VOL. 3 Percorso 4 UN MONDO DIVISO DALLA GUERRA FREDDA
La prima seduta dell'Assemblea generale dell'ONU nel 1946.
1944-04-01 00:00:00
Gli accordi di Bretton Woods
A Bretton Woods, località americana del New Hampshire, 44 Stati (fra cui l’Unione Sovietica) si incontrarono in una conferenza economico-finanziaria. Nel corso dei lavori, si presero importanti decisioni di rilevanza mondiale: la creazione di due organismi sovranazionali - la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e il Fondo monetario internazionale (Fmi) - e l'istituzione di un regime di cambio delle singole valute nazionali ancorato non più all'oro, come in passato, ma al dollaro.
1945-04-01 00:00:00
Nasce l'ONU
Per dare vita a un nuovo ordine internazionale i rappresentanti di 54 Stati si riunirono a San Francisco e fondarono l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite con sede a New York. Aperta alla partecipazione di tutti gli Stati, l'ONU nacque con il compito di «salvare le generazioni future dal flagello della guerra» e «promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli».
1945-06-21 00:00:00
Il governo Parri
Quando Ivanoe Bonomi si dimise, nacque il primo governo dell’Italia liberata, presieduto da Ferruccio Parri (1890-1981), esponente di spicco del Partito d’azione. Nei ministeri più importanti del suo governo figuravano tutti gli esponenti dei partiti del CLN: lo stesso Parri aveva il ministero dell’Interno, il socialista Pietro Nenni e il liberale Manlio Brosio erano vicepresidenti del Consiglio, mentre Alcide De Gasperi (DC) guidava il ministero degli Esteri e Palmiro Togliatti (PCI) quello della Giustizia.
1945-07-01 00:00:00
I processi ai crimini di guerra
Lo spirito di rinascita e rifondazione politico-morale alla base delle nuove istituzioni del dopoguerra portò anche alla decisione di processare i dirigenti del regime nazista e di quello giapponese per i crimini di guerra. Quello contro i capi nazisti si svolse a Norimberga, in Germania, e si concluse con la condanna a morte di 12 dei 24 imputati principali. L'analogo processo che si tenne a Tokyo portò invece a 6 condanne a morte e a 18 sentenze d’ergastolo.
1945-07-07 00:00:00
I laburisti vincono le elezioni inglesi
Contro le aspettative, alle prime elezioni inglesi del dopoguerra, i laburisti sconfissero i conservatori di Winston Churchill, che aveva governato il Paese durante il conflitto. Guidati da Clement Attlee, essi inaugurarono una politica di coraggiose riforme economiche e sociali: vararono un piano di nazionalizzazioni dei settori chiave dell’economia e dell’industria e riformarono radicalmente l’organizzazione della sanità, dell’istruzione e della previdenza sociale, con lo scopo di garantire l’assistenza e il benessere di tutta la popolazione indipendentemente dal reddito.
1945-11-29 00:00:00
Nasce la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia
Alla fine della guerra la Jugoslavia era una realtà fortemente frammentata in cui convivevano diverse etnie di lingue, religioni e tradizioni differenti; per questo il nuovo Stato nacque come federazione tra Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Macedonia. La guida del Paese fu presa dal Partito comunista che aveva guidato la lotta di liberazione contro i nazifascisti e il suo segretario fu Josip Broz, detto Tito.
1945-11-29 00:00:00
Harry Truman presidente degli Stati Uniti
Con l'elezione di Harry Truman (1884-1972), trentatreesimo presidente degli Stati Uniti d'America, l'alleanza tra Usa e Urss si esaurì e cominciarono a emergere interessi opposti tra le due potenze vincitrici. Convinto che l’Unione Sovietica costituisse una pericolosa minaccia alle posizioni americane e alla supremazia politica ed economica nel mondo, Truman cercò di arginare l’espansione dell’URSS a partire dalle discussioni tenute durante la conferenza di Potsdam, nel luglio del ’45.
1946-01-01 00:00:00
Il primo governo De Gasperi
Quando i liberali abbandonarono il governo italiano per contrasti sulla politica economica, Parri si dimise e al suo posto divenne presidente del consiglio il democristiano Alcide de Gasperi (1881-1954). Il nuovo presidente diede alla sua politica un'impronta moderata e ripristinò l’apparato burocratico e amministrativo esistente prima della guerra. Durante il suo primo mandato, il Paese passò attraverso due tappe fondamentali della sua storia: il referendum repubblica/monarchia e le elezioni per l'assemblea costituente.
1946-06-02 00:00:00
Nasce la Repubblica Italiana
Il 2 giugno il popolo italiano si recò in massa al referendum (l’89,7% degli aventi diritto) per scegliere tra monarchia e repubblica. Vinse quest'ultima, con una maggioranza di oltre 2 milioni, pari al 54,3% del totale.
1946-07-01 00:00:00
La conferenza di Parigi
La conferenza di Parigi sull’assetto europeo del dopoguerra confermò le decisioni stabilite a Potsdam, senza risolvere le questioni ancora in sospeso: la Germania restava divisa in zone d'occupazione tra le potenze vincitrici (USA, Francia, Gran Bretagna e URSS), che di fatto "spaccavano in quattro" il suo territorio e quello della capitale, mentre all’Unione Sovietica venivano ratificati sia l’allargamento dei confini a danno della Polonia che l’acquisizione delle tre repubbliche baltiche.
1946-10-01 00:00:00
La Quarta Repubblica Francese
Al termine della guerra, oltre ai problemi materiali di ricostruzione e riconversione, la Francia doveva risanare anche le ferite provocate dal collaborazionismo del regime di Vichy, con cui si era chiusa la Terza Repubblica. Alla fine, dopo le dimissioni del governo provvisorio di De Gaulle, un referendum approvò di stretta misura un progetto costituzionale che riconfermava l’assetto parlamentare: nell’ottobre 1946 nasceva così la Quarta Repubblica.
1947-02-10 00:00:00
L'istituzione del Territorio libero di Trieste
In seguito al trattato di pace con le forze alleate siglato a Parigi, l’Italia dovette cedere alla Jugoslavia gran parte della Venezia Giulia, con Zara e l’Istria, mentre l'area di Trieste fu dichiarata “territorio libero”, diviso in due zone: una amministrata dagli Alleati (e ritornata solo nel 1954 sotto la sovranità italiana) e l’altra amministrata dalla Jugoslavia.
1947-07-01 00:00:00
Il Piano Marshall
Per evitare il pericolo di una pesante recessione, gli Stati Uniti decisero di rilanciare l’economia dei Paesi europei, prostrati dalla guerra, che costituivano il naturale sbocco delle esportazioni americane. Di qui la decisione nel 1947 di dare vita a un imponente programma per la ripresa economica, ricordato comunemente come Piano Marshall dal nome del Segretario di Stato George Marshall che lo aveva elaborato e promosso.
1947-07-01 00:00:00
L'Italia perde le sue colonie
Il trattato di pace siglato con le forze alleate, nel febbraio del '47 a Parigi, imponeva all'Italia di cedere tutte le sue colonie a causa della "resa incondizionata" dell'8 settembre 1945. Dopo le cessioni territoriali a Francia, Grecia e Jugoslavia, pressoché immediate, nel 1950 venne riconosciuta anche l'indipendenza della Libia, mentre nel 1952 l’Eritrea fu annessa all’Etiopia e la Somalia, lasciata dall’Onu in amministrazione controllata al nostro Paese, ottenne l’indipendenza nel 1960.
1948-01-01 00:00:00
Entra in vigore la Costituzione italiana
L’Assemblea costituente, eletta nel giugno del 1946, riuscì in breve tempo a formulare, discutere e approvare a larghissima maggioranza (435 voti favorevoli, 62 contrari) il testo della Costituzione italiana. Promulgata dal Capo dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre del 1947, entrò in vigore il 1 gennaio del 1948.
1948-04-18 00:00:00
La DC vince le elezioni politiche
Alle elezioni del 18 aprile, il 92% degli italiani andarono alle urne, che sancirono la schiacciante vittoria della DC: primo partito, raccolse il 48,5% dei consensi, ottenendo anche la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento e recuperando gran parte dei voti che, nel 1946, erano andati a liberali, qualunquisti e repubblicani. Il Fronte popolare, che raggruppava le forze di sinistra, ottenne invece solo il 31% dei consensi, molti meno di quelli che PCI e PSI avevano avuto nel 1946 (39,7%).
1948-05-07 00:00:00
Il congresso europeo dell'Aja
Diverse idee europeiste, sorte all'indomani della guerra, ebbero modo di confrontarsi nel corso del Congresso europeo dell’Aja. Ed un primo risultato di questo "spirito" si ebbe con la creazione del Consiglio d’Europa nel 1949, un’istituzione che riuniva i rappresentanti degli Stati nazionali con lo scopo di promuovere “la pace e la tutela dei diritti umani”. A questo organismo, che oggi riunisce ben 47 Stati, si deve l’approvazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950) e la creazione della Corte europea dei diritti dell’uomo, costituita a Strasburgo nel 1959.
1948-07-14 00:00:00
L'attentato a Togliatti
Dopo le elezioni italiane del '48, il clima politico del Paese era caldissimo e, secondo alcuni storici, sull'orlo della guerra civile: il culmine della tensione si raggiunse quando il segretario del Partito comunista Palmiro Togliatti (1893-1964) venne gravemente ferito all’uscita dalla Camera da uno studente di destra, che fece esplodere 3 colpi di pistola a distanza ravvicinata.
1949-04-04 00:00:00
Nasce la Nato
Dopo la creazione del Patto Atlantico, gli Stati Uniti completarono l'alleanza con i Paesi europei con la creazione della NATO (North Atlantic Treaty Organization, "Organizzazione del trattato dell’Atlantico del Nord"), una complessa organizzazione militare permanente con il compito di coordinare gli eserciti alleati in modo da riuscire a contrastare - se necessario con l'uso della forza - quelli del blocco sovietico.
1949-05-05 00:00:00
La divisione della Germania
Dalla fine della guerra la Germania era stata divisa in 4 zone d'influenza, replicate anche all'interno di Berlino, la capitale situata nella parte sotto controllo sovietico. La pretestuosa chiusura degli accessi occidentali alla città da parte dei russi costrinse gli alleati a una prova di forza: organizzare un ponte aereo per rifornire gli abitanti di Berlino ovest. Dopo 11 mesi l'Unione Sovietica dovette cedere, ma la divisione del Paese venne congelata per quarant’anni: le zone amministrate dalle potenze occidentali (USA, Gran Bretagna e Francia) si fusero nella Repubblica federale tedesca (RTF), mentre l’URSS rispose con la creazione della Repubblica democratica tedesca (RTD).
1949-06-01 00:00:00
L'Italia aderisce alla Nato
La politica del primo governo repubblicano, l'adesione al piano Marshall e il viaggio di De Gasperi negli USA assunsero il peso di una scelta di campo poiché chiarivano senza ombra di dubbio la collocazione del Paese all'interno dello schieramento occidentale. Questa posizione venne completata l'anno seguente anche dal punto di vista militare, con l'adesione italiana alla NATO.
1949-09-01 00:00:00
Adenauer viene eletto Cancelliere
Alle elezioni del 1949 l'Unione cristiano-democratica della Germania ovest ottenne un netto successo e il suo leader Konrad Adenauer (1876-1967) assunse la guida del governo, che mantenne fino al 1963, poiché l’elettorato premiò il suo impegno per ridare al Paese un ruolo centrale in Europa dal punto di vista politico ed economico.
1950-07-01 00:00:00
La Cassa per il Mezzogiorno
Durante il governo De Gasperi, di particolare importanza e rilievo fu anche la creazione della Cassa per il Mezzogiorno, istituita nel 1950 con lo scopo di favorire lo sviluppo del Sud attraverso aiuti alle imprese private e, soprattutto, il finanziamento di opere pubbliche (strade, bonifiche, acquedotti).
1951-01-11 00:00:00
La riforma Vanoni
Ezio Vanoni (1903-1956), ministro democristiano delle Finanze, varò una importante riforma fiscale che imponeva una dichiarazione dei redditi annuale, obbligatoria e unica, e introduceva aliquote progressive.
1951-10-01 00:00:00
Il piano Fanfani
Amintore Fanfani (1908-1999), ministro del Lavoro, promosse invece un piano di edilizia popolare pubblica finanziata dall’INA casa, l’Istituto nazionale assicurazioni gestito dallo Stato, che in 14 anni aprì 20 000 cantieri (con benefici anche per l’occupazione) e permise di costruire oltre 350 000 abitazioni.
1953-07-01 00:00:00
Chruščёv alla guida dall'Unione Sovietica
Nikita Sergeevicˇ Chruščëv (1894-1971) succedette a Stalin nella carica di segretario del Partito comunista russo e avviò un parziale cambiamento della politica sovietica. Al XX congresso del Pcus, nel 1956, denunciò i crimini dello stalinismo e diede il via alla cosiddetta “destalinizzazione”. In politica estera alternò un approccio di coesistenza pacifica col mondo occidentale - la cosiddetta "distensione" - a episodi di vera intransigenza, come l'invasione dell'Ungheria, la crisi dei missili e l'erezione del muro di Berlino.
1955-07-07 00:00:00
Il Patto di Varsavia
In risposta alla creazione della NATO, l'Urss diede vita al Patto di Varsavia, con lo scopo di coordinare gli eserciti di tutti i Paesi dell’Europa orientale, ormai sotto il suo pieno controllo.
1956-07-01 00:00:00
Le Rivolte in Polonia
In Polonia le proteste degli operai che chiedevano aumenti salariali si saldarono con l’opposizione di quanti auspicavano maggiore libertà e autonomia da Mosca. I dirigenti del Partito comunista polacco, meno compromessi con lo stalinismo, per mantenere il consenso decisero di nominare segretario del partito Władysław Gomułka, vittima delle purghe staliniane del 1948. Gomułka ebbe la capacità di allentare il rigido controllo poliziesco sulla società, riabilitando e liberando migliaia di detenuti politici.
1956-10-23 00:00:00
La rivoluzione ungherese
In Ungheria manifestazioni popolari sempre più ampie non si placarono nemmeno con l'intervento delle truppe russe, che dopo una settimana di guerriglia decisero addirittura di ritirarsi, mentre il governo dei rivoluzionari fu affidato a Imre Nagy (1896-1958), un dirigente comunista dalle posizioni fortemente autonome. In breve tempo decise infatti l’uscita dal Patto di Varsavia dell’Ungheria e ne proclamò la neutralità internazionale. Ma queste posizioni minavano l’egemonia dell’URSS, che il 4 novembre invase il Paese con i carri armati e, in pochi giorni, riprese il controllo della capitale. Dopo due anni di prigionia, Nagy venne processato e fucilato.
1957-09-01 00:00:00
Nasce la CEE
Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi - i sei Paesi che nel 51 avevano dato vita alla CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) - firmarono il trattato di Roma, che istituiva la CEE, Comunità Economica Europea. Successivamente venne rinominata Comunità europea, per sottolineare il fatto che gli scopi comuni non avrebbero dovuto essere solo economici, ma anche sociali e politici.