Diocleziano sposta a Milano la capitale dell'Impero Romano d'Occidente
Si intende per editto di Milano l'accordo sottoscritto nel febbraio-marzo 313 dai due imperatori dell'Impero Romano: Costantino per l'Occidente e Licinio per l'Oriente, e promulgato il 13 giugno dello stesso anno. L'editto, noto anche come Editto di Costantino, concedeva libertà di culto ai cristiani e poneva fine a una sanguinosa stagione di persecuzioni.
Costantinopoli è la traslitterazione in lingua italiana di 'Constantinupolis', che in greco significa "Città di Costantino". Il nome le fu dato in onore dell'imperatore romano Costantino I che rifondò l'antica Bisanzio con rito etrusco, come nuova sede del potere imperiale, chiamandola Nova Roma. Gli abitanti della città e dell'Impero Romano preferirono però riferirsi ad essa come la Città di Costantino. L'atto ufficiale di fondazione della nuova capitale si tenne l'11 maggio 330 d.C.
Alla fine del III secolo d.C. l'imperatore Diocleziano (285-305 d.C.) aveva diviso l'Impero in due parti, affinché fosse più facile governarlo. In seguito alla sua morte però tra i suoi successori scoppiò una guerra per il controllo dell'Impero che venne riunificato da Costantino il Grande (306-337 d.C.). Nel 395, con la morte dell'imperatore Teodosio I, l'Impero venne nuovamente diviso tra i suoi figli. Ad Arcadio andò l'Oriente, mentre ad Onorio l'Occidente. Da questo punto in poi la divisione si mantenne definitiva.
L'imperatore Onorio, figlio di Teodosio I, si trasferì con la corte a Ravenna, che divenne nuova capitale e sede dell'Impero Romano d'Occidente. Nella città imperiale vennero edificate grandiose costruzioni civili e religiose che imitavano lo stile bizantino di Costantinopoli.
Odoacre era un comandante militare germanico stanziato in Italia che guidò la rivolta di Eruli, Rugi e Sciri che il 4 settembre 476 portò alla deposizione dell'ultimo imperatore romano, Romolo Augusto. Preso il potere, combatté a lungo contro altri barbari e contro l’impero d’Oriente, fino al suo assassinio da parte del capo ostrogoto Teodorico.
Giustiniano venne eletto Imperatore d'Oriente il 1° aprile 527. Governò assieme alla moglie Teodora fino a quando rimase vedovo (548) e fu l'ultimo imperatore bizantino educato nel seno di una famiglia di lingua e cultura latine.
Alboino, alla testa dei Longobardi, entra in Italia attraverso le Alpi. La resistenza dell'esercito bizantino è debole. Cividale del Friuli è il primo centro conquistato. L'avanzata prosegue verso Ovest.
Carlo Magno riesce ad espugnare la città di Pavia, capitale del regno longobardo, in cui Desiderio si era asserragliato con una parte dell'esercito. La sconfitta segna la fine del regno longobardo.
Il 25 dicembre 800 il re franco Carlo Magno fu incoronato imperatore dei romani nella basilica di San Pietro a Roma. Con questo gesto, il papa cercò di ripristinare l'autorità della cristianità occidentale nella figura di un nuovo leader, trasferendo nuovamente a Roma il potere effettivo e simbolico che aveva perso a favore di Costantinopoli
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