VOL. 2 Percorso 7 DA KANT A HEGEL

Le tre età dell'uomo di Caspar David Friedrich, 1835, Lipsia, Museum der bildenden Künste

1724-07-01 00:00:00

Immanuel Kant

Nato nella periferia di Königsberg, oggi conosciuta come Kaliningrad, da una famiglia molto povera, fu il quarto di undici filgli. La sua figura è strettamente legata al Settecento. Di questo secolo fu fedele interprete e soprattutto analista, studiò a fondo tutti i temi della cultura filosofica e scientifica allora trattati e propose su di essi una riflessione in termini unitari. Non a caso è suo il breve saggio Che cos’è l’Illuminismo?, in cui compare la celebre definizione dell’Illuminismo come uscita dell’uomo dallo stato di minorità. Quando Kant scrisse le sue prime opere etiche del periodo critico (tra il 1785 e il 1788), la rivoluzione francese era alle porte; quando completò il suo percorso di ricerca, tra la fine del vecchio secolo e i primi anni del nuovo, tutti i temi della sua riflessione etico-politica e antropologica erano strettamente legati al grande sconvolgimento di idee che la rivoluzione aveva portato – uno sconvolgimento cui non erano affatto estranee le idee illuministe che egli stesso aveva tanto contribuito a portare avanti. Nel 1770 Kant ottenne la nomina a professore ordinario di logica e metafisica nell’università della sua città natale e lì continuò a insegnare per ventisette anni, rifiutando proposte da altre università anche più prestigiose. Uomo molto tranquillo, dalla vita regolare, perfettamente a suo agio nella sua città universitaria ai margini dell’Europa nell’estremo nord, ha tuttavia operato per una profonda rivoluzione del pensiero e dei costumi. La sua opera è di strettissima attualità, in alcuni casi in modo impressionante: non c’è pagina del suo Per la pace perpetua che non possa essere evocata a proposito dei dibattiti attuali sull’Europa.

1730-07-01 00:00:00

Johann Georg Hamann

Filosofo prussiano, nato a Königsberg, studiò matematica e filosofia con Knutzen, che fu amico e concittadino di Immannuel Kant. Impiegato presso le dogane, si dedicò anche alla filosofia tenendo rapporti con Kant, Herder, Jacobi e altre personalità della cultura. Nel corso di un viaggio a Londra attraversò una crisi che, come scrisse in "Pensieri sulla mia vita", superò leggendo la Bibbia. Hamann divenne uno dei massimi esponenti della polemica antilluminista in Germania. Alla ragione umana, come unico criterio di "verità", il filosofo prussiano oppone il valore insuperabile della rivelazione, contenuta nelle sacre scritture.

1733-07-01 00:00:00

Kay inventa la spoletta volante

L'inventore inglese John Kay congegna un dispositivo per la tessitura automatica, chiamata spoletta volante. Questo nuovo strumento fu largamente usato nell'industria tessile del XVII secolo per chiudere il processo di tessitura.

1735-07-01 00:00:00

"Il sistema della natura" di Linneo

Il "Sistema della natura" è l'opera principale del medico e naturalista svedese Carlo Linneo e descrive la gerarchia nel mondo naturale, suddiviso in regno animale, regno vegetale e regno minerale.

1740-07-01 00:00:00

Federico II sale al trono in Prussia

Figlio di Federico Guglielmo I Hohenzollern, Federico II di Prussia (1712-1786) rappresentò il prototipo settecentesco del monarca illuminato. Grande statista e abile condottiero, è ricordato come “il Grande”, ma le sue truppe preferivano chiamavano Der Alte Fritz, "il vecchio Fritz". Capace di portare alla ribalta europea la piccola Prussia, Federico II aveva una cultura molto vasta e interessi diversissimi: intrattenne una fitta corrispondenza con Voltaire, rimise in funzione l’Accademia berlinese per le scienze e le arti e raccolse nelle sue residenze migliaia di sculture antiche e pitture seicentesche.

1743-07-01 00:00:00

Friedrich Heinrich Jacobi

Filosofo tedesco nato a Düsseldorf e considerato uno dei maggiori intellettuali tedeschi, fu in contatto con gli enciclopedisti, Rousseau e i maggiori esponenti della cultura tedesca. Rifiutando il razionalismo e le filosofie di Spinoza, Bruno e Shaftesbury Jacobi sosteneva invece la necessità delle fede come sapere immediato, ovvero di Dio. Tra le sue opere più importanti "Epistolario di Allwill e Woldemar" (1785), "Lettere sulla dottrina di Spinoza a Mosè Mendelssohn" (1787), "David Hume sulla fede. Realismo e idealismo" (1787).

1744-07-01 00:00:00

Johann Gottfried Herder, filosofo

Filosofo prussiano nato a Mohrungen, studiò teologia all’Università di Königsberg dove frequento le lezioni di Kant. Grazie a un viaggio in giovane età che lo portò da Riga (dove si era trasferito) a Nantes, conobbe Goethe con il quale lavorò a lungo. Dalla loro collaborazione Herder maturò un pensiero confluito poi nello scritto Intorno al carattere e all’arte dei tedeschi (1773). L’opera è considerata il manifesto dello Sturm und Drang, corrente culturale che rappresentò la nuova sensibilità romantica in polemica con la filosofia illuminista. Dell’Illuminismo Herder rifiutò la concezione di progresso e di uguaglianza, inaugurando una nuova fase della culturale tedesca. Egli recuperò molti di quei temi che il secolo dei “Lumi” aveva considerato come ottenebranti la ragione. Autore prolifico, nei suoi scritti si occupò di poesia e di linguaggio intesi come espressioni peculiari dell’unicità di un popolo. L’opera di Herder diede inoltre una nuova e singolare interpretazione della storia, intesa come organismo vivente, e sottolineò l’importanza dell’umanità quale "patrimonio e risultato di tutti gli sforzi umani".

1749-07-01 00:00:00

"Storia naturale" di Buffon

La "Storia naturale" è l'opera che ha reso celebre il naturalista e biologo francese Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon. L'opera, composta da 36 volumi, è un'enciclopedia sui saperi dell'epoca, suddivisi in discipline diverse, che vanno dalla scienza dei materiali, alla chimica e alla tecnologia. Nonostante il titolo l'opera di Buffon analizza solo i minerali e una parte del regno animale (quadrupedi e uccelli).

1751-07-01 00:00:00

L'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert

Nel 1751, il filosofo e critico d’arte Denis Diderot e il fisico-matematico Jean Baptiste D'Alembert diedero inizio alla pubblicazione dell’Enciclopedia (o “Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri”). L’ambizioso progetto - che si concluse solo nel 1772, dopo aver perso numerosi collaboratori tra cui D’Alembert - intendeva rappresentare un compendio universale dello scibile umano, finalmente “illuminato” dopo i secoli bui della tradizione e, per la prima volta, diffuso su larga scala.

1754-07-01 00:00:00

Salomon Maimon

Nato a Nesviż, in Germania, da una una famiglia di origine ebraico-lituana, studiò il Talmud e i pensatori ebraici cambiando poi il suo nome in Mosè Maimonide, in onore del celebre pensatore ebraico. Nel 1790 scrisse il "Saggio sulla filosofia trascendentale", pubblicato con l'appoggio di Kant, che gli diede motli riconoscimenti e lo impose come uno dei più importanti interpreti del criticismo.

1755-07-01 00:00:00

Terremoto di Lisbona

La mattina del 1 novembre un violento terremoto, che raggiunse un'intensità tra gli 8,7 e i 9,0° della scala Richter, distrusse completamente gran parte della città di Lisbona. L'evento ebbe forti ripercussioni sulla società e sulla politica, prima fra tutte la cessazione di ogni ambizione coloniale del Portogallo.

1756-07-01 00:00:00

La guerra dei Sette anni

Enter story info herePrimo conflitto su scala mondiale, la guerra dei Sette anni scoppiò a causa della rivalità coloniale anglo-francese. Le ostilità furono condotte parallelamente in Europa, America, Caraibi e India, e videro lo scontro tra due schieramenti: Austria, Francia, Svezia e Russia da una parte, Gran Bretagna e Prussia dall'altra. Il trattato di Parigi stabilì nel 1713 il predominio della Gran Bretagna in America, mentre quello di Hubertsburg fissò nello stesso anno le condizioni di pace in Europa, dove il quadro territoriale rimase sostanzialmente immutato.

1758-07-01 00:00:00

Karl Leonhard Reinhold

Filosofo austriaco di formazione illuminista, Karl Leonhard Reinhold fu professore a Jena e poi Kiel. Il suo contributo più significativo sono le "Lettere sulla filosofia kantiana" con le quale il filosofo viennese tentò di diffondere il criticismo kantiano. Reinhold si avvicinò poi alle posizioni di Fichte e F. H. Jacobi, poi alla concezione realistica di C.G. Bardili e infine si occupò di filosofia del linguaggio.

1759-07-01 00:00:00

"Teoria della generazione" di Wolff

La "Teoria della generazione" fu la tesi di laurea del fisiologo tedesco Caspar Friedrich Wolff. In questo trattato Wolff descrive per la prima volta gli stadi di sviluppo di un embrione esprimendo dunque contrarietà alla teoria del preformismo, secondo la quale ogni essere vivente al momento del suo concepimento è completo di tutto le sue parti e ha le sembianze di un adulto in miniatura.

1761-07-01 00:00:00

Gottlob Ernst Schulze

Nato a Heldrungen, in Turingia, fu professore prima all'università di Helmstäd e poi a Gottinga dove ebbe come discepolo Arthur Schopenhauer. Sostenitore della validità dello scetticismo di Hume, si oppone alla critica di Kant e e alla filosofia elementare di K.L. in quanto nessuna di queste poteva fondare in modo scientifico e dimostrativo la filosofia come "a priori".

1761-07-01 00:00:00

Jakob Sigismund Beck

Allievo di Kant, si presentò come interprete del criticismo e propose di chiarire il pensiero del suo maestro con l'opera "Compendio della filosofia critica".

1762-07-01 00:00:00

Johann Gottlieb Fichte, filosofo

Johann Gottlieb Fichte nacque nel 1762 da una famiglia di contadini sassoni e poté studiare grazie al contributo di un possidente locale che, impressionato dall’intelligenza del giovane, ne finanziò gli studi a Jena e a Lipsia. Terminata la formazione, Fichte si trasferì prima a Zurigo e poi a Lipsia, dove iniziò lo studio della filosofia kantiana, che si rivelò decisiva per lo sviluppo del suo pensiero. Nel 1790 compose la Ricerca di una critica di ogni rivelazione e l’anno successivo conobbe personalmente Kant, il quale, colpito dal suo ingegno, promosse la pubblicazione dello scritto. Nel 1794, grazie a Goethe, Fichte ereditò da Reinhold la cattedra di filosofia all’università di Jena. Nello stesso anno pubblicò la sua opera fondamentale, i Fondamenti dell’intera dottrina della scienza, che segnò anche il distacco dal kantismo.

1770-07-01 00:00:00

Georg Wilhelm Friedrich Hegel, filosofo

Nato a Stoccarda da una famiglia piccolo borghese. Hegel si formò nel seminario protestante di Tubinga studiando filosofia e teologia con Schelling e Hölderlin. Fu professore universitario a Jena e Heidelberg e giunse alla cattedra più prestigiosa, quella di Berlino che era stata di Fichte, dopo un lungo tirocinio e in forza del suo successo letterario. Ha sempre riflettuto sugli eventi del suo tempo, tornando più volte, sino alle ultime opere, sulle vicende-chiave della Rivoluzione francese che avevano segnato la sua giovinezza. Ma, in ultimo, vi tornò non dal punto di vista di un giovane romantico, ma da quello di un funzionario dello Stato, quale intese essere come professore universitario.

1774-07-01 00:00:00

"I dolori del giovane Werther" di Goethe

Il romanzo epistolare di Johann Wolfgang Goethe fu composto in tre mesi e prese ispirazione dalla notizia del suicidio, per delusione amorosa, del giovane giurista Jerusalem. Werther è anche il portavoce di un sentimentalismo che, alla crisi del razionalismo illuminista, si fa patologia e perdita del contatto col mondo, e quindi autodistruttivo. Ma il Werther si distacca dai romanzi epistolari del Settecento per la violenza dell'esperienza e per lo spinto autobiografismo dell'espressione.

1775-07-01 00:00:00

Friedrich Schelling, filosofo

Nato a Leonberg, in Germania, da un colto sacerdote protestante, Friedrich Schelling fu uno dei dei tre grandi esponenti dell'idealismo tedesco insieme a Fichte e Hegel. ntellettuale sia stato protagonista di due tempi diversi. Da giovanissimo fece parte dei circoli romantici di Jena e fu al centro della vita intellettuale della nuova generazione romantica: visse accanto a filosofi tra i più grandi di ogni tempo, era amico personale di Hegel, fu nella cerchia di Goethe e dei poeti romantici; li influenzò con le sue idee e ne fu influenzato. Quarant’anni dopo, quando in Germania comparivano correnti di pensiero molto diverse dal romanticismo della sua giovinezza, ebbe ancor la possibilità di essere ascoltato da giovani che faranno la storia della filosofia dei decenni successivi: Kiekegaard, Marx, i giovani positivisti. Rimase per tutta la vita un filosofo alla ricerca dei fondamenti del reale, di un Dio di cui non accettava l’identità inconoscibile; non partecipò alle battaglie politiche del tempo e la sua figura rimase quella di un intellettuale puro, non impegnato.

1776-07-01 00:00:00

Dichiarazione di indipendenza delle colonie inglesi

Il 4 luglio 1776 - oggi festa nazionale americana - i delegati delle tredici colonie nordamericane firmarono al Congresso di Filadelfia un documento predisposto da Benjamin Franklin e Thomas Jefferson, in cui dichiaravano la propria indipendenza dalla Gran Bretagna, dando vita a una federazione di Stati indipendenti.

1776-07-01 00:00:00

"Sturm und Drang" di Friedrich Maximilian Klinger

"Sturm und Drang" (Tempesta e impeto") è la più importante opera dello scrittore e drammaturgo tedesco Friedrich Maximilian Klinger, che diede il nome al fervente movimento letterario e culturale che fu alla base del Romanticismo.

1781-07-01 00:00:00

"Critica della ragion pura" di Kant

Quest’opera, la prima del cosiddetto periodo critico dopo la Dissertazione De mundi sensibilis atque intelligibilis forma et principiis del 1770, venne pubblicata da Kant nel 1781; una seconda edizione vide la luce nel 1787, con alcune significative modifiche e con l’aggiunta di una Confutazione dell’idealismo (l’idealismo a cui si fa riferimento è quello della tradizione antica e recente), resasi necessaria in seguito alle discussioni che intanto erano sorte. Dopo una lunghissima gestazione, scrisse Kant, l’opera "fu portata a termine in quattro o cinque mesi quasi al volo, ponendo una grande attenzione al contenuto, ma con poca cura della forma e di quanto occorre per essere facilmente inteso dal lettore". Kant adotta il metodo sintetico, o progressivo, che "procede dai principi alle conseguenze o dal semplice al composto […] ed è il più adeguato per la trattazione scientifica e sistematica della conoscenza". Il metodo sintetico, in altri termini, spiega il fatto del conoscere procedendo dalle condizioni che lo rendono possibile alla ricostruzione del fatto stesso (dalle condizioni al condizionato). Si contrappone al metodo analitico, che muove dal fatto per risalire alle condizioni che lo rendono possibile. Il metodo analitico è giudicato da Kant il più conforme al movimento naturale della mente umana ed è poi stato da lui adottato nei Prolegomeni ad ogni futura metafisica per facilitare la comprensione del suo pensiero.

1784-07-01 00:00:00

"Risposta alla domanda: che cosa è l’Illuminismo?" di Kant

Con il saggio "Risposta alla domanda: che cosa è l’Illuminismo?" Immanuel Kant decise di esporre le sue considerazioni sul movimento illuminista.

1788-07-01 00:00:00

"Critica della ragion pratica" di Kant

È la seconda delle tre critiche kantiane. Pubblicata nel 1788, otto anni dopo l’apparizione della Critica della ragion pura, venne scritta con maggiore rapidità e la lettura è più agevole. Argomento dell’opera è la ricerca del fondamento razionale della moralità, più esattamente di un fondamento a priori: sono possibili giudizi sintetici a priori in campo morale? Perché siano possibili, si deve indicare il fondamento di questi giudizi in una legge a priori, che non può che essere formale, perché ogni contenuto dell’azione dipende dalle situazioni nelle quali ci si trova a vivere, nessuna delle quali è nota a priori. Kant segue lo stesso schema concettuale della Critica della ragion pura e identifica nella forma pura del dovere un principio a priori universale, valido per ogni possibile scelta che l’uomo si trovi a compiere. Questo principio, il cosiddetto imperativo categorico, non indica mai quale scelta sia moralmente accettabile e quale no, perché nulla può dire sui contenuti dell’azione; identifica piuttosto la forma soggettiva dell’azione, cioè il punto di vista del soggetto nel compierla: deve trattarsi di un punto di vista che qualsiasi uomo nelle stesse condizioni potrebbe fare proprio. Naturalmente questa impostazione prevede una cosa impossibile, cioè che l’uomo possa mantenere libera la propria mente rispetto alle passioni, che altrimenti inquinerebbero la purezza del principio morale a priori. Questo è impossibile perché l’uomo è condizionato: in quanto è un corpo è soggetto alle leggi di natura e una simile autonomia della ragione è possibile solo in linea di principio, derivante dal fatto che la ragione non dipende dal mondo esterno (e dal corpo), ma non può compiutamente realizzarsi. La ragione esige allora che questa possibilità sia in qualche modo realizzabile, e questo porta Kant a postulare, al fine della libertà reale della mente, l’immortalità dell’anima e l’esistenza di Dio come garante dell’effettiva realtà di questa libertà. Si tratta di postulati e non di conoscenze metafisiche, e dunque l’esito della Critica della ragion pratica non è in contrasto con l’esito della Critica della ragion pura, che negava la possibilità di una conoscenza reale sull’anima umana e su Dio. Nella Critica della ragion pratica Kant mostra però il primato della ragion pratica sulla ragion pura su questi temi, e l’indipendenza della moralità dalla religione, essendo l’esistenza stessa di Dio un postulato della ragione che trova in sé la piena autonomia della legge morale. L’opera si chiude con il riconoscimento da parte di Kant di due principi-guida: la legge morale dentro di noi e il «cielo stellato» sopra di noi, cioè l’universalità delle leggi di natura su cui ha un ruolo attivo la stessa mente razionale dell’uomo, che “legge” i fenomeni attraverso i suoi a priori.

1789-07-01 00:00:00

"Trattamento di chimica elementare" di Lavoisier

Considerato il più moderno testo di chimica redatto all'epoca, il "Trattato di chimica elementare" del chimico e filosofo Antoine-Laurent de Lavoisier presentava una visione unificata delle nuove teorie della chimica. Lavoisier chiarificò il concetto di elemento come sostanza semplice che non può essere scomposta da nessun metodo conosciuto dell'analisi chimica, e concepì una teoria della formazione dei composti chimici a partire dagli elementi. (wiki)

1789-07-14 00:00:00

La presa della Bastiglia

Il disagio sociale provocato dal dissesto economico aumentò sensibilmente in tutta la Francia per effetto della carestia, che provocò tumulti e saccheggi in varie città. Il malcontento di Parigi crebbe fino a sfociare nella rivolta del 14 luglio, quando una grande folla occupò la Bastiglia, la prigione dove erano rinchiusi i detenuti politici simbolo del dispotismo regio.

1789-08-26 00:00:00

La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino

L'Assemblea costituente francese approvò anche un documento di portata rivoluzionaria: la Dichiarazione dei diritti dell'uomo. Questo documento raccoglieva principi politici e sociali di stampo illuminista, come la libertà di pensiero e l'uguaglianza dei cittadini.

1790-07-01 00:00:00

"Faust" di Goethe

Celebre poema drammatico al quale il poeta Johann Wolfgang von Goethe lavorò per più di sessant'anni e che riprende una leggenda sorta intorno all'alchimista Johann Faust, misteriosamente scomparso intorno al 1540, e già oggetto di narrazioni popolari e di una notevole tragedia dell'inglese C. Marlowe. Con Faust Goethe crea un personaggio caratterizzato da un'inesausta sete di sapere e da una romantica tensione verso l'infinito. Faust fa infatti un patto con il diavolo vendendo la sua anima per avere poteri magici con cui concedersi tutto il piacere e la conoscenza del mondo. Il risultato è la creazione di un'opera epica ed enciclopedica che ha consacrato Gothe come uno dei più importanti letterati tedeschi.

1790-07-01 00:00:00

"Critica del giudizio" di Kant

All’inizio della terza critica, apparsa nel 1790, Kant giustifica la necessità di proseguire l’indagine su questa base: - l’esito della Critica della ragion pura è il riconoscimento della necessità delle leggi di natura, leggi che governano anche l’uomo in quanto ha un corpo; - l’esito della Critica della ragion pratica è il riconoscimento della libertà della ragione dalla natura sul piano del principio della moralità; - poiché la necessità della natura è determinata dalle leggi a priori della ragione, l’uomo è caratterizzato dal vivere in due realtà dominate l’una dalla necessità, l’altra dalla libertà, e si trova quindi scisso perché sia l’una sia l’altra hanno al centro la sua ragione. È possibile conciliare la necessità naturale, che coinvolge il corpo, e la libertà della ragione, che caratterizza la mente dal solo punto di vista morale? Kant lo esclude perché sarebbe necessario identificare un principio sistematico (un a priori) a monte della libertà e della necessità. L’unità sistematica non è quindi possibile per la ragione. Nella Critica del giudizio Kant ritiene però di poter indicare una terza facoltà dell’uomo oltre a quella della conoscenza e della moralità: è la facoltà del giudizio, che consente di operare senza un a priori. A fianco di giudizi determinanti (in cui il soggetto determina l’oggetto sia sul piano della conoscenza che su quello della m oralità con le sue leggi a priori, perché pone su di esso la propria legge), Kant riconosce la possibilità di giudizi riflettenti, cioè di giudizi che sono costruiti dalla ragione non ponendo le sue leggi sull’oggetto, ma riflettendo il complesso della vita interiore dell’uomo (il regno della libertà) sulla natura all’esterno (regno della necessità). In questa riflessione si trova o meno una corrispondenza. Kant identifica due tipi diversi di giudizi riflettenti: - estetici, in quanto riflettono il sentimento interiore della bellezza con la bellezza con cui la natura ci appare; - teleologici, in quanto riflettono l’esigenza dell’uomo di una finalità per ogni azione, secondo l’apparente finalità che sembra di scorgere nella natura. Tanto i giudizi estetici quanto quelli teleologici non possono dirsi scientifici, perché non aggiungono nulla alla conoscenza reale del mondo, dicono qualcosa non sul mondo né sull’io, ma sulla riflessione dell’io sul mondo; sono tuttavia universali perché nascono dall’universalità stessa della ragione.

1790-07-01 00:00:00

"La metamorfosi delle piante" di Goethe

L'interesse per la Natura di Goethe si concretizzò con una serie di saggi, tra cui "La metamorfosi delle piante". In questo testo Goethe suggerisce che la metamorfosi naturale va intesa come un divenire intimamente spirituale mosso da due tendenze opposte ("concentrazione" ed "espansione") e dall'universale "legge dell'accrescimento". Questa è "formazione" e "trasfomazione" da un modello originario, ecco perchè Goethe cercò la traccia di una "pianta originaria".

1793-01-21 00:00:00

Luigi XVI è ghigliottinato

Dopo un processo durato circa un mese, la Convenzione nazionale decise la condanna a morte di Luigi XVI, in seguito al ritrovamento di documenti che provavano accordi segreti tra il re e gruppi antirivoluzionari. Maria Antonietta subirà la stessa sorte due anni più tardi, sotto il regime del Terrore.

1795-07-01 00:00:00

"Per la pace perpetua" di Kant

È il più importante testo politico di Kant, il cui tema è la guerra in Europa e le reciproche relazioni tra gli Stati. In realtà, dietro il tema politico si intravede in controluce la riflessione etica di Kant e la sua concezione della metafisica come scienza impossibile per l’uomo, con la conseguente mancanza della possibilità di fondare l politica su valori oggettivi. Nel testo è molto forte l’influenza di Rousseau e, più in generale, della tradizione liberale e giusnaturalista sei-settecentesca. L’opera venne scritta da Kant nel 1795 dopo la Pace di Basilea tra Prussia e Francia e pubblicata presso l’editore Nicolovius di Riga. Ebbe immediato successo e ne fu subito preparata una seconda edizione, arricchita di un nuovo supplemento (il secondo). Negli anni successivi ne furono pubblicate edizioni in francese, inglese e danese. Le tesi non erano del tutto nuove per il pubblico dei lettori di Kant, perché erano state esposte in altra forma nello scritto Idea per una storia universale da un punto di vista cosmopolitico. Nella Prefazione all’opera Kant chiarisce l’intento ironico del titolo: le parole “Per la pace perpetua” sono quelle che un oste olandese ha posto nella sua insegna, a fianco dell’immagine di un cimitero.

1795-07-01 00:00:00

"Sulla poesia ingenua e sentimentale" di Schiller

Con il saggio "Sulla poesia ingenua e sentimentale" il poeta e filosofo tedesco Friedrich Schiller introduce due distinzioni sul modo di comporre poesie. Da una parte vi è la poesia ingenua ovvero una forma apparentemente superficiale ma spontanea, che nasconde un forte senso morale. Dall'altra parte vi è una poesia sentimentale, riflessiva e dunque soggettiva che cerca di trovare la natura come valore ma senza mai raggiungerla.

1797-07-01 00:00:00

"Iperione" di Johann Christian Hölderlin

Romanzo del poeta tedesco Johann Christian Friedrich Hölderlin, raccoglie in forma epistolare le riflessioni del protagonista Iperione, che scrive all'amico Bellarmino raccontando non il suo presente ma le sue esperienze passate e l'amore per Diotima, alla quale Hölderlin dedica il romanzo, psudonimo dietro cui si nasconde la scrittrice Susette von Gontard.

1798-07-01 00:00:00

Pubblicazione a Berlino della rivista «Athenaeum»

Il Romanticismo tedesco nacque con la fondazione della rivista "Athenaeum" creata a Berlino da Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel insieme al fratello Wilhelm ed al poeta Novalis.

1800-07-01 00:00:00

"Inni alla notte" di Novalis

Figura di spicco del Romanticismo, Novalis pubblicò un poema in prosa ritmica e in versi, suddiviso in sei parti diseguali, che hanno come punto di partenza un'esperienza eroico-filosofico-religiosa profondamente vissuta e come tema la vittoria sulla morte.

1800-07-01 00:00:00

"Sistema dell’idealismo trascendentale" di Schelling

Con quest'opera Friedrich Schelling giunge a una prima "sintesi" della sua problematica teoretica composta di filosofia dell'io e filosofia della natura. La prima è la speculazione che, muovendo dall'elemento soggettivo del sapere, l'io appunto, si pone come fine la spiegazione dell'oggettivo; la seconda, viceversa, è l'indagine che muove dall'oggettivo per giungere al soggettivo. Il sistema di tutto il sapere è appunto "l'idealismo trascendentale", nel cui svolgimento viene ripercorsa per "epoche" la "storia dell'autocoscienza".

1800-07-01 00:00:00

Volta inventa la pila

Usando un gran numero di dischi di ferro e di zinco alternati e separati da strati di panno inzuppato in soluzione salina, il fisico italiano Alessandro Volta giunse a realizzare il dispositivo ora noto come “pila di Volta”. La sua invenzione, che aprì la via all'impiego pratico dell'elettricità, fu annunciata in una lettera del 20 marzo 1800 alla Royal Society di Londra in cui venivano presentate le due versioni a colonna e a corona di tazze.

1805-07-01 00:00:00

Napoleone padrone d'Europa

All’indomani di una nuova alleanza antifrancese, Napoleone reagì militarmente: raggiunta e occupata Vienna in brevissimo tempo, nella successiva "battaglia dei tre imperatori" - Austerlitz (1805) - sconfisse Francesco II d’Asburgo e lo zar Alessandro I. Intanto aveva assunto anche la corona di re d’Italia, mentre l’anno successivo occupò il Regno di Napoli, dove mise sul trono il fratello Giuseppe; sempre nel 1806 sconfisse i prussiani a Jena, poi toccò per la seconda volta ai russi, battuti a Eylau. All'epoca, l'impero francese si estendeva per circa 750 000 chilometri.

1807-07-01 00:00:00

"Discorsi alla nazione tedesca" di Fichte

Pubblicati durante l'occupazione francese della Prussia, "Discorsi alla nazione tedesca" furono Fichte scritti per esaltare il rinnovamento fisico e spirituale della popolazione tedesca, l'unica ad aver conservato nel tempo la cultura, la lingua e le caratteristiche nazionali. Questo testo fu poi utilizzato dal Pangermanismo e da Hitler, anche se Fichte parlò solo del primato culturale del popolo tedesco e non di quello bellico.

1807-07-01 00:00:00

"Fenomenologia dello spirito" di Hegel

È la prima delle grandi opere di Hegel pubblicate in vita. Vide la luce nel 1807, in un momento drammatico per la Germania, occupata dagli eserciti napoleonici. Segna il momento del definitivo distacco da Schelling, la cui filosofia viene attaccata, con dura ironia, nella Prefazione; scritta quando l’opera era già completata, costituisce una sorta di saggio a parte, di notevole rilevanza filosofica. Hegel vi enuncia la tesi espressa dalla celebre formula "il vero è l’intero" e chiarisce la differenza tra la sua filosofia e quella di Spinoza: la Sostanza è per Hegel Spirito, lo spinozismo cede il posto all’idealismo. Sempre nella Prefazione distingue le sue tesi filosofiche rispetto tanto a Kant quanto ai maestri dell’idealismo e del romanticismo filosofico. Il titolo dell’opera è giustificato dal fatto che Hegel intende “narrare” la vita dello Spirito nelle fasi in cui prende coscienza di se stesso. Ora, questa vita coincide con la storia stessa, perché è nella storia che lo Spirito ha acquisito, attraverso l’umanità, la coscienza di sé: si è riconosciuto come Spirito. Ma poiché ogni realtà è manifestazione dello Spirito, c’è una storia del riconoscimento di sé da parte dello Spirito perché questi non si è immediatamente riconosciuto nelle proprie manifestazioni (nei fenomeni): la fenomenologia è il racconto della storia di questo riconoscimento. Dato che lo Spirito si è riconosciuto per gradi e tappe, ciascun momento della storia è caratterizzato da una certa figura, cioè da una certa comprensione di sé. Lo Spirito ha compreso se stesso in maniera parziale, frammentaria, e ciascuna figura rappresenta un grado parziale, ma sempre più completo, di comprensione di sé.

1810-07-01 00:00:00

"Teoria dei colori" di Goethe

Un secolo dopo gli esperimenti di Isaac Newton, Johann Wolfgang von Goethe pubblicò a Tubinga un saggio per smentire le teorie del matematico e fisico inglese. Secondo Goethe, che aveva maturato interesse per questa materia vista la sua passione per la pittura, non era possibile spiegare la composizione dei colori da un punto di vista meramente matematico in quanto i colori sono qualcosa di vivo e non statico che ogni occhio umano percepisce in modo diverso. La visione del poeta romantico mira infatti a sottolineare l'aspetto sentimentale ed emotivo che i colori.

1812-07-01 00:00:00

La campagna di Napoleone in Russia

Nonostante l'alleanza siglata con la Russia, i rapporti diplomatici con lo zar si deteriorarono fino all'agosto 1812, quando Napoleone raccolse un esercito immenso (la Grande armata: 600 000 uomini) e partì alla volta di Mosca. Il 14 settembre aveva già occupato la capitale, ma era completamente disabitata e in preda a un colossale incendio: senza rifornimenti, la Grande armata dovette così affrontare la ritirata alle soglie del terribile inverno russo; due mesi dopo, stremati dal freddo e dalla fame, i soldati di Napoleone vennero attaccati dallo zar sul fiume Beresina e la campagna militare si trasformò in un completo disastro.

1814-07-01 00:00:00

Congresso di Vienna

I rappresentanti delle potenze europee si riunirono in congresso, a Vienna, per ridisegnare i confini degli Stati stravolti dall’epopea Napoleonica. Un semplice ritorno al passato era impossibile e così cercarono di ispirarsi a due principi: quello di legittimità, per cui la sovranità sugli Stati veniva restituita alla dinastia che la deteneva prima delle conquiste francesi, e quello di equilibrio, che imponeva il "bilanciamento" delle zone d’influenza delle varie potenze. Protagonisti del congresso furono soprattutto il principe von Metternich, delegato austriaco, e Charles-Maurice Talleyrand, l’abile diplomatico francese in auge dai tempi della rivoluzione.

1815-07-01 00:00:00

I "Cento giorni"

Lasciata di nascosto l’isola d’Elba, Napoleone sbarcò in Francia il 1 marzo, puntando direttamente su Parigi, che raggiunse in pochi giorni, accolto trionfalmente lungo la strada. Lo stesso generale Ney - che Luigi XVIII, prima di fuggire in Belgio, aveva inviato contro di lui per arrestarlo - si mise al suo servizio. La reazione europea non si fece attendere e la settima coalizione si scontrò con l’esercito che nel frattempo Napoleone era riuscito ad allestire, sconfiggendolo definitivamente il 18 giugno a Waterloo. Questa volta l'imperatore venne esiliato lontano, a Sant’Elena, un’isola dell’Oceano atlantico, dove si spense il 5 maggio 1821.

1817-07-01 00:00:00

"Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio" di Hegel

Il termine “enciclopedia” al tempo di Hegel non poteva non richiamare l’Illuminismo e la grande impresa culturale ed editoriale dell’Encyclopédie. Hegel dà al termine un significato totalmente diverso, pubblicando un’opera che contenga, anche se “in compendio”, il sistema della sua filosofia, anzi della filosofia come unità di una serie complessa di “scienze”. Hegel spiega nell’Introduzione che “enciclopedia” indica qualcosa di essenziale, perché «il vero è l’intero», come aveva già sostenuto nella Prefazione alla Fenomenologia dello Spirito, e dunque la verità di ciascuna delle scienze filosofiche è nella sua armonica unità con le altre all’interno dell’enciclopedia che, sola, descrive il reale. Quest’opera ha una struttura molto particolare. Distinta in paragrafi numerati in sequenza, è concepita come un compendio utile a fini didattici, come testo per lezioni universitarie; è quindi pensata per brevi proposizioni unite tra loro all’interno di un’architettura che rende conto della loro posizione nel sistema e quindi della loro “verità”. Hegel ha pubblicato l’opera in due versioni: una prima nel 1817, una seconda nel 1827, ampliata. La versione che oggi leggiamo è stata arricchita da note aggiunte da allievi sulla base delle lezioni.

1819-07-01 00:00:00

"Il mondo come volontà e rappresentazione" di Shopenhauer

"Il mondo come volontà e rappresentazione" è l'opera fondamentale di Schopenhauer, la summa del suo pensiero. Ne sono state pubblicate varie edizioni dall’autore stesso, ma due sono le fondamentali: quella del 1819, che non ebbe successo di pubblico e fu dimenticata, e quella del 1844, egualmente non coronata da successo editoriale, ma arricchita dai cosiddetti Supplementi, parti di testo aggiunte al corpo principale dell’opera che però manteneva la sua unità. Il destino di questo libro venne in realtà segnato dal successo di altre opere di Schopenhauer, che suscitarono interesse e fecero sì che altre edizioni del Mondo, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, avessero successo. Dal punto di vista del genere letterario, è un trattato scritto in forma piana, con molte concessioni però allo stile romantico e caratterizzato dall’uso insistito del pensiero per immagini (soprattutto nella forma degli esempi e delle metafore), con una chiara tendenza al gioco letterario.

1820-07-01 00:00:00

i moti nel Regno delle Due Sicilie

Il 1 luglio 1920, a Nola (Na) scoppiò un'insurrezione promossa da due ufficiali affiliati alla Carboneria, Michele Morelli e Giuseppe Silvati, che costrinse Ferdinando I di Borbone a concedere la Costituzione. Il 20 dello stesso mese anche Messina e Palermo insorsero rivendicando l'indipendenza, ma in pochi giorni venne ristabilito l'ordine. L'intervento Austriaco, infine, restaurò il regime assoluto in tutto il Regno nel marzo del 1821.

1830-07-01 00:00:00

Indipendenza della Grecia

La guerra per l'indipendenza greca, durata quasi 10 anni, iniziò formalmente nel marzo del 1821 con una sommossa contro l'Impero ottomano organizzata dall'Etería, società segreta guidata da Alexandros Ypsilanti. L'episodio non ottenne gli esiti desiderati, ma lotta del popolo greco, che si era guadagnato il sostegno dell'opione pubblica europea, andò avanti. Grazie a Russia, Gran Bretagna e Francia, alla fine il Paese ottenne l'indipendenza: affidato a Ottone I di Wittelsbach, in Grecia si instaurò un regime monarchico sotto supervisione britannica.

VOL. 2 Percorso 7 DA KANT A HEGEL

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