11 - ll secolo del Barocco

Il Seicento fu il secolo della Controriforma: la Chiesa cattolica reagì alla Riforma protestante con la repressione e la propaganda. Fu un secolo di grandi cambiamenti politici ed economici: guerre, carestie ed epidemie causarono il declino della monarchia spagnola, sconfitta nella Guerra dei Trent’anni. All’indebolimento della Spagna corrispose il rafforzamento politico della Francia che, nella seconda metà del secolo, durante il regno di Luigi XIV, divenne la più grande potenza europea. Altri stati, come Olanda e Inghilterra, si trasformarono in monarchie parlamentari e grazia ai commerci internazionali si rafforzarono economicamente, gettando le basi per lo sviluppo nel secolo successivo. In Italia, invece, l’economia entrò in crisi e numerose epidemie di peste aggravarono la situazione.

1583-03-20 14:40:49

Annibale Carracci, Macelleria

Il ritorno a un certo tipo di classicismo è rappresentato dai fratelli bolognesi Annibale e Agostino Carracci. Annibale rifiutò gli eccessi e le bizzarie del Manierismo per tornare a dipingere in modo semplice ed equilibrato. Le sue opere spaziano fra generi diversi: pitture religiose, mitologiche, paesaggi con figure e immagini di popolani intenti alle attività quotidiane. Uno degli esempi più famosi è la Macelleria, che racconta una vera e propria storia di vita quotidiana ambientata in una bottega reale. Le figure, tuttavia, hanno pose ricercate e quasi teatrali.

1588-03-20 14:40:49

Annibale Carracci, La pesca

Annibale Carracci fu tra i primi artisti italiani a dipingere scene di genere, un tipo di pittura che rappresenta scene ed episodi realistici della vita quotidiana. Tante piccole scene di vita reale sono inserite all'interno di un paesaggio campestre: a destra, un pescatore ancora nell'acqua vende ciò che ha appena pescato a una coppia di signori; al centro c'è una barca con a bordo tre pescatori, sul fondo due uomini sono impegnati a ritirare le reti.

1593-03-20 14:40:49

Caravaggio, Ragazzo con cesta di frutta

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, propose un modo rivoluzionario di raffigurare la realtà: rappresentare i personaggi storici, mitologici o religiosi con le fattezze dei modelli contemporanei che posavano per lui. Il Ragazzo con cesta di frutta appartiene al cosiddetto periodo chiaro, questo dipinto, infatti, non presenta ancora i forti contrasti di luci e ombre caratteristici delle opere successive. Ancora evidente è la formazione lombarda dell'artista, per la cura con cui sono trattati i dettagli e per la rappresentazione naturalistica della cesta di frutta.

1597-03-20 14:40:49

Caravaggio, La canestra di frutta

Nella Canestra di frutta una semplice presenza di tutti i giorni per la prima volta diventa soggetto di un dipinto. È l’inizio di un nuovo genere: la natura morta. Il cesto di vimini sporge dal tavolo verso lo spettatore, come si vede dalla piccola ombra proiettata sul bordo cui è appoggiato. I frutti sono belli, colorati e resi con cura. Le foglie, però, cominciano a seccare, l’uva sta cambiando colore e la mela è bacata: sono simboli del tempo che scorre e dunque un richiamo alla morte.

1599-03-20 14:40:49

Caravaggio, Vocazione di San Matteo

Un altro elemento fortemente innovativo nella pittura di Caravaggio è quello di collocare personaggi storici o religiosi in un contesto moderno. La scena si svolge all’interno di una taverna buia, di quelle che Caravaggio frequentava abitualmente. A sinistra un gruppo di persone vestite in abiti del primo Seicento sta contando i soldi. Improvvisamente, a destra, compaiono Gesù e san Pietro, mentre un fascio di luce illumina gli uomini al tavolo. La Vocazione di San Matteo è un quadro sacro, ma sembra una scena di vita vera, e ci fa capire che Cristo può apparire nella vita di chiunque, nei luoghi e nei momenti più impensati. Nessuno aveva dipinto in maniera così esplicita questo forte messaggio: anche per questo è considerato un quadro che rivoluziona la pittura europea.

1600-03-20 14:40:49

SCIENZA E FEDE

Il Seicento è il secolo della Rivoluzione scientifica, la fase di straordinario sviluppo della scienza che, avute le sue basi nell’umanesimo rinascimentale, ebbe inizio nel 1543, data di pubblicazione dell’opera di Niccolò Copernico “La rivoluzione degli astri celesti” che gettò le basi per lo sviluppo delle teorie eliocentriche e favorì lo sviluppo delle teorie scientifiche e dello studio dei corpi celesti: Galileo Galilei studiò le fasi lunari, Keplero il moto dei pianeti e Newton formulò la legge di gravitazione universale. La Chiesa di Roma in piena Controriforma condannò le teorie come quella eliocentrica perché in opposizione con le Sacre Scritture.

1600-03-25 14:40:49

ROMA E IL GIUBILEO

Il Giubileo del 1600 aprì la serie degli otto giubilei che si succedettero regolarmente ogni 25 anni, come stabilito dai papi precedenti. Fu Clemente VIII a gestire il primo Giubileo del nuovo secolo. Nell'insieme dei giubilei del 1600 prevalse l'elemento decorativo, anche sfarzoso e ricco di esteriorità coreografica, proprio dell'epoca barocca, tanto che si decise di indicarli come i "giubilei barocchi". In occasione dei Giubilei, Roma divenne il teatro religioso del mondo.

1603-03-20 14:40:49

Annibale Carracci, Fuga in Egitto

In questa lunetta le figure di Maria con Gesù Bambino, san Giuseppe e l’asinello sembrano sperdute nella maestosità del paesaggio, che occupa quasi tutto il dipinto. La città sulla collina, il fiume solcato da una barca e il gregge di pecore richiamano la campagna romana, familiare all’artista. La vera protagonista del dipinto è la natura: il soggetto sacro sembra un pretesto per dipingere una campagna idealizzata, serena e tranquilla.

1604-03-19 14:40:49

Caravaggio, Morte della Vergine

La morte della Vergine appartiene al cosiddetto "periodo scuro": Caravaggio abbandona la ritrattistica e le tele di piccole dimensioni per dedicarsi a composizioni più complesse. Propone una pittura intensamente drammatica, basata soprattutto sui forti contrasti chiaroscurali e sulla scelta di allontanarsi dalla tradizionale iconografia sacra, attribuendo ai santi il volto della gente di strada che era solito frequentare. La Vergine mostra il corpo livido e gonfio di una donna del popolo morta per annegamento e l'unico attributo divino è costituito da una sottile aureola. Per questo motivo molte opere di Caravaggio furono rifiutate dai committenti perché considerate poco adatte nella rappresentazione del tema sacro.

1604-03-20 14:40:49

Caravaggio, Madonna dei Pellegrini

Nella Madonna dei pellegrini, la Vergine con il Bambino appare a due viandanti che si inginocchiano davanti al miracolo. Un potente fascio luminoso, come un riflettore sulla scena, fa emergere dall’oscurità i protagonisti: la Madonna sembra una semplice popolana, i pellegrini due straccioni con i piedi sporchi e callosi. Era inevitabile che un quadro simile, così diverso dalle abituali rappresentazioni idealizzate, facesse scandalo.

1609-03-20 14:40:49

Caravaggio, David con la testa di Golia

Nel David con la testa di Golia la tavolozza dell'artista lombardo si scurisce ulteriormente. Le opere realizzate negli ultimi quattro anni di vita riflettono il travaglio interiore di Caravaggio, ossessionato dalla morte e dal rimorso per l'omicidio commesso a Roma e che lo aveva costretto alla fuga. Le ambientazioni si fanno più tetre e i colori brillanti delle prime opere lasciano il posto agli ocra e ai bruni. Il buio che inghiotte la spalla di David ha la profondità delle tenebre dell'inferno, a stento rischiarate dalla luce della grazia che colpisce violentemente i tratti stravolti di Golia.

1618-03-20 14:40:49

GUERRA DEI TRENT'ANNI

Nel 1618 Ferdinando II d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, impose la cattolicizzazione dei territori della Boemia e dell’Ungheria suscitando le rivolte dei protestanti. Sui due fronti si scontrano i protestanti, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, capeggiati da Federico V regnante di Boemia e del Palatinato, e cattolici, Baviera e Spagna, guidati da Ferdinando II. Nelle ultime fasi del conflitto intervenne anche la cattolica Francia che si schierò con i protestanti dichiarando guerra alla Spagna e all’Impero: questa dichiarazione svelò i retroscena politici della guerra. La guerra terminò nel 1648 con la Pace di Vestfalia che sancì il tramonto del sogno egemonico degli Asburgo.

1621-03-20 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, Ratto di Proserpina

Opera di grande virtuosismo del giovane Bernini che riesce a rappresentare la contorsione dei corpi e la sensazione di movimento. Il gruppo scultoreo rappresenta in modo plastico il momento culminante del rapimento in cui Plutone afferra con violenza Proserpina per portarla con sé negli inferi. Sorprendono gli effetti virtuosistici ottenuti nella lavorazione del marmo: le mani di Plutone affondano sulla coscia e sul fianco della donna, tanto che il marmo sembra morbido come carne.

1622-03-20 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne

Tra i suoi capolavori di Bernini c’è il gruppo di Apollo e Dafne, che narra il mito della fanciulla che si trasforma in alloro per sfuggire al dio Apollo. Bernini riesce in un vero miracolo: cogliere l’attimo. Le figure trasmettono vita ed emozioni, la vicenda è piena di ritmo e dramma.

1622-03-20 14:40:49

Pieter Paul Rubens, Sbarco di Maria de' Medici a Marsiglia

In questa tela Maria de' Medici, moglie di Enrico IV di Francia e reggente al trono dopo la morte del marito, sbarca a Marsiglia accolta festosamente da alcune creature marine. Molti gli influssi che si possono intravedere: da Michelangelo, nelle forme scultoree, a Tiziano e Veronese, per la ricchezza cromatica, fino al Barocco romano per il tipo di impostazione molto teatrale della scena.

1623-03-22 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, David

Contrariamente a Michelangelo, Bernini sceglie di "fotografare" l'eroe biblico in una posa estremamente dinamica e tesa, ossia nell'atto stesso di scagliare la pietra contro Golia.

1624-03-20 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, Baldacchino di San Pietro

Commissionato da Urbano VIII, il baldacchino serviva a sormontare l'altare maggiore della basilica di San Pietro. Bernini ideò una struttura gigantesca, costituita da quattro spettacolari colonne tortili e decorata con festoni e fiocchi in bronzo.

1625-03-20 14:40:49

Guido Reni, Atalanta e Ippomene

Con la tela Atalanta e Ippomene, Guido Reni crea una composizione monumentale. I due protagonisti, dalle proporzioni perfette, sono illuminati da una luce quasi accecante che rompe l’oscurità. I gesti sono ampi e solenni, i panni ondeggiano lievi nella brezza serale.

1630-03-20 14:40:49

Baldassarre Longhena, Santa Maria della Salute

Costruita partendo da un impianto sostanzialmente rinascimentale, è diventata esempio del Barocco veneziano. Longhena trova una soluzione per alleggerire la massa muraria in modo che sembri sorgere dall’acqua e non pesare su di essa: “muovere” le pareti con sporgenze e rientranze. La cupola, che ricorda nella forma quella di San Pietro a Roma, si raccorda al resto dell’edificio attraverso snelli contrafforti che terminano con fantasiose volute, di grande effetto decorativo.

1632-03-20 14:40:49

Rembrandt van Rijn, Lezione di anatomia del dottor Tulp

Un altro protagonista della pittura olandese è Rembrandt. Influenzato da Caravaggio, è un grande ritrattista e sa scavare nell’anima degli esseri umani. La lezione di anatomia è uno dei suoi dipinti più famosi in cui i personaggi sono colti in tutte le sfumature delle loro emozioni: un misto di stupore, disgusto e curiosità.

1633-03-20 14:40:49

Pietro da Cortona, Il trionfo della Divina Provvidenza

Lo scopo principale dell'arte barocca è coinvolgere, stupire e commuovere attraverso la grandiosità delle composizioni e gli effetti illusionistici e teatrali. Tra i principali esponenti della pittura illusionistica, Pietro da Cortona venne chiamato per celebrare con questo affresco la gloria della famiglia Barberini e del pontefice Urbano VIII. L'artista realizzò una complessa raffigurazione in cui il virtuosismo spaziale e illusionistico è di grande spettacolarità come il finto cornicione e il soffitto che sembra aprirsi verso il cielo.

1634-03-20 14:40:49

Nicolas Poussin, Ballo della vita umana

Il Ballo della vita umana è un’allegoria della vita e della sua imprevedibilità, un tema spesso trattato dagli artisti dell’epoca. Quattro personaggi danzano tenendosi per mano: sono la Povertà, la Fatica, la Ricchezza e il Lusso. Le figure sono tutte legate tra loro perché nel corso della vita ciascuno può trovarsi in una di queste situazioni. Le quattro figure danzano al suono della melodia eseguita dal vecchio con le ali, personificazione del Tempo. Il bimbo accanto a lui tiene in mano una clessidra, simbolo del tempo che scorre. A sinistra, ai piedi di una statua del dio Giano bifronte, signore del passato e del futuro, un fanciullo fa le bolle: è un’allusione alla fragilità della vita umana.

1636-03-20 14:40:49

Pieter Paul Rubens, La moglie e i figli

Rubens è a lungo conteso dalle grandi corti europee sia come ritrattista sia come pittore di scene allegoriche. Un esempio delle sue straordinarie qualità di pittore di ritratti è la tela La moglie e i figli, in cui coglie la giovane moglie Hélène e i due figlioletti in un momento di tranquillità.

1638-03-20 14:40:49

Francesco Borromini, San Carlino alle Quattro Fontane

Dai primi decenni del Seicento si afferma a Roman una nuova idea di architettura. Gli architetti abbandonano le regole classiche e si lasciano andare alle più fantasiose sperimentazioni. Borromini è uno dei protagonisti di questa stagione artistica. La minuscola chiesa di San Carlino ha una facciata ondulata: concava ai lati (che rientrano) e convessa al centro (che sporge in avanti) ed è divisa orizzontalmente in due da un cornicione. L’interno è ancora più audace: dato il pochissimo spazio a disposizione, Borromini elimina le linee rette, creando una pianta ellittica schiacciata agli angoli.

1642-03-20 14:40:49

Rembrandt van Rijn, Ronda di notte

L’enorme tela raffigura l’associazione degli archibugieri di Amsterdam ed era destinata a decorare una sala della sede della corporazione, guidata dal capitano Frans Banning Cocq, ritratto in primo piano con un ampio colletto bianco e una fascia rossa. Il momento rappresentato è quello in cui il capitano ordina alla milizia sparpagliata sotto un portico di schierarsi in riga per iniziare il giro d’ispezione. Rembrandt evitò la tipica staticità della “posa”, optando per una composizione più mossa. Ciascuno dei membri compie un’azione diversa: il capitano e il luogotenente si spostano verso il centro, il portastendardo solleva la bandiera con le insegne della città, sulla sinistra alcuni soldati controllano gli archibugi mentre sulla destra incrociano le lance, il tamburino chiama all’appello l’intera compagnia.

1642-03-20 14:40:49

Francesco Borromini, Sant'Ivo alla Sapienza

La facciata della chiesa romana di Sant’Ivo alla Sapienza presenta nella zona inferiore un’ampia curvatura concava, che dà l’impressione di ampliare lo spazio piuttosto stretto del cortile all’interno del quale la chiesa è “incastrata”. La cupola, costruita alternando superfici convesse e concave, termina con una slanciata lanterna spiraliforme

1647-03-20 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, Estasi di Santa Teresa

Commissionata dal cardinale Federico Cornaro per la cappella di famiglia, il complesso scultoreo rappresenta la visione estatica della santa. La materia è trattata con grande virtuosismo tecnico: non solo la scena appare quasi come sospesa a mezz'aria ma il marmo stesso sembra sciogliersi in morbidi panneggi.

1648-03-20 14:40:49

NASCE L'OLANDA

La guerra d'indipendenza olandese è nota come la Guerra degli ottanta anni. Tuttavia solo per i primi cinquant'anni, cioè fino al 1618, vi furono azioni belliche tra la Spagna e le Sette Province dei Paesi Bassi. Gli ultimi trent'anni di conflitto (1618-1648) si confusero con la Guerra dei Trent'anni, che coinvolse la maggior parte del continente europeo. Nel 1581 era stata proclamata la Repubblica delle Sette Province Unite, guidata da Guglielmo di Nassau il Taciturno, principe di Orange, che assunse la carica di presidente. Per altri 70 anni la Spagna non riconobbe la secessione olandese e vi fu guerra fino alla Pace di Vestfalia del 1648, con cui le Province Unite ottennero l'indipendenza. L'Olanda fu la più prospera e popolosa provincia della Repubblica delle Sette Province.

1648-03-20 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, La Fontana dei Fiumi

È la famosa fontana che si trova in piazza Navona, fatta costruire da Papa Innocenzo X Pamphilj. I quattro colossi nudi poggiati sulla roccia sono la personificazione di quelli che, all'epoca, erano ritenuti i fiumi più lunghi del mondo: Danubio (Europa), Gange (Asia), Nilo (Africa), Ro de la Plata (America). Simbolicamente la fontana vuole rappresentare la grazia proveniente da un unico fiume spirituale, avente la sorgente a Roma: la Chiesa, rappresentata da una colomba posta sopra l'obelisco.

1650-03-20 14:40:49

Diego Velázquez, Innocenzo X

Pontefice famoso per il suo carattere collerico, Giovanni Battista Pamphilj (papa dal 1644 al 1655 con il nome di Innocenzo X) è ritratto da Velázquez con grande penetrazione psicologica, tanto che ci sentiamo quasi scrutati dal temibile personaggio che ci guarda dalla tela. I colori del dipinto sono sostanzialmente il bianco e il rosso, utilizzati in tutte le loro infinite sfumature.

1650-03-20 14:40:49

Nicolas Poussin, I pastori di Arcadia

Influenzato dal Carracci, di cui fu allievo, Poussin evoca con questo dipinto di stampo classico, una mitica età felice. L'artista raffigura alcuni pastori intenti a leggere un'iscrizione posta su una tomba. La rappresentazione del mondo antico evoca, per il pittore, la memoria di un'epoca felice, ormai trascorsa, in cui gli uomini vivevano in perfetta armonia con la natura.

1656-03-20 14:40:49

Diego Velázquez, Las meninas

Il capolavoro di Velázquez è il ritratto della famiglia di Filippo IV, noto come Las meninas (“Le damigelle”), un’enorme tela raffigurante una sala del palazzo imperiale ricoperta di quadri. A sinistra scorgiamo il pittore mentre sta dipingendo un ritratto dei due sovrani. Protagonista del dipinto è però la figlia della regina, l’infanta Margherita, che con le sue damigelle e altri personaggi della corte guardano all’esterno del dipinto, verso gli spettatori. Il punto di vista tradizionale è ribaltato: non vediamo la scena dalla parte del pittore, ma da quella di Filippo IV e Marianna d’Austria, riflessi nello specchio in fondo alla sala, come se fossero dietro a noi. Il dipinto diventa così anche un ambiguo gioco di rimandi tra realtà e illusione tipico del Barocco, tra chi è dentro e chi fuori, tra i soggetti del quadro e gli spettatori.

1656-03-22 14:40:49

Gian Lorenzo Bernini, Colonnato di Piazza San Pietro

Uno degli incarichi più importanti di Bernini gli viene affidato nel 1656 da papa Alessandro VII: la sistemazione di piazza San Pietro. Per Bernini è l’occasione per rivelare le sue doti di urbanista. Concepisce un progetto spettacolare, gigantesco nelle dimensioni: un colonnato di forma quasi ellittica composto da due ali, ciascuna scandita da quattro file di gigantesche colonne (in tutto sono 284) 3 che si congiungono alla facciata di San Pietro. In questo modo la facciata e la cupola della Basilica vengono perfettamente inquadrate fin dall’ingresso della piazza. La piazza assolve una funzione pratica, in quanto luogo in cui materialmente si riuniscono i fedeli per ricevere la benedizione del papa, ma anche simbolica, perché rappresenta l’abbraccio della Chiesa al mondo intero.

1659-03-20 14:40:49

Jan Vermeer, La lattaia

Contrariamente al gusto imperante nel '600, Vermeer, comunque in linea con la nuova visione figurativa che andava sviluppandosi in Olanda, predilige ambienti semplici e poco spettacolari, esplorati però con grandissima raffinatezza in tutti i loro dettagli. In una stanza semplice e disadorna, una giovane domestica versa del latte in una ciotola di terracotta. La luce si sofferma su un'infinità di dettagli: il chiodo al muro, i fori sulla parete, il vetro rotto della finestra.

1661-03-20 14:40:49

LUIGI XIV, IL RE SOLE

Re di Francia all'età di 5 anni sotto la reggenza della madre, Luigi XIV assunse le redini dello Stato all'età di 23 anni. Considerandosi erede di Carlo Magno, il Re Sole spostò l’intera corte da Parigi a Versailles per tenere sotto controllo la nobiltà e in poco tempo divenne il simbolo stesso del potere assoluto, ben sintetizzato nel suo celebre motto: «L’État c’est moi» (“lo Stato sono io”). Cercò di trasformarsi anche nell'arbitro d'Europa con una politica estera tanto aggressiva quanto fallimentare, mentre in campo religioso sostenne l'autonomia della chiesa nazionale. Con lui nacque l’età dell’assolutismo, in cui il sovrano esercitava un’autorità incontrastata.

1665-03-20 14:40:49

Jan Vermeer, Ragazza con turbante e orecchino di perla

Per la sua particolarità e bellezza, questo quadretto è stato soprannominato “la Monna Lisa olandese”. Ha una fascia azzurra sui capelli, completata con un lungo nastro giallo che le scende sulle spalle, e un grande orecchino di perla che riflette la luce in un lampo scintillante. Ignoriamo la storia della ragazza, ma il mistero ne accresce il fascino discreto.

1668-03-20 14:40:49

Guarino Guarini, Cupola della chiesa di San Lorenzo

All’esterno la cupola è ottagonale: alle facce concave della zona inferiore corrispondono quelle convesse della zona superiore. Le pareti concave raccolgono e riflettono la luce del sole, creando affascinanti effetti chiaroscurali a seconda dell’ora del giorno. All’interno la cupola è invece circolare: la struttura, luminosissima, si espande come una bolla a stento trattenuta dai costoloni che s’intrecciano formando un suggestivo disegno a stella.

1679-03-20 14:40:49

Guarino Guarini, Palazzo Carignano, Torino

Influenzato dal Borromini, Guarini inserisce in questo palazzo tutte le conquiste tipiche dell'architettura barocca. L'andamento della facciata, infatti, è particolarmente mosso. Palazzo Carignano ha ospitato il Parlamento italiano dal 1861 al 1865.

1691-03-20 14:40:49

Andrea Pozzo, Glorificazione di Sant'Ignazio

In questo spettacolare dipinto vediamo sant'Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti, che viene chiamato da Cristo stesso a entrare in Paradiso. Straordinaria è l'illusione prospettica, in cui elementi architettonici dipinti creano una falsa continuità con quelli reali.

1699-03-20 14:40:49

Chiesa di Santa Croce, Lecce

Splendido esempio di Barocco leccese, caratterizzato dall'uso di una pietra calcarea dal colore caldo e ambrato, tipica di quei luoghi. La facciata sembra ricamata, tanto è ornata di rilievi. Un ricchissimo repertorio decorativo impreziosisce tutta la parte alta, con statue di telamoni e animali fantastici che sorreggono la balaustra, putti sul cornicione e statue di papi nelle nicchie in alto, decorazioni vegetali e stemmi.

11 - ll secolo del Barocco

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