Il Cinquecento. Dal Rinascimento alla Controriforma
Il Quattro e il Cinquecento sono pieni di storie di cavalieri, battaglie, fanciulle in pericolo, prodigi magici. Sono gli ingredienti di quel genere che oggi chiamiamo fantasy. Ebbene, poeti come Boiardo e Ariosto scrivono, in versi, meravigliose storie fantasy che rimettono in circolo i racconti nati in Francia tre o quattro secoli prima: in questo modo, le origini della letteratura romanza (la “Chanson de Roland”, le avventure di Tristano e di Lancillotto) rivivono nell’età aurea della letteratura italiana, il Rinascimento.
1500-02-23 00:15:31
Il Manierismo
Nel corso del Cinquecento si afferma un nuovo linguaggio artistico, sempre più sofisticato e colto, elegante nelle forme, artificioso e allusivo. È un’arte che cresce su se stessa e che ben presto si impone come tendenza internazionale. Il Manierismo italiano, così lontano dalla razionalità rinascimentale, conquista l’intera Europa grazie alla pittura visionaria e bizzarra di artisti come il Parmigianino, Pontormo e Rosso Fiorentino.
1500-02-26 00:15:31
Luigi XII di Francia conquista il Ducato di Milano
Il re di Francia Luigi XII ritenta l’impresa fallita dal suo predecessore Carlo VIII e organizza un’altra spedizione in Italia. Riesce effettivamente a conquistare il Ducato di Milano, dopo aver sconfitto e fatto prigioniero Ludovico il Moro. Successivamente si accorda con la Spagna per dividersi i territori dell’Italia meridionale ma, nel giro di pochi mesi, gli spagnoli cacciano i francesi. Al termine di questa spedizione parte dell’Italia del Nord (il Ducato di Milano) è nelle mani della Francia; il Meridione, invece, è sotto la dominazione spagnola.
1501-12-16 09:36:50
Il David di Michelangelo
Il "David", l’opera più nota dello scultore, pittore e poeta Michelangelo Buonarroti, gli viene commissionata dai Consoli dell’Arte e della lana e dagli Operai del Duomo di Firenze perché potesse incarnare e rappresentare simbolicamente i valori e la grandezza della nuova Repubblica, istituita dopo la cacciata dei Medici da Firenze. Michelangelo vi lavora per tre anni, affrontando le difficoltà tecniche di realizzazione date dalla scarsa qualità del marmo, già consapevole dell’importanza civile, artistica e simbolica dell’opera. La statua si trova attualmente nella Galleria dell’Accademia di Firenze.
1502-02-21 01:55:41
Montezuma II Imperatore degli Aztechi
Montezuma II, Imperatore degli aztechi, si sottomette nel 1519 al conquistatore spagnolo Hernán Cortés, giunto sulle coste messicane nello stesso anno e identificato dall’imperatore con il dio del vento, dell’alba, delle arti e della conoscenza Quetzalcoatl. Per questo viene ucciso dal popolo azteco durante la sanguinosa rivolta antispagnola della "noche triste", nel 1520, preambolo di quella che sarebbe stata la distruzione dell’impero azteco per volontà di Cortés.
1503-12-08 12:00:00
La Gioconda di Leonardo
La "Gioconda", detta anche Monna Lisa, è un dipinto di Leonardo da Vinci conservato al museo del Louvre di Parigi e riconosciuto in tutto il mondo come icona simbolo della pittura tradizionale. Di particolare interesse per il sorriso ambiguo e lo sguardo misterioso, il soggetto della Gioconda, su cui circolano numerose ipotesi, è posto a mezzo busto su uno sfondo ritenuto immaginario, un caso che risulta essere tra i primi della ritrattistica italiana.
1506-12-08 12:00:00
La Basilica di San Pietro
Dopo la basilica costruita nel VI secolo per volontà di Costantino, papa Giulio II sceglie nel 1502 Donato Bramante per la costruzione di una nuova Basilica, che si conclude nel 1667. La realizzazione della grandiosa opera richiede il contributo di numerosi artisti e architetti dell’epoca: si può quindi parlare di una vera e propria opera collettiva. La Basilica di San Pietro, posta nell’omonima piazza a Roma, ha influenzato fortemente l’architettura delle chiese cristiane occidentali fino a oggi.
1508-12-08 12:00:00
La Cappella Sistina
La commissione di Giulio II a Michelangelo per l’affresco della volta della Cappella Sistina arriva dopo circa due anni dalla sospensione del lavoro alla tomba papale che aveva angustiato Michelangelo inducendolo a lasciare Roma e a interrompere i rapporti con il pontefice. Michelangelo, sebbene si definisse uno scultore e non un pittore, accetta, per le insistenze del pontefice, di realizzare la grandiosa opera, (circa 500 m² di superficie). Abbandonato il progetto iniziale di rappresentare i dodici apostoli, Michelangelo si dedica al completamento del ciclo di affreschi "Storie di Gesù e di Mosè", dipingendo scene dell’umanità "ante legem", cioè prima della consegna a Mosè delle Tavole della Legge.
1511-04-01 00:01:39
L’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam
Erasmo da Rotterdam, umanista olandese e figura centrale nel panorama culturale europeo dell’epoca, si fa portavoce della riforma cattolica tollerante e nell’ "Elogio della follia" polemizza in modo ironico ed efficace contro il fanatismo, il dogmatismo e il misticismo, elogiando la follia come parte emotiva dell’essere e fonte di gioia e condivisione, quindi strumento di realizzazione del vero spirito cristiano. Importante fu anche la sua edizione critica del Nuovo Testamento.
1513-07-27 04:07:12
Il principe di Machiavelli
Niccolò Machiavelli scrive le sue opere maggiori durante il periodo di ritiro a San Casciano, dopo il ritorno dei Medici a Firenze del 1512. Tra queste vi è "Il principe", un trattatello nel quale è illustrata con realismo la figura dell’uomo di stato, capace di sacrificare i principi morali per il bene della collettività, dotato di specifiche virtù la cui evidenza è subordinata e influenzata dalla Fortuna. Composto di 26 capitoli più una dedica, "Il principe" non è ascrivibile ad alcun genere preciso. Con la speranza di rientrare nelle grazie della famiglia medicea, l’opera si conclude con un’esortazione ai Medici affinché liberino l’Italia dagli invasori unificando il paese.
1516-07-27 04:07:12
L’Utopia di Thomas More
Thomas More conia il neologismo “Utopia” proprio all’interno dell’omonima, piccola opera, per indicare un luogo felice da opporre alla società del suo tempo, ingiusta e drammaticamente impoverita dalle “enclosures”, cioè dalle recinzioni con cui i terreni coltivati erano divenuti pascoli privati a scapito di molti contadini. Utopia è l’isola felice e immaginaria in cui non esistono proprietà private e il baratto sostituisce il denaro; in cui tutti lavorano e dunque il carico lavorativo è equamente distribuito e gli orari di lavoro sono ridotti; in cui lo stile di vita è sobrio e la criminalità è pressoché inesistente, mentre la comunità convive pacificamente e partecipa ad attività culturali nelle ore di libertà; in cui non esiste che un solo divieto, quello all’ozio, e non si pratica la guerra né la discriminazione.
1517-02-03 15:00:11
Le Satire di Ariosto
Pubblicate postume, le “Satire” si articolano in sette componimenti in terza rima, in forma di lettere in versi indirizzate ad amici e parenti. Ludovico Ariosto le compone in un momento particolarmente difficile, dopo essere stato licenziato dal cardinale Ippolito a causa del suo rifiuto di seguirlo in Ungheria. Il poeta mette in versi, così, il suo punto di vista sulla società di corte, sul rapporto con i potenti, ribadendo la sua volontà di libertà.
1517-06-29 12:29:05
Le 95 tesi di Lutero
Secondo la tradizione, il monaco agostiniano Martin Lutero il 31 ottobre 1517 affigge le sue 95 tesi, scritte in latino, alle porte della chiesa di Wittenberg, dando inizio alla Riforma protestante. L’argomento principale delle tesi riguarda i poteri del papa e la vendita delle indulgenze (cioè l’acquisto del perdono da tutti i peccati dietro il pagamento di una somma di denaro), all’epoca ampiamente praticate dalla Chiesa di Roma per finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro. Lutero, per la prima volta nella storia, nega al papa e ai sacerdoti la funzione d’intermediazione tra credenti e Dio, facendo decadere di conseguenza il loro potere di concedere la remissione dei peccati ai fedeli, potere riconosciuto solo a Dio e solo in presenza di fede. L’atto di Lutero fa scandalo e provoca una frattura religiosa destinata a riversarsi dolorosamente sulla stabilità politica europea.
1517-08-10 16:30:42
Machiavelli scrive i Discorsi
I “Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio” nascono dal vivace ambiente culturale degli Orti Oricellari, luogo di ritrovo dei più importanti letterati fiorentini, che Machiavelli frequenta durante gli anni di allontanamento dalla vita politica attiva. Si tratta di un commento all’opera dello storico romano del I secolo a.C. Livio, allargando però la riflessione ad argomenti molto più vasti e attuali come la concezione della storia come maestra di vita.
1519-03-21 17:17:10
Carlo V Imperatore del Sacro romano impero
Erede d’Austria e Borgogna da parte paterna e del Regno di Castiglia e Aragona da parte materna, oltre che nipote dell’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo si ritrova appena diciannovenne, alla morte di Filippo il bello, a gestire un Impero che si estende su tre continenti, il più vasto di tutti gli imperi fino a quel momento. Il suo progetto politico è quello di creare una monarchia universale, unita dai costumi e dalla religione, ma non riesce mai a realizzarlo. Malvista da Francesco I, re di Francia, e in tutti i territori italiani del centro-nord, la figura di Carlo V è rimasta legata alle guerre d’Italia, al sacco di Roma del 1527, all’aspro conflitto con i protestanti e gli Ottomani (guidati da Solimano), allo sfruttamento delle colonie americane e allo schiavismo delle popolazioni indigene. Carlo V abdica nel 1555, affidando la corona d’Austria al fratello e quella di Spagna al figlio Filippo II.
1520-02-03 15:00:11
Leone X scomunica Lutero
In risposta all’affissione delle 95 tesi, il papa Leone X dapprima si limita a minacciare Martin Lutero sperando di spaventarlo, ma, quando il monaco respinge le sue ammonizioni, reagisce duramente scomunicandolo. La rottura definitiva si ha nel momento in cui Lutero arriva a bruciare pubblicamente la bolla di scomunica del Papa.
1522-02-03 15:00:11
Hernán Cortés governatore della Nuova Spagna
Hernán Cortés, conquistador spagnolo, conquista Cuba nel 1511, poi approda nello Yucatán, impossessandosi progressivamente dei territori dell’imperatore azteco Montezuma. Dopo la morte di questi, e dopo essere stato nominato governatore della Nuova Spagna, avvia la colonizzazione e promuove la forzata conversione al cristianesimo delle popolazioni locali. Raccoglie la sua esperienza di conquistador nelle "Relazioni", prima di spegnersi nel 1547.
1522-08-10 16:30:42
Magellano compie la prima circumnavigazione della Terra
Ferdinando Magellano, navigatore portoghese, aveva progettato di raggiungere le Indie navigando verso Occidente. Salpato nel 1519, supera lo stretto che oggi porta il suo nome e naviga fino alle Filippine, dove viene ucciso dagli indigeni, compiendo la prima circumnavigazione del globo. La spedizione ha un’enorme importanza scientifica, perché dimostra la sfericità terrestre e arricchisce le conoscenze geografiche del tempo.
1525-07-27 04:07:12
Le Prose della volgar lingua di Bembo
Le "Prose della volgar lingua" di Pietro Bembo, pubblicate nel 1525, costituiscono un punto fondamentale all’interno dell’annosa questione della lingua, oltre a rappresentare il primo abbozzo di ricostruzione della storia della lingua italiana. Nel trattato, Bembo riconosce in Boccaccio e Petrarca i due modelli letterari rispettivamente per la prosa e per la poesia. In forma dialogica come secondo la tradizione platonica, il trattato è suddiviso in tre libri nei quali quattro personaggi (Carlo Bembo, Giuliano de’ Medici, Federigo Fregoso, Ercole Strozzi) di opinione differente discutono sulla “volgar lingua”.
1527-08-10 16:30:42
Il sacco di Roma
Nel 1527 Firenze, le Repubbliche di Venezia e Genova, il ducato di Milano, la Francia e lo Stato pontificio (governato all’epoca da Clemente VII) costituiscono la Lega di Cognac per prevenire le eventuali mire espansionistiche di Carlo V d’Asburgo, sempre più presente sul territorio italiano. Poiché Carlo V era intervenuto in aiuto di Clemente VII durante il difficile periodo della riforma protestante e della controriforma, percepisce l’adesione del papa alla lega come un tradimento e, infuriato, scende a Roma accompagnato da 12.000 mercenari tedeschi, i lanzichenecchi, noti per la ferocia e per l’avidità. Il saccheggio è disastroso: vengono bruciati moltissimi manoscritti e rubati dipinti e opere d’arte; le donne, comprese le monache, vengono violentate e strappate alle loro case; vengono distrutti palazzi nobiliari e profanate le chiese. Il sacco dura circa un anno, le vittime arrivano a circa 20.000, in una Roma che all’epoca si stimava avesse poco più di 55.000 abitanti.
1528-07-27 04:07:12
Il Libro del cortegiano di Castiglione
In questo trattato Baldassarre Castiglione utilizza un originale espediente narrativo per prendere le distanze dall’argomento e dalla stessa società di corte che rappresenta, così, con un certo distacco. Mette in scena, infatti, un lungo dialogo che immagina si sia svolto alla corte di Urbino nel 1506 tra alcuni cortigiani. Nasce un acceso dibattito su chi sia il perfetto cortigiano, sulle caratteristiche che deve avere e sulla natura del suo rapporto col principe.
1530-05-03 10:24:28
I Ricordi di Guicciardini
I "Ricordi" sono una raccolta non sistematica di 221 riflessioni, che costituiscono un punto fondamentale nella storia del genere aforistico d’epoca moderna. Riconducibili a una tradizione della Firenze quattrocentesca, per la quale si raccoglievano per iscritto raccomandazioni e pensieri sulla morale e sulla vita quotidiana dei ceti medi, i "Ricordi" si svincolano dalla tradizione moralistica, superandola per rigore e acume e costituendo un sistema di pensiero vero e proprio. Perno dell’opera è la “discrezione”, cioè l’adattabilità rispetto agli eventi e ai cambiamenti provocati dalla Fortuna. La visione di Guicciardini che traspare dall’opera è stata considerata pessimistica e cinica.
1532-10-22 03:52:26
L'Orlando furioso di Ariosto
L’edizione definitiva dell' "Orlando furioso" viene pubblicata nel 1532, quando già due edizioni erano state diffuse. La prima, del 1516, conteneva 40 canti e una dedica al cardinale Ippolito; la seconda, del 1521, era una versione rimaneggiata (soprattutto linguisticamente) della prima edizione, ed ebbe moltissimo successo. La terza e definitiva edizione, stampata a Ferrara, raccoglie tutte le variazioni e gli aggiornamenti pensati da Ariosto dal 1517 in poi: lo stile riprende e ripropone il modello linguistico canonizzato da Pietro Bembo; sono aggiunti sei canti con un cambiamento nell’architettura dell’opera e nella sequenza delle ottave; vengono integrati riferimenti alla storia contemporanea, specialmente politica, del Cinquecento. Nella sua edizione definitiva, il poema epico-cavalleresco ha attraversato i secoli fino ai giorni nostri.
1532-10-25 03:52:26
Pubblicazione di Gargantua e Pantagruele di Rabelais
Viene pubblicato il primo dei cinque romanzi sulle avventure dei giganti Gargantua e Pantagruele. Il romanzo è caratterizzato da una lingua lussureggiante e eccezionalmente inventiva attraverso la quale lo scrittore francese irride l’ordine costituito, ridicolizzato dall’esuberanza dei due protagonisti.
1534-07-04 10:19:30
Nasce la Chiesa anglicana
Enrico VIII, secondo re della dinastia Tudor, è storicamente noto per le numerose mogli che ebbe, per l’unione dell’Inghilterra con il Galles, che promosse e sancì, e per la fondazione della Chiesa anglicana. Lo scisma è strettamente connesso al problema dinastico inglese: Enrico non riusciva a ottenere un erede maschio dalla prima moglie, Caterina, dunque richiede alla Santa Sede l’annullamento del matrimonio e la dispensa per contrarne uno nuovo (con Anna Bolena), ma Clemente VII – influenzato da Carlo V, potenziale erede al trono in quanto nipote di Caterina – si rifiuta di accogliere entrambe le richieste. Enrico sposa ugualmente Anna Bolena, e l’anno successivo il Parlamento approva l’Act of Supremacy, la legge che riconosce nella figura del re il Capo Supremo della Chiesa d’Inghilterra: nacque così la Chiesa anglicana, che successivamente si avvicina alla visione protestante per intercessione dell’ultima delle mogli di Enrico VIII. Papa Clemente VII scomunica il re nel 1536, a sua volta il re nega ogni fonte di finanziamento allo Stato Pontificio, compreso l’obolo di San Pietro, e fa espropriare tutti i possedimenti dei monasteri cattolici. Il problema dinastico non viene del tutto risolto, ma posticipato: alla morte di Elisabetta I, figlia di Enrico e di Anna Bolena, la crisi di successione si ripropone, concludendosi con l’ascesa degli Stuart e la fine dei Tudor.
1534-07-04 10:19:30
La Bibbia tradotta in tedesco
Secondo Martin Lutero ogni uomo deve avere un rapporto personale con Dio e, quindi, deve poter leggere autonomamente le Sacre Scritture e interpretarle da sé. Proprio per avvicinare i fedeli al testo sacro si dedica alla traduzione in tedesco della Bibbia. L’opera si diffonde rapidamente in Germania, grazie anche al ruolo svolto dalla stampa che consente di riprodurre gli scritti di Lutero in migliaia di esemplari e di rendere accessibile la parola di Dio anche a chi non sa il latino.
1534-08-10 16:30:42
Ignazio di Loyola fonda la Compagnia di Gesù
Ignazio di Loyola, nobile basco, aveva cambiato vita dopo aver partecipato alla guerra in qualità di soldato spagnolo ed essere rimasto gravemente ferito a Pamplona, dedicandosi al servizio di Dio. Trasferitosi a Venezia e poi a Roma, prende il sacerdozio e fonda la Compagnia di Gesù, di cui illustra l’identità nel "Libro degli esercizi spirituali", scritto nel 1548. Per le sue attività viene processato dall’Inquisizione spagnola e spesso accusato di eresia, ma i sospetti non sfociano mai in punizioni o condanne. Nel corso del Seicento e del Settecento la Compagnia di Gesù diviene invisa ai più, in parte per il suo sostegno incondizionato al papa e quindi anche al dominio papista, in parte perché ritenuta oscurantista, specialmente dalla civiltà illuminista: dopo l’espulsione di colonie di gesuiti dai territori europei, Clemente XIV ordina nel 1773 la soppressione della Compagnia di Gesù, che contava all’epoca circa 23.000 persone. L’istituzione viene ripristinata nel 1814, da papa Pio VII, e orienta la sua attività alle missioni, alla difesa e al sostegno dei bassi ceti e delle classi operaie, all’impegno sociale per l’emancipazione delle masse e dei poveri. Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), eletto il 13 marzo 2013, è il primo papa gesuita della storia.
1536-06-29 12:29:05
L’Istituzione della religione cristiana di Calvino
L’ "Institutio christianae religionis" è l’opera più nota di Giovanni Calvino, nonché il fondamento dottrinale del calvinismo, un movimento religioso interno al protestantesimo, il cui tema centrale è dato dalla doppia predestinazione, alla salvezza e alla dannazione, concessa da Dio. Calvino pubblica il testo nel 1536 a Basilea, ma il movimento si sviluppa a Ginevra, per poi diffondersi in Francia, Olanda, in Polonia, Scozia (con il presbiterianesimo), Ungheria e in Inghilterra, dove prende il nome di “puritanesimo”. Prima di morire Calvino istituisce a Ginevra una vera e propria repubblica teocratica, con un regime rigoroso e inflessibile sia dal punto di vista morale che da quello religioso.
1537-07-04 10:19:30
Guicciardini scrive la Storia d’Italia
L’opera è organizzata per anni, secondo il modello classico annalistico, ed è divisa in 20 libri. Nonostante i tempi brevi di composizione, viene pubblicata postuma a Firenze nel 1561 in una versione censurata. La “Storia d’Italia” copre gli anni dal 1490 al 1534, una porzione di storia, quindi, di cui Francesco Guicciardini è per lo più testimone e protagonista e per la quale può avvalersi di fonti dirette, in primis la sua stessa esperienza sul campo.
1542-08-10 16:30:42
Papa Paolo III istituisce l’Inquisizione romana
L’Inquisizione romana, detta anche Sant’Uffizio, viene istituita da Paolo III con la bolla "Licet ab initio", al fine di reprimere le eresie e controllare l’ortodossia nei territori centro-settentrionali dell’Italia attraverso l’operato di una rete di tribunali. Con lo stesso scopo, il papa istituisce nello stesso anno l’Indice dei libri proibiti. Tra i condannati per eresia si annoverano importanti studiosi del pensiero quali Giordano Bruno, Galileo Galilei, Tommaso Campanella e Giovanni Caracciolo, arsi in pubblica piazza su disposizione del Sant’Uffizio.
1543-03-13 12:39:28
La teoria eliocentrica di Copernico
Copernico, astronomo polacco, riprendendo una teoria di Aristarco di Samo è il sostenitore principale della teoria eliocentrica, in base alla quale il Sole è immobile al centro dell’universo mentre la Terra e gli altri pianeti ruotano su orbite circolari intorno a esso. La teoria di Copernico, ampiamente illustrata nel suo "De Revolutionibus orbium coelestium" ("Le rivoluzioni dei mondi celesti"), contrasta la più diffusa e unanimemente accettata teoria geocentrica di Tolomeo, secondo la quale è la Terra a trovarsi al centro dell’universo. La teoria eliocentrica, in ogni caso, non suscita scalpore nell'ambiente ecclesiastico, poiché viene presentata come un modello matematico che non intendeva rappresentare la realtà. Sarà Galileo Galilei, cento anni dopo, a essere accusato d’eresia per aver esposto tesi eliocentriche, fino alla condanna e all’abiura forzata.
1543-07-14 06:00:22
Il De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio
Andrea Vesalio, anatomista fiammingo e docente di medicina all’università di Padova, fonda l’anatomia descrittiva dell’uomo con la stesura del testo "De humani corporis fabrica", pubblicato nel 1543. Le contestazioni alle osservazioni di Galeno contenute nell’opera, circa 200, suscitano aspre polemiche da parte dei sostenitori di Galeno, al punto che Vesalio è costretto a lasciare Padova e a rifugiarsi dapprima presso Carlo V d’Asburgo e poi a Madrid come medico di Filippo II.
1545-08-10 16:30:42
Il Concilio di Trento
Il Concilio di Trento, XIX concilio ecumenico, si svolge in varie fasi: convocato da Paolo III nel 1542, inizia nel 1545, viene spostato nel 1547 a Bologna e poi ricollocato a Trento nel 1551 da Giulio III, per essere ripreso nel 1562 e poi concludersi nel 1563 con Pio IV. Volto alla conciliazione con i protestanti, il Concilio di Trento diviene progressivamente un luogo di discussione e di cambiamento per la Chiesa: qui, infatti, viene attuata una complessa riforma ecclesiastica che per molti versi precisa la dottrina cattolica su argomenti e punti controversi. Vengono infine negati, nonostante i buoni propositi iniziali, la salvezza per sola fede, il libero esame, il disconoscimento dell’autorità papale e, in definitiva, tutti i principi fondanti della religione protestante.
1548-02-20 13:19:43
Il Ritratto di Carlo V a cavallo di Tiziano
L’opera, importante per la sua influenza sulla pittura barocca del secolo successivo, viene commissionata da Maria d’Ungheria, sorella di Carlo V d’Asburgo, e ritrae proprio Carlo a cavallo. Per realizzarla, Tiziano cerca di coniugare classicismo e modernità, al fine di conferirle una forte carica simbolica, assimilabile a quella del "miles christianus" (soldato cristiano) che lotta per la difesa della fede, armato e coraggioso, e così decide di porre il principe su un cavallo, inventando un nuovo genere di ritratto: il ritratto equestre. Il risultato è straordinario e il quadro diviene l’emblema della casa d’Austria per i secoli successivi.
1550-10-22 03:52:26
Le Vite di Giorgio Vasari
Le "Vite" di Giorgio Vasari sono considerate la prima raccolta sistematica e moderna di biografie artistiche, con più di 160 personaggi descritti tra pittori, scultori e architetti. Da Cimabue a Michelangelo, Vasari ha riportato, non sempre in modo imparziale o veritiero, le biografie degli artisti del suo tempo, per testimoniare come l’arte fiorentina abbia squarciato le tenebre del Medioevo e permesso di raggiungere all’uomo l’apice della bellezza. La seconda edizione delle Vite, pubblicata a otto anni di distanza dalla prima in una versione illustrata, non solo è tradotta in otto paesi e riscontra un favore tale da raggiungere le diciotto ristampe, ma fa diventare la biografia legata all’arte un genere letterario di successo. Oltre che biografo, Vasari è anche pittore e architetto.
1551-10-22 03:52:26
Della Casa scrive il Galateo
Il titolo dell’opera, diventata per noi ormai parola di uso comune, viene dall’adattamento del nome di Galeazzo Florimonte, vescovo ed esperto di buone maniere, che aveva suggerito a Giovanni Della Casa l’argomento del trattato. Pubblicato postumo, nel “Galateo” l’autore immagina di essere un uomo anziano che ammaestra un giovane, dandogli consigli su come vivere in società e su quello che si deve o non deve fare per essere accettati nella compagnia delle persone raffinate.
1554-10-22 03:52:26
Il Lazarillo de Tormes
Lazarillo de Tormes è il primo romanzo picaresco spagnolo, d’autore ignoto. L’opera è divisa in sette trattati e narra in prima persona le disavventure di Lázaro González Pérez, un bambino di umili origini che, rimasto orfano di padre, è costretto a lavorare al servizio di diversi uomini e a vivere di espedienti. Il testo, oltre a testimoniare l’incertezza del territorio spagnolo durante il regno di Carlo V, si pone in opposizione al culto dei personaggi illustri dell’epoca, fattore che ha reso Lazarillo l’antieroe per antonomasia.
1555-10-22 03:52:26
La pace di Augusta
La pace di Augusta viene stipulata tra l’imperatore Carlo V e i protestanti. Ai principi luterani tedeschi viene riconosciuta la libertà religiosa; al clero convertito al protestantesimo dopo il 1552 viene imposto l’obbligo di rinunciare ai benefici territoriali; ai sudditi di religioni diverse da quella cattolica è concesso il diritto di esodo. La pace di Augusta restaura un ordine politico che sembrava destinato a perdersi nella volontà ostinata di Carlo di raggiungere l’unità religiosa e realizzare il progetto di un Impero cristiano.
1556-10-22 03:52:26
Abdicazione di Carlo V
Dopo la minaccia dei Turchi, che giungono a minacciare la stessa Vienna, punto nevralgico dell’Impero asburgico, Carlo V riconosce il fallimento del suo programma politico di realizzare un Impero cristiano e decide di abdicare ritirandosi dallo scenario politico. I suoi possedimenti vengono divisi tra il fratello Ferdinando I, cui spettano i domini asburgici, e il figlio Filippo II, cui vanno la Spagna, l’Italia, le Fiandre e tutte le colonie.
1558-10-22 03:52:26
Elisabetta I Tudor diventa regina d’Inghilterra
Dopo la morte di Enrico VIII e il breve periodo di reggenza di Edoardo VI, sale al trono Maria Tudor, figlia legittima del re e della regina Caterina. Maria, cresciuta con la madre nel più fervido rigore religioso, conduce una feroce campagna di epurazione religiosa contro i protestanti, che le valse l’epiteto di “sanguinaria”, e muore senza lasciare eredi. Alla sua morte, a ereditare il trono è la figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, la seconda moglie del re: Elisabetta. Elisabetta, che in quanto secondogenita non era stata cresciuta come una futura regina, governa per quarantacinque anni conquistando l’affetto e il rispetto del popolo e facendo dell’Inghilterra una potenza economica mondiale.
1559-02-23 00:15:31
L’Indice dei libri proibiti di papa Paolo IV
La prima edizione ufficiale dell’ "Index librorum prohibitorum" viene pubblicata nel 1559 dalla Santa Congregazione dell’Inquisizione Romana, sotto il papato di Paolo IV, noto per essere l'istitutore del ghetto ebraico di Roma. L’indice dei libri proibiti raccoglie l’elenco dei libri considerati dalla Chiesa attentatori della morale o della fede dei cattolici. Tra i testi presenti nell’indice si annoverano il "Decameron" di Boccaccio e il "Principe" di Machiavelli, ma anche il "Novellino" di Masuccio Salernitano. Nei quattro secoli della sua storia verrà aggiornato venti volte.
1559-10-22 03:52:26
La pace di Cateau-Cambrésis
Il re di Francia, Enrico II, sposta l’asse del conflitto con Carlo V in Germania, dove ottiene l’appoggio dei principi protestanti. Nel 1556 l’imperatore abdica, dividendo i suoi territori tra il fratello Ferdinando I e il figlio Filippo II. La guerra tra i due Stati si conclude con la pace di Cateau-Cambrésis che regola gli equilibri politici europei per circa mezzo secolo, sancendo il dominio della Spagna sul Regno di Napoli e sul Ducato di Milano, conservando in sostanza i domini che Carlo V aveva conquistato.
1562-08-10 16:30:42
Il Rinaldo di Tasso
Torquato Tasso, nella sua giovinezza, cerca di operare un compromesso, come in precedenza aveva fatto il padre con l’“Amadigi”, tra Ariosto e le regole aristoteliche di unità di tempo, luogo e azione. Compone, così, il “Rinaldo”, con molte avventure ma un solo personaggio, Rinaldo da Montalbano, del quale il poema canta le prodezze e gli amori. Pur inserendosi nel filone della tradizione cavalleresca, l’opera è dedicata a un unico protagonista, in linea, quindi, con le norme aristoteliche.
1564-03-13 12:39:28
Nasce William Shakespeare
Il drammaturgo e poeta inglese nasce a Stratford-on-Avon. Delle sue opere ci sono pervenuti 37 testi teatrali, 154 sonetti e altri poemi.
1571-03-13 12:39:28
La battaglia di Lepanto
Per tutto il Cinquecento l’Impero ottomano aveva continuato a espandersi nel Mediterraneo, appropriandosi anche di vasti territori della costa nord-africana. La Spagna di Filippo II, quindi, si vede costretta ad affrontare questo problema nel momento in cui i Turchi conquistano anche Cipro. La flotta della Lega Santa, costituita da papato, Spagna e Venezia, riporta nella battaglia navale di Lepanto una schiacciante vittoria che ridimensiona la minaccia turca nel Mediterraneo.
1580-08-10 16:30:42
I Saggi di Montaigne
Montaigne, scrittore francese, è noto per il suo diario di viaggio, che scrive durante un lungo viaggio in Italia e che viene pubblicato postumo ("Diario di viaggio in Italia"), e per i "Saggi", il suo capolavoro. Proprio in quest’opera Montaigne concentra la sua interpretazione laica e scettica dell’universo, prima in rapporto ai classici come Lucrezio, Seneca e Plutarco e poi in rapporto a se stesso, in un’autoanalisi critica volta a svelare le contraddizioni dello spirito. Lo stile, per certi versi senechiano e avvincente, svela l’intento pedagogico dell’opera.
1581-08-10 16:30:42
La Gerusalemme liberata di Tasso
La "Gerusalemme liberata", opera a cui Tasso lavora fin da quando aveva 15 anni, viene pubblicata nella sua prima stesura e senza l’autorizzazione del poeta nel 1580, da Celio Malespini, con il titolo di "Goffredo". L’anno successivo, Tasso autorizza la pubblicazione della prima edizione della "Gerusalemme liberata", a Ferrara. In seguito ai rimaneggiamenti operati dal poeta sull’opera, il poema cambia titolo prendendo quello di "Gerusalemme conquistata".
1585-03-13 12:39:28
Il De gli eroici furori di Giordano Bruno
Appartenente al gruppo di dialoghi filosofici di argomento morale, il “De gli eroici furori” è dedicato al desiderio di conoscenza che anima l’uomo e contiene un elogio dello studio e della filosofia. Il frate domenicano celebra in quest’opera in prosa e in versi il virile ed eroico amore per la verità, mentre critica l’uniformazione ai modelli petrarcheschi e aristotelici. A suo avviso la poesia non nasce dalle regole, ma sono queste a nascere dalla poesia.
1588-08-10 16:30:42
L’Invincibile Armata
La rivalità tra Spagna e Inghilterra sfocia in aperto conflitto quando Elisabetta I Tudor decide di sostenere la rivolta olandese contro la Spagna. Inoltre Elisabetta aveva giustiziato Maria Stuart, la regina cattolica di Scozia che si era rifugiata presso di lei dopo aver abbandonato il trono. Filippo II, che aveva cercato di convincerla a organizzare un complotto per riportare il cattolicesimo in Inghilterra, reagisce inviando la sua flotta militare, l’Invincibile Armata, nel canale della Manica. Subisce, però, una durissima sconfitta a causa della maggiore velocità e agilità delle navi inglesi dotate, inoltre, di potenti cannoni.
1593-08-10 16:30:42
Pubblicazione della Gerusalemme conquistata di Tasso
L’idea di una versione definitiva della “Gerusalemme liberata” non abbandonerà mai Torquato Tasso che continua a riscrivere il suo capolavoro per altri dieci anni, fino al 1593. Nel poema riformato, la “Gerusalemme conquistata”, Tasso mira a uniformarsi ancora di più ai precetti di Aristotele e alla morale cristiana. Taglia, inoltre, alcuni episodi laterali rispetto all’argomento principale che infrangevano le unità aristoteliche o che si allontanavano dalla tensione religiosa che acquista un nuovo peso all’interno della narrazione.
1598-10-22 03:52:26
L’editto di Nantes
Approfittando della debolezza della corona francese, le più importanti famiglie nobili si fanno guerra per controllare la corte: da una parte i cattolici, dall’altra gli ugonotti (i calvinisti francesi). La situazione si pacifica solo dopo la cosiddetta guerra dei tre Enrichi: il nobile cattolico Enrico di Guisa, il nuovo re Enrico III e Enrico di Borbone che prevale e sale al trono come Enrico IV. Gli ugonotti hanno vinto, ma la Francia rimane un Paese cattolico. Il re, infatti, è costretto a convertirsi, ma, in difesa della sua vecchia fede, emana l’Editto di Nantes con cui concede agli ugonotti la libertà di culto nelle loro terre e pone fine alle guerre di religione in Francia tra cattolici e protestanti.