La sua poesia è incentrata, anche linguisticamente, sul tema dell’estraneità del poeta alla vita, giungendo nella raccolta “Pianissimo” a negare ogni possibilità d’inserimento nel contesto sociale. Proclamata la natura desertica del mondo, così, il poeta ripiega amaramente nella propria interiorità. Fra i componimenti più celebri ricordiamo “Taci, anima stanca di godere”.

1914-11-30 18:18:36

Kafka inizia a scrivere Il processo

Impiegato nella burocrazia austro-ungarica, Franz Kafka si dedica alla passione per la scrittura solo nei ritagli di tempo, senza ricevere grandi soddisfazioni: alcuni suoi racconti erano stati pubblicati su riviste locali ma senza suscitare interesse nella critica. Oltre a numerosi racconti, Franz Kafka scrive anche tre romanzi, tutti incompiuti: “America”, “Il castello” e “Il processo” (scritto tra il 1914 e il 1917 e pubblicato postumo nel 1925). Il protagonista è un uomo onesto che un giorno viene arrestato senza che gli sia spiegato il motivo, né quale sia l’accusa o chi siano gli accusatori.

1914-12-02 18:18:36

Joyce pubblica Gente di Dublino

La prima produzione artistica di James Joyce riguarda la composizione di novelle di ambientazione dublinese che vengono poi raccolte nel suo primo libro, “Dubliners” (tradotto come “Gente di Dublino”). Attraverso una radicale sperimentazione linguistica, l’autore irlandese vuole trasmettere il fluire inarrestabile della coscienza. Nelle sue opere è messa in primo piano la psiche della coscienza, per cui Joyce cede la parola ai suoi personaggi mediante tecniche quali il monologo interiore, il flusso di coscienza e il discorso indiretto libero. Poiché la psiche ha un suo linguaggio, disordinato e caotico, così è la prosa di Joyce in cui sensazioni e pensieri si accumulano e si sovrappongono nella loro immediatezza, nello steso modo in cui vengono formulati nella mente.

1915-05-25 18:18:36

L’Italia entra in guerra

Inizialmente dichiaratasi neutrale, posizione condivisa da giolittiani, cattolici e socialisti, l’anno dopo lo scoppio del conflitto l’Italia muta la propria posizione, anche grazie all’opera di propaganda fatta dagli interventisti, fra cui nazionalisti, liberali di destra e irredentisti (che vogliono includere le regioni con popolazione italiana soggette ad altre sovranità). Il governo di Antonio Salandra avvia così, all’insaputa del Parlamento, dei colloqui segreti con le nazioni dell’Intesa (Francia, Gran Bretagna e Russia) che portano il 26 aprile 1915 alla firma del trattato di Londra. Con esso l’Italia s’impegna a entrare in guerra entro un mese, ottenendo in cambio, in caso di vittoria, Trentino, Alto Adige, Trieste, Istria e Dalmazia (tranne la città di Fiume). L’esercito italiano scende in campo contro quello austro-ungarico il 24 maggio su due fronti: quello del fiume Isonzo e quello sull’altopiano del Carso (a nord-est dell’Italia).

1915-06-16 18:18:36

Viene aperto il canale di Panamá

I lavori di costruzione erano stati avviati nel 1907 e portano alla realizzazione di un canale lungo 81 kilometri; terminato nel 1914, viene ufficialmente inaugurato solo nel 1920 a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale. La sua realizzazione costituisce un fattore politico, militare e commerciale di primaria importanza perché rende possibile il passaggio fra l’oceano Atlantico e l’oceano Pacifico. La successiva imposizione della sovranità americana su Panamá è una tipica manifestazione della politica del “big stick” (grosso randello) di Theodor Roosevelt, che la giustifica con il pretesto di un intervento di polizia internazionale per riportare la pace in una zona molto turbolenta.

1915-07-14 18:18:36

Edgar Lee Masters pubblica L’antologia di Spoon River

L’opera, che costituisce il capolavoro del poeta statunitense, è lo spaccato sociale di un villaggio dell’Illinois (America centrale) attraverso le epigrafi scritte sulle tombe dagli abitanti morti. Influenzato dal realismo psicologico di matrice freudiana, Edgar Lee Masters descrive in versi la solitudine e la frustrazione nascoste nelle vite più umili, la corruzione e la disperazione degli apparenti vincitori. Lo stile delle poesie, molto eterogenee fra loro, è vigoroso ed essenziale, talvolta alternato a un linguaggio letterario più convenzionale. Il cantautore Fabrizio De André scelse nove poesie dalla raccolta, ne rielaborò i testi, scrisse le musiche e le raccolse (nel 1971) nell’album “Non al denaro né all’amore né al cielo”, liberamente tratto dall’“Antologia”.

1916-04-15 18:18:36

D’Annunzio scrive il Notturno

Il poeta si trasferisce sul lago di Garda, nella villa Cargnacco, ribattezzata “il Vittoriale degli italiani” (per commemorare la vittoria nella prima guerra mondiale), dove compone le prose memoriali del “Notturno”. Il motivo di questo ritiro dalla vita pubblica è un incidente aereo che Gabriele d’Annunzio ha di ritorno da una missione, quando viene colpito dall’artiglieria austriaca e, compiendo un ammaraggio di fortuna, rimane ferito al volto. Perde l’occhio destro ed è costretto a rimanere immobile al letto e al buio per un mese, assistito dalla figlia, ma non riesce a non scrivere. Si fa preparare, così, delle lunghe strisce di carta su cui si può scrivere una sola riga e, così, compone il “Notturno”. Egli stesso lo definisce un “comentario delle tenebre”, cioè una narrazione con stile semplice e diretto delle vicende legate alla temporanea cecità. Il titolo di quest’opera è poi usato dalla critica per indicare il periodo, detto appunto notturno, dell’ultimo d’Annunzio.

1916-10-19 18:18:36

Ungaretti pubblica Il porto sepolto

Giuseppe Ungaretti viene mandato sul fronte del Carso ed è proprio l’esperienza della guerra in trincea a ispirargli i componimenti della sua prima raccolta poetica, “Il porto sepolto”, che confluirà poi nella successiva “Allegria”. In esso la semplice forza del verso quasi “scarnificato” si concilia bene con la tematica dei versi scritti in guerra. Questa raccolta poetica rappresenta per Ungaretti una prima sperimentazione di dissoluzione delle forme e di liberazione dalle tradizionali strutture sintattiche, in favore di una poesia essenziale che mette al centro il valore primordiale della parola.

1916-12-02 18:18:36

Le metamorfosi di Kafka

Il più noto tra i racconti di Franz Kafka è “Le metamorfosi”, la storia di un commesso viaggiatore che da un giorno all’altro diventa uno scarafaggio. Gregor Samsa, il protagonista, si sveglia una mattina e si ritrova trasformato in un enorme insetto, ma il suo primo e unico problema è solo come farà ad andare a lavoro e a mantenere la sua famiglia che, tra il disgusto e la rabbia, finisce con l’ignorarlo e non dargli più da mangiare. Il racconto è scritto in una lingua fatta di immagini sottili e ironiche, che contribuiscono a creare un’atmosfera a metà tra incubo e farsa che è l’elemento caratterizzante dei racconti di Kafka.

1916-12-14 18:18:36

A Zurigo nasce il Dadaismo

Nella neutrale Svizzera, a Zurigo, matura dal 1916 l’esperienza del Dadaismo che si diffonde nelle varie città europee. La parola “dada”, scelta dal poeta Tristan Tzara, può significare “cavallo a dondolo” (in francese), “arrivederci” (in tedesco) o “sì, certo, hai ragione” (in rumeno). Una parola con significati diversi e non riconducibili all’arte, quindi perfetta per degli artisti che rifiutano ideologicamente l’esperienza artistica in quanto tale. D’altro canto il Dadaismo propone anche nuove modalità espressive, come per esempio il “ready made” di Marcel Duchamp che nel 1917 pubblica su una rivista statunitense una fotografia intitolata “Fontana”. Si tratta di un’opera formata da un orinatoio industriale di ceramica, ruotato di 90° rispetto alla sua posizione consueta e firmato. L’espressione ready made indica infatti un oggetto d’uso comune tolto dal suo contesto abituale ed elevato a opera d’arte attraverso un atto di volontà dell’artista. Nel 1918 il poeta Tristian Tzara scrive il “Manifesto del Dadaismo”.

1916-12-30 18:18:36

Einstein pubblica la teoria della relatività generale

Il fisico Albert Einstein estende la precedente teoria della relatività ristretta del 1905, applicata a sistemi che si muovono su moto rettilineo uniforme, anche ai sistemi che si muovono di moto qualunque. Questa, denominata teoria della relatività generale, descrive l’interazione gravitazionale come effetto di una legge fisica, facendo convergere i concetti di geometria euclidea con la curvatura spazio-tempo.

1917-05-25 18:18:36

Pirandello scrive Cosi è (se vi pare)

L’opera teatrale in tre atti, tratta dalla novella “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”, appartiene alla prima fase del teatro di Luigi Pirandello, quella del grottesco, in cui riprende ed esaspera le trame tipiche del dramma borghese con particolare attenzione alle tematiche delle relazioni triangolari e dell’adulterio. In “Cosi è (se vi pare)” la demistificazione dei ruoli e delle convenzioni sociali sfocia in una discussione sull’oggettività del reale e dell’identità individuale. La comunità borghese è impegnata con accanimento sadico a determinare l’identità della signora Ponza, che secondo il marito è la sua seconda moglie e non ha nulla a che vedere con la signora Frola, madre della prima moglie, mentre secondo la signora Frola è sua figlia, nonché prima e unica moglie del signor Ponza. Ma quando la signora Ponza viene costretta a entrare in scena e a rivelare la verità, sfugge provocatoriamente alle costrizioni della logica inquisitoria borghese e rifiuta di definire in maniera univoca la sua identità, chiudendo con una battuta rimasta celebre: «Io non sono nessuno, sono colei che mi si crede».

1917-06-16 18:18:36

La disfatta di Caporetto

L’esercito italiano subisce una gravissima sconfitta in seguito alla controffensiva austriaca e tedesca del 24 ottobre 1917 sul fronte dell’Isonzo, nei pressi di Caporetto (oggi in Slovenia, al confine con il Friuli). Tale attacco determina lo sfondamento delle linee difensive italiane che sono costrette ad arretrare di 150 chilometri, anche a causa degli errori tattici del comandante Cadorna. Quest’ultimo attribuisce le cause della sconfitta al tradimento del fronte interno e alla propaganda disfattista dei socialisti, scaricando sugli altri le proprie responsabilità. Fra i soldati italiani catturati dall’esercito austro-tedesco vi è anche Carlo Emilio Gadda: da questa esperienza nasce il memoriale di guerra “Giornale di guerra e di prigionia”.

1917-11-01 18:18:36

Gli Stati Uniti entrano in guerra

Il 1917 è un anno cruciale per la Prima guerra mondiale: scendono in campo anche Grecia e Cina a fianco dell’Intesa (Inghilterra, Francia e Russia) e, dopo la proclamazione da parte della Germania dell’inizio della guerra sottomarina illimitata, anche gli Stati Uniti. Il provvedimento tedesco riconosce come nemico e, quindi, come bersaglio legittimo ogni nave diretta ai porti dell’Intesa. L’America dichiara guerra agli Imperi centrali (Germania, Impero austro-ungarico e ottomano), ricoprendo un ruolo decisivo per le sorti del conflitto per l’apporto di nuove risorse finanziarie e per l’immissione di forze fresche e armamenti progrediti.

1918-07-26 18:18:36

La Rivoluzione russa

Le difficili condizioni di vita della popolazione, peggiorate dalla crisi alimentare e dagli insuccessi nella Prima guerra mondiale, e l’indebolimento della monarchia portano tra l’8 e l’11 marzo 1917 (23-26 febbraio secondo il calendario ortodosso russo) allo scoppio a Pietrogrado (come era stata ribattezzata San Pietroburgo all’inizio della guerra) di una rivolta popolare in cui l’esercito finisce con l’allearsi con la popolazione invece di combatterla. Si crea, così, un governo popolare, mentre lo zar abdica, e anche il suo successore rimette i poteri nelle mani della Duma (l’assemblea rappresentativa russa).

1918-10-01 18:18:36

La vittoria italiana di Vittorio Veneto

In Italia, guidata da un nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando e con al comando supremo delle truppe il generale Armando Diaz (che sostituisce Cadorna), si avviano azioni di recupero sul piano psicologico delle truppe. Diaz, inoltre, promette terre e denaro ai soldati dopo il congedo (promessa poi disattesa); questi provvedimenti riescono a portare l’esercito italiano a resistere più volte contro le offensive austriache. La controffensiva italiana, ritardata fino al momento di massima debolezza dei nemici, riesce a sconfiggere gli austriaci a Vittorio Veneto, costringendoli all’armistizio il 3 novembre, lo stesso giorno in cui gli italiani entrano a Trento.

1918-12-01 18:18:36

Fine della Prima guerra mondiale

L’11 novembre l’Impero tedesco (in cui era stata proclamata la Repubblica) e le potenze alleate firmano l’armistizio di Compiègne (in Francia), mettendo fine alla Prima guerra mondiale. Le condizioni imposte alla Germania sono, però, durissime (la flotta, piuttosto che essere ceduta, si affonda), ma la nazione tedesca non ha altra scelta non essendo più in grado di resistere.

1918-12-14 18:18:36

Apollinaire pubblica I Calligrammi

Guillaume Apollinaire intitola la raccolta di poesie scritte durante la Prima guerra mondiale “Calligrammi” (con sottotitolo “Poesie della pace e della guerra”). Il termine calligramma, che deriva dal greco “kalós” (“bello”) e “grámma” (“segno”), allude al fatto che la sua poesia non sia solo un insieme di parole, ma anche un’immagine. L’innovazione della sua “poesia disegnata”, per quanto fosse un genere esistente sin dall’antichità, consiste nel giocare con l’aspetto visivo della poesia, ma anche nel destrutturare la forma tipografica tradizionale, creando poesie in cui il significato dipende tanto dalle parole quanto dalle immagini.

1919-05-25 18:18:36

Mussolini fonda a Milano i Fasci di combattimento

Il 23 marzo, in piazza San Sepolcro a Milano, Benito Mussolini fonda il movimento dei Fasci di combattimento, convertendo i Fasci di azione rivoluzionaria e interventista che egli stesso aveva promosso intorno al 1915. Mussolini usa il fascio come simbolo del suo movimento e poi del suo regime; si tratta di un fascio di verghe di olmo o betulla tra le quali è inserita una scure ed era in origine uno dei simboli del potere della Roma repubblicana. L’ideologia dei fasci era inizialmente anticlericale e repubblicana, esaltava la violenza e prospettava la creazione di un unico organismo politico. Ma ben presto il movimento chiarisce in modo inequivocabile la sua identità e collocazione politica organizzando una spedizione punitiva contro la sede bolognese dell’ “Avanti!”, il quotidiano socialista diretto in passato dallo stesso Mussolini. I membri dei Fasci si moltiplicano velocemente e si definiscono come formazioni paramilitari che usano la violenza con fini intimidatori. Per esempio assaltano il palazzo d’Accursio a Bologna in occasione dell’insediamento del consiglio comunale a maggioranza socialista dopo le elezioni del 1920, causando 9 morti e decine di feriti.

Il primo Novecento

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