VOL. 2 Percorso 2 L'ETÀ DELL'ILLUMINISMO

Nel salotto parigino di madame Geoffrin, in Rue Saint-Honoré, si legge “L'orfano della Cina”, tragedia di Voltaire del 1755, allora in esilio. Dipinto di Charles Gabriel Lemonnier.

1690-03-01 00:00:00

I "Due trattati sul governo civile" di John Locke

Il filosofo inglese John Locke (1632-1704) elaborò una nuova concezione dello Stato secondo cui questa istituzione dovrebbe garantire l'esercizio delle libertà individuali, considerate come diritti naturali: la libertà inviolabile della persona, quella di espressione e quella di iniziativa economica e politica.

1730-03-01 00:00:00

Il regno di Carlo Emanuele III

Subentrato a Vittorio Amedeo II siul trono di Sardegna, Carlo Emanuele III di Savoia (1701-1773) avviò una serie di riforme per risollevare l’isola dalle miserevoli condizioni di arretratezza in cui versava, avvalendosi dell'opera del ministro Giambattista Bogino. Tra i maggiori provvedimenti attuati dal sovrano, che i piemontesi chiamavano affettuosamente “Carlin”, figurarono anche la promulgazione di un nuovo Codice di leggi e l'unificazione monetaria.

1740-03-01 00:00:00

Il regno di Federico II di Prussia

Figlio di Federico Guglielmo I Hohenzollern, Federico II di Prussia (1712-1786) rappresentò il prototipo settecentesco del monarca illuminato. Grande statista e abile condottiero, è ricordato come “il Grande”, ma le sue truppe preferivano chiamavano Der Alte Fritz, "il vecchio Fritz". Capace di portare alla ribalta europea la piccola Prussia, Federico II aveva una cultura molto vasta e interessi diversissimi: intrattenne una fitta corrispondenza con Voltaire, rimise in funzione l’Accademia berlinese per le scienze e le arti e raccolse nelle sue residenze migliaia di sculture antiche e pitture seicentesche.

1741-03-01 00:00:00

Il concordato tra la Chiesa e il Regno di Napoli

Ferdinando I di Borbone, re di Napoli col nome di Ferdinando IV, cercò di limitare il potere dei baroni. Con questo scopo lasciò il governo nelle mani di ministri abili e intelligenti, tra cui Bernardo Tanucci. Il ministro stipulò un concordato con papa Benedetto XIV che riduceva le immunità ecclesiastiche, la manomorta, il diritto di asilo e le giurisdizioni dei vescovi.

1748-03-01 00:00:00

"Lo spirito delle leggi" di Montesquieu

In quest'opera, il filosofo e giurista francese Charles-Louis de Secondat (1689-1775) - meglio noto come barone di Montesquieu - sostenne che per garantire la libertà dei cittadini e nel contempo limitare il dispotismo del monarca occorreva dividere i poteri dello Stato in legislativo, esecutivo e giudiziario. Da allora, questa tripartizione è considerata un elemento imprescindibile di qualsiasi governo democratico.

1751-03-01 00:00:00

L'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert

Nel 1751, il filosofo e critico d’arte Denis Diderot e il fisico-matematico Jean Baptiste D'Alembert diedero inizio alla pubblicazione dell’Enciclopedia (o “Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri”). L’ambizioso progetto - che si concluse solo nel 1772, dopo aver perso numerosi collaboratori tra cui D’Alembert - intendeva rappresentare un compendio universale dello scibile umano, finalmente “illuminato” dopo i secoli bui della tradizione e, per la prima volta, diffuso su larga scala.

1759-03-01 00:00:00

L'espulsione dei Gesuiti dal Portogallo

Il Marchese di Pombal, primo ministro del regno portoghese di Giuseppe I, cercò di rimuovere i maggiori ostacoli al potere assoluto: diminuì quindi il potere della Chiesa, subordinando l’Inquisizione allo Stato, ed espulse i Gesuiti dal Paese e dalle sue colonie, poiché la Compagnia del Gesù rappresentava un sorta di potere indipendente, che gestiva in autonomia tutta l’istruzione pubblica ed esercitava diverse attività commerciali. L'insegnamento venne pertanto riorganizzato, con l'istituzione di scuole primarie e secondarie e la riforma dell'università.

1760-03-01 00:00:00

Le riforme di Maria Teresa d'Austria

Maria Teresa d'Austria fu considerata una sovrana "illuminata" grazie alle numerose riforme: dopo la guerra di successione e quella dei Sette anni, riorganizzò l'amministrazione, introdusse l'istruzione elementare obbligatoria, promosse la redazione del catasto ed emanò un codice penale unitario.

1762-03-01 00:00:00

L'impero di Caterina II

Sofia Augusta Federica (1729-1796) divenne l’imperatrice russa passata alla storia come Caterina II "la Grande" all'età di 33 anni, quando il marito Pietro III venne deposto. Convertita alla fede ortodossa – per cui si faceva chiamare Alekseevna – realizzò un governo “illuminato” che alternava i riflessi della sua educazione illuministica, come nel progetto di un codice ispirato a Montesquieu e Beccaria, al feroce dispotismo con cui soffocò la rivolta di Pugačëv. Durante il suo regno riuscì a selezionare un ceto dirigente di nobili e amministratori che le consentì di attuare un reale sforzo di modernizzazione del Pese, garantire la libertà di culto e limitare il potere della Chiesa ortodossa.

1762-03-01 00:00:00

"Il contratto sociale" di Rousseau

Scrittore e filosofo svizzero, Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) elaborò una concezione dello Stato basata sull’idea di un “libero contratto” tra i membri della società naturale, col quale ogni individuo rinuncia per sua volontà a una condizione di assoluta libertà, in cambio di una maggiore tutela dei propri diritti e della garanzia di difesa contro ogni violenza e sopraffazione. Ma precisa - in polemica con Hobbes - che l'uomo non può "alienare" nulla della sua natura, semplicemente sceglie di partecipare alla società, in cui esercita e condivide i suoi diritti.

1763-03-01 00:00:00

Federico II e l'istruzione elementare obbligatoria

Il riformismo di Federico II di Prussia ebbe il suo apice negli interventi culturali: introdusse infatti l'istruzione elementare obbligatoria, facendo inoltre aprire numerose scuole nelle campagne.

1763-03-01 00:00:00

Voltaire e "Il trattato sulla tolleranza"

Considerata l'opera più celebre del filosofo francese François-Marie Arouet (1694-1778), "Il trattato sulla tolleranza" costituisce una riflessione sulla necessità della libertà di credo e sul rispetto delle opinioni. Per molti versi simbolo del pensiero illuminista, Voltaire (pseudonimo che per qualcuno si richiamava alla concretezza del "volare vicino a terra"), fu uno scrittore molto prolifico; fra le sue opere, accanto alla vasta corrispondenza con personalità di tutta Europa, ricordiamo Candido, Zadig e Il dizionario filosofico, ma anche Le lettere inglesi o Gli elementi della fisica di Newton.

1764-03-01 00:00:00

"Dei delitti e delle pene" di Beccaria

Nella sua opera più celebre, il filosofo, giurista ed economista italiano Cesare Beccaria (1738-1794) condannò la pena di morte. Partito dalla semplice considerazione per cui «parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime», il passaggio essenziale su cui fonda la sua argomentazione sta nell'affermazione che il concetto religioso di peccato va distinto da quello laico di delitto.

1764-03-01 00:00:00

Il Caffè

Tre anni dopo aver fondato l’Accademia dei Pugni - un'associazione culturale a cui aderirono molti intellettuali illuministi dell'epoca (Cesare Beccaria, Luigi Lambertenghi, Giambattista Biffi e altri) - i fratelli milanesi Pietro e Alessandro Verri diedero vita al «Caffè», una rivista pubblicata ogni 10 giorni fino al 1766. Il giornale, che fin dal nome intendeva richiamarsi a un luogo di incontro e di discussione, aveva un taglio letterario e linguistico, ma si discostava dalle pubblicazioni tradizionali, riservate agli intellettuali, cercando di realizzare una nuova forma di socialità che nascesse dall'incontro di uomini e di ceti diversi.

1766-03-01 00:00:00

La rivolta di Madrid contro Leopoldo Gregorio

Durante il regno spagnolo di Carlo III di Borbone (1716-1788), il ministro Leopoldo Gregorio, marchese di Squllace, si adoperò per riordinare lo Stato e limitare i privilegi fiscali di nobiltà e clero. Cercò di liberalizzare anche il commercio, ma si scontrò con le corporazioni che, insieme a nobili e clero, provocarono la rivolta nella città di Madrid e riuscirono a farlo licenziare.

1768-03-01 00:00:00

La Confederazione di Bar contro Stanislao II di Polonia

La politica antiaristocratica di Stanislao II Augusto - re della confederazione polacco-lituana imposto da Caterina II nella guerra di successione - e le pressioni russe provocarono la ribellione dei nobili polacchi, che nel 1768 diedero vita alla Confederazione di Bar, dal nome di una fortezza polacca, oggi in Ucraina. La rivolta si inseriva nei giochi di potere tra Russia, Prussia e Austria per il predominio nell’area, e così, nonostante alcune vittorie iniziali, riuscì a ottenere solo la prima spartizione della Polonia, cominciata nel 1772.

1768-03-01 00:00:00

La Corsica annessa alla Francia

Dall'inizio del secolo, la Repubblica di Genova doveva periodicamente affrontare la rivolta della Corsica - che voleva rendersi indipendente - sostenuta dai francesi. La lotta, guidata dal patriota Pasquale Paoli, riprese con vigore nel 1768, finché Genova fu costretta a capitolare, cedendo l'isola alla Francia. Per tutta risposta, questa invase l'isola per farne un possedimento personale di Luigi XV, avendo ragione in breve tempo dell'esercito autonomista di Paoli.

1772-03-01 00:00:00

La rivolta di Pugačëv in Russia

Il fallimento della riforma agraria di Caterina II di Russia - che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto concedere maggiore libertà ai contadini, liberandoli dalla servitù feudale - provocò la rivolta di Pugačëv, un militare cosacco che aveva raccolto un corposo esercito di servi fuggiti all'autorità dei feudatari. La rivolta fu domata e il cosacco fu condotto a Mosca dal generale Aleksandr Vasil'evič Suvorov, dove venne giustiziato.

1773-03-01 00:00:00

Papa Clemente XIV scioglie la Compagnia di Gesù

Nel XVIII secolo i Gesuiti erano ormai diventati un centro di potere che si estendeva in tutta Europa: di fatto detenevano il monopolio dell'istruzione della classe dirigente e amministravano grandi ricchezze, soprattutto di origine commerciale. Dopo che alcuni sovrani avevano già tentato di eliminarne (o almeno ridurne) l'influenza, intervenne anche il pontefice Clemente XIV (1705-1774), che decise di sciogliere l'ordine, restaurato poi nel 1814.

1780-03-01 00:00:00

"La scienza della legislazione" di Filangieri

Il filosofo e giurista italiano Gaetano Filangeri scrisse un’opera di filosofia del diritto molto apprezzata dai contemporanei. Ispirandosi al pensiero di Montesquieu e di Gian Battista Vico, denunciò le ingiustizie sociali che affliggevano Napoli, su cui pesavano (come in tanti altri centri europei) il lusso sfrenato e i privilegi di aristocrazia e clero. Chiese inoltre ai regnanti borbonici di operare una serie di azioni riformatrici per diventare una vera “monarchia illuminata”.

1781-03-01 00:00:00

L'editto di tolleranza di Giuseppe II

Figlio e successore di Maria Teresa d'Austria, Giuseppe II (1741-1790) intensificò l'azione riformatrice della madre concedendo ai non cattolici la libertà di culto e l'accesso a tutti gli impieghi.

1786-03-01 00:00:00

Il codice leopoldino in Toscana

Terzogenito di Maria Teresa d'Austria e di Francesco di Lorena, Pietro Leopoldo I ottenne come prescritto dai patti dinastici la corona di Toscana, possedimento austriaco territorialmente separato dalla madrepatria. Avviando una politica liberista per cui è ricordato tra i sovrani “illuminati”, introdusse in tutto il Granducato un'unica legislazione penale con il codice Lepoldino. Ispirato al pensiero di Cesare Beccaria, contemplava già l'abolizione della pena di morte.

VOL. 2 Percorso 2 L'ETÀ DELL'ILLUMINISMO

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