la prima guerra mondiale

Timeline sulla Prima guerra mondiale realizzata dagli studenti del corso di Storia e società dell'età contemporanea (Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università di Teramo)

Una cronologia realizzata da Brogneri Cinzia; Di Pasquale Alice; Di Sante Beatrice; Orlandi Matteo; Ruggeri Nicole; Valentino Paolo

28 Giugno 1914

attentato di Sarajevo

L’erede al trono degli Asburgo,Francesco Ferdinando, giunse con la moglie Sofia per una visita ufficiale a Sarajevo in Bosnia. Qui furono vittime di un attentato. L’assassino era uno studente irredentista serbo, Gavrilo Princip.

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28 Luglio 1914

l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia

Il 23 luglio l’Austria inviò un ultimatum di 48 ore alla Serbia che accettò ma il 28 luglio l’Austria-Ungheria non vedendo soddisfatte tutte le sue richieste, dichiarò guerra alla Serbia.

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2 Agosto 1914

L'Italia dichiara la sua neutralità

Allo scoppio della grande guerra, l'Italia inizialmente decide di non assumere alcuna posizione a livello di schieramento per tre motivi in particolare: non si sentiva pronta a livello economico, militarmente era molto debole e non sarebbe mai stata in grado di fronteggiare una simile guerra e, infine, lo schieramento al fianco dell'Alleanza era puramente a scopo difensivo. Difatti, quando l'Austria dichiara guerra alla Serbia, l'Italia non si sente nemmeno in dovere di fare ricorso alle armi. Deciderà, poi, di schierarsi al fianco dell'Intesa in quanto le erano stati promessi quei territori che aveva arditamente sognato sin dal periodo risorgimentale: Trento e Trieste, a cui poi se ne aggiunsero altri, firmando il Patto di Londra. All'interno della penisola stessa, comunque, diversi erano i modi di pensare: alcuni desideravano entrare in guerra al fianco della Francia; altri al fianco della Germania che credevano fosse uno dei più importanti baluardi storici, che mai nessuno sarebbe stato in grado di annientare; altri, con spirito irredentista, avevano come unico scopo quello di annettere Trento e Trieste e, altri ancora, non sentivano alcun bisogno di entrare in guerra, non ritenendosi pronti a fronteggiarla economicamente. I neutralisti, solo in un primo momento, riuscirono ad avere la meglio.

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3 Agosto 1914

piano Schlieffen

Il Piano Schlieffen fu un piano strategico dello Stato Maggiore tedesco, concepito nel 1905 in previsione di una guerra su due fronti (ad est contro la Russia e ad ovest contro la Francia e la Gran Bretagna)

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4 Ago 1914 - 21 Ago 1914

invasione tedesca del Belgio

Il piano prevedeva il passaggio delle loro truppe attraverso gli stati neutrali del Belgio e del Lussemburgo per sconfiggere l’esercito francese prima della Russia. Ma il Belgio rifiutò di permettere il transito dell’esercito provocando l’invasione tedesca del paese. Il Regno Unito avanza un ultimatum nei confronti del governo tedesco chiedendo il rispetto della neutralità belga; davanti al rifiuto dei tedeschi, il Regno Unito dichiara guerra alla Germania.

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4 Agosto 1914

La Germania invade il Belgio

La Germania invade il Belgio, paese neutrale al quale aveva chiesto l'apertura dei confini, ricevendo una risposta negativa. L'invasione del Belgio, porta la Gran Bretagna a dichiarare guerra alla Germania. Il conflitto si espande

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23 Ago 1914 - 7 Nov 1914

il Giappone dichiara guerra alla Germania

Il Giappone partecipò alla prima guerra mondiale dal 1914 al 1918, come alleato della Triplice intesa, dichiarando guerra all’impero tedesco.

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19 Ott 1914 - 22 Nov 1914

La prima battaglia di Ypres

Lo scontro vede fronteggiarsi due schieramenti: da una parte le forze degli Alleati (Francia, Inghilterra, Belgio), dall'altra l’armata tedesca. Con la prima battaglia di Ypres si concluse la fase iniziale del conflitto: ebbe termine la guerra di movimento e si affermò, anche sul settore settentrionale del fronte occidentale, la guerra di trincea, destinata a durare sino alle offensive del 1918.

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19 Ott 1914 - 11 Nov 1918

Da una guerra di movimento ad una guerra di posizione: le trincee

Inizialmente si adottò un approccio bellico tipico dell'800, costituito da spostamenti rapidi e attacchi di sfondamento; questa idea, però, si rivelò essere un errore di valutazione. Da una guerra di movimento, dunque, si passò ad una guerra di posizione: vennero costruite le trincee, lunghe fosse scavate nel terreno, articolate e fortificate. Le trincee nemiche erano distanti poche decine di metri le une dalle altre. L'area in cui erano posizionati i due schieramenti, era così organizzata: vi era la terra di nessuno (lo spazio mediano tra le due trincee), quattro o cinque barriere di filo spinato e, infine, la trincea vera e propria. All'interno delle trincee le truppe vivevano in condizioni igienico-sanitarie molto precarie; di notte i soldati erano costretti a vigilare per respingere eventuali attacchi e per evitare di essere colpiti dai nemici, di giorno, invece, la lotta era contro i topi, pidocchi, freddo, fango e umidità.

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19 Ottobre 1914

Forze aeree e navali

Dal 1914, aeroplani e dirigibili si trasformarono da mezzi di ricognizione in mezzi con cui bombardare le città nemiche. Furono usati per obiettivi strategici e tattici. Furono costruiti aerei dedicati alla "ricognizione", alla "caccia" e al "bombardamento". Ci fu anche uno sviluppo della guerra marina, ovvero la creazione dei sottomarini, in particolare degli "U-Boot" tedeschi, che iniziarono a bombardare ogni nave sospettata di trasportare qualsiasi cosa di utile all'Intesa. Sospesa qualche mese dopo per le polemiche seguite all'affondamento della nave "Lusitiana". Ripresero la loro guerra sottomarina nel 1917.

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19 Ottobre 1914

Armi a distanza

Fucili a ripetizione: capaci di colpire bersagli a più di un km di distanza; Mitragliatrici automatiche: esplodevano 400/600 colpi al minuto; Lanciafiamme: bruciavano tutto ciò che incontravano nel raggio di decine di metri. Baionetta: era un'arma da taglio che consentiva alle formazioni di fanteria di attaccare il nemico a distanza ravvicinata, generalmente dopo aver esaurito le munizioni delle armi da fuoco.

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19 Ottobre 1914

Esplosivi

Gli esplosivi ebbero effetti devastanti, come quello dello shock da granata ("Shell Shock"), ovvero un disturbo da sterss post-traumatico riportato da molti soldati e ufficiali durante la prima guerra mondiale.

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19 Ottobre 1914

Le armi più strane della prima guerra mondiale

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24 Dicembre 1914

La tregua di Natale

Nelle trincee della Prima Guerra Mondiale scoppia la pace. Improvvisamente. Senza alcun preavviso. Una pace spontanea nata dal cuore dei soldati e non decisa dalle gerarchie militari. I tedeschi addobbarono gli alberi e intonarono la canzone “Stille Nacht”. Gli inglesi, che ignorano le tradizioni tedesche legate al Natale, riconobbero però quel motivo come “Silent Night”. E i canti si unirono in un’unica voce. Durante questa “piccola pace” non vi erano più due schieramenti nemici, bensì un unico gruppo di uomini che si riunì per condividere la gioia del Natale; i soldati fumarono, bevvero e disputarono una partita di Calcio: quella sera vinsero tutti.

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22 Apr 1915 - 25 Mag 1915

La seconda battaglia di Ypres

Fu un attacco a sorpresa da parte dei tedeschi. Per la prima volta sul fronte occidentale, si ricorse al gas di cloro come arma chimica da combattimento. Gli scontri della seconda battaglia di Ypres finirono con i britannici che controllavano la collina; di conseguenza, l'esercito tedesco abbandonò il tentativo di prendere la città, scegliendo invece di ridurre Ypres a cumuli di macerie con costanti bombardamenti. Anche se condannato dagli Alleati come atto barbaro, gli inglesi usarono successivamente il gas nelle battaglie successive e, alla fine della Prima Guerra Mondiale, tutti i fronti ne avevano fatto ampio uso come arma di distruzione di massa.

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22 Aprile 1915

Gas Tossici

I tedeschi furono i primi ad utilizzare armi chimiche durante la prima guerra mondiale, ricorrendo al gas lacrimogeno. I morti furono pochi, ma gli intossicati furono relativamente numerosi. Questi gas furono proibiti dalla conferenza internazionale della pace dell'Aia del 1899.

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25 Apr 1915 - 28 Mag 1918

Il genocidio degli armeni

Si compie nell’area dell’ex impero ottomano, in Turchia, ed è considerato il prototipo dei genocidi del XX secolo, nonché il primo ad essere eseguito nell’arco del novecento. Il governo dei Giovani Turchi, preso il potere nel 1908, attua l’eliminazione dell’etnia armena in cui, si stima, perirono i due terzi degli armeni dell’Impero Ottomano. Le responsabilità dell’ideazione e dell’attuazione del genocidio vanno individuate all’interno del partito dei Giovani Turchi, “Ittihad ve Terraki” (Unione e Progresso). L’obiettivo era di risolvere alla radice la questione degli armeni, popolazione cristiana che guardava all’occidente. Il movente principale è da ricercarsi all’interno dell’ideologia panturchista, che ispira l’azione di governo dei Giovani Turchi, determinati a riformare lo Stato su una base nazionalista, e quindi sull’omogeneità etnica e religiosa.

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26 Aprile 1915

Patto di Londra

In seguito ad accese discussioni tra neutralisti ed interventisti, che ebbero la meglio grazie, in particolar modo, ai loro accesi discorsi nelle piazze attraverso i quali riuscirono a convincere l'intero popolo, l'Italia decise di entrare in guerra firmando il cosiddetto Patto di Londra con la Triplice Intesa. Il patto, nella sua segretezza, prevedeva l'entrata in guerra della penisola entro un mese, in tal modo avrebbe avuto il tempo necessario per prepararsi a livello economico e militare. In cambio avrebbe ottenuto territori quali: Trento e Trieste, Dalmazia, isole del Dodecaneso, Alto Adige fino al Brennero, Istria con l'esclusione della città di Fiume, il porto di Valona in Albania e alcune parti dell'impero coloniale tedesco.

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23 Maggio 1915

L'Italia dichiara guerra all'Austria

Il 23 maggio del 1915 l'Italia dichiara guerra all'Austria, sotto il governo del primo ministro Antonio Salandra. L'Austria fu attaccata sull'altopiano del Carso e sul fiume Isonzo (11 furono le battaglie che si susseguirono qui tra il 1915 al 1916). L'esercito italiano era guidato dal capo dello Stato maggiore dell'esercito, Luigi Cadorna, il cui obiettivo era quello di farsi strada verso i Balcani. Le truppe italiane non ebbero però alcun esito positivo e da guerra di movimento si passò ad una guerra di posizione. Diverse furono le offensive, sia da parte degli italiani, sia da parte degli austriaci e durarono fino al 27 luglio del 1916.

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27 Gennaio 1916

Viene approvato il Military Service Act

La legge precisava che gli uomini fra i 18 e i 41 anni erano suscettibili di essere chiamati per adempiere al servizio nell'esercito a meno che non fossero sposati, vedovi con figli

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21 Feb 1916 - 18 Dic 1916

La Battaglia di Verdun

La battaglia di Verdun inizia la mattina del 21 febbraio 1916 con l’attacco tedesco che mette in campo una potenza di uomini e di fuoco inusitata. Dopo un’iniziale vittoria strategica degli uomini di von Falkenhayn, i comandi francesi ordinano l’impiego di tutte le energie disponibili per resistere e difendere Verdun, considerata “il cuore della Francia”. I costi saranno altissimi, da entrambe le parti. Verdun diventa quella macchina infernale di produzione di armamenti e di morte che caratterizza la nuova guerra totale

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15 Maggio 1916

Strafexpedition

Il 15 maggio del 1916 le truppe austriache attaccano l'esercito italiano mediante un'offensiva chiamata "spedizione punitiva". Volevano rivendicare, difatti, l'entrata in guerra della penisola al fianco dell'intesa. Ciò accadde precisamente tra il lago di Garda e il fiume Brenta.

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1 Lug 1916 - 18 Nov 1916

Battaglia della Somme

Combattuta tra il 1 luglio e il 18 novembre 1916 vicino al fiume Somme, in Francia, rappresentò il tentativo degli Anglo-Francesi di alleggerire il fronte di Verdun, dove le offensive tedesche sembravano incontenibili. Alla fine del 1° giorno gli inglesi contavano già 57 mila perdite fra feriti e caduti. Alla fine della battaglia, che si concluse con un poco rilevante vantaggio territoriale anglo-francese, sul pantano francese giacevano centinaia di migliaia di uomini, morti uccisi dal fuoco delle terribili mitragliatrici (novità della Prima Guerra Mondiale), dei mortai o di gigantesche mine.

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1 Luglio 1916

Carro Armato

Fra il 1915 e il 1916 fu messo a punto dagli inglesi il carro armato, che avrà un ruolo marginale nella prima guerra mondiale, ma avrebbe poi caratterizzato tutte le guerre del Novecento. Nasceva come strumento per riprendere l'offensiva in un contesto bellico nel quale l'avanzata delle truppe di fanteria era impossibilitata da trincee e nidi di mitragliatrice. Inizialmente l'impiego del carro armato "Mark I" non riportò successi significativi, perché furono utilizzati in piccole quantità e piagati da ogni sorta di problema meccanico.

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27 Agosto 1916

Giuseppe Ungaretti: La guerra raccontata dalla letteratura

Giuseppe Ungaretti vive in prima persona l’esperienza del fronte e della trincea. Della guerra rappresenta la paura, il freddo, la morte, ne denuncia l’atroce assurdità. Al tempo stesso, proprio la quotidianità con la morte e la consapevolezza della propria disperata solitudine, sono le condizioni esistenziali sulle quali Ungaretti costruisce la sua incessante ricerca della poesia pura. Si può affermare che egli decanta le cosiddette “pulsioni di vita”, in forte contrasto con la teoria, elaborata da Freud nel primo dopoguerra, che, invece, pone al centro le “pulsioni di morte”: queste hanno portato l’uomo a manifestare tutta la propria bestialità inconscia e distruttiva facilmente deducibile dalla descrizione del paesaggio in “San Martino del Carso”. Con questa sua poesia, Ungaretti porta il lettore a riflettere sulla devastazione provocata dalla guerra che non è tanto esteriore, quanto interiore perché, come afferma egli stesso "LA MORTE SI SCONTA VIVENDO".

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28 Agosto 1916

L'Italia dichiara Guerra alla Germania

Nella serata del 27 agosto 1916, partiva da Roma un documento ufficiale, con il quale si informava il Governo germanico che il Regno d’Italia si considerava in guerra con la Germania a partire dal giorno dopo 28 agosto

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8 Mar 1917 - 9 Mar 2020

Rivoluzione Russa

La rivoluzione russa è stato un evento sociopolitico, avvenuto nel 1917, che portò al rovesciamento dell'Impero russo e alla formazione inizialmente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e, nel 1922, in seguito alla guerra civile russa, dell'Unione Sovietica.

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6 Aprile 1917

1917: La grande guerra sul grande schermo

Ogni film che tratta eventi storici può essere considerato sia una fonte di storia, sia una ricostruzione degli episodi accaduti. Questo film, in particolare, è ambientato nell’anno 1917, un anno prima della fine del conflitto, e mostra in maniera molto realistica diversi aspetti della prima guerra mondiale, tra cui la vita all’interno delle trincee, i feriti e i cadaveri. Ma il vero intento del regista non è quello di realizzare un film didattico, finalizzato alla rappresentazione fedele della guerra; bensì, egli si serve del film 1917 per mostrare l’aspetto umano del soldato, argomento molto poco trattato all’interno del cinematografia di guerra. Vengono messi in risalto valori come l’amicizia, la lealtà e il coraggio, in un’atmosfera in cui sembra che la vita sia destinata a soccombere alla morte. L’intero film è realizzato in un falso piano sequenza, scene in cui la cinepresa segue sempre ciò che accade senza mai interrompersi e fermarsi; i cambi di scena ci sono, ma sono ma sono apparentemente prive di montaggio, per cui sembra che la telecamera sia sempre puntata verso ciò che si muove.

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1 Agosto 1917

Papa Benedetto XV - "l'inutile strage"

Papa Benedetto XV definisce la Grande Guerra come un'inutile strage.

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24 Ott 1917 - 26 Ott 1917

Disfatta di Caporetto

Gli austriaci riuscirono a penetrare per 150 chilometri verso la pianura Padana e giunsero sino al fiume Piave in Veneto. Il generale Luigi Cadorna fu sostituito da Armando Diaz, grazie al quale l'esercito italiano iniziò a riprendere forza, tanto che riuscì ad assestarsi sulla linea tra il fiume Piave e il Monte Grappa. Diaz decise di attuare una strategia esclusivamente difensiva per evitare nuove carneficine e con il fine di proteggere il popolo italiano.

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8 Gennaio 1918

14 punti di Wilson

L’8 gennaio 1918 Wilson annunciò al Congresso in 14 punti le condizioni per giungere ad una pace durevole

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3 Marzo 1918

Pace Brest-Litovsk

L’accordo di pace di Brest-Litovsk, segnò l’uscita della Russia rivoluzionaria dalla prima guerra mondiale.

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9 Agosto 1918

Gabriele D'Annunzio: il volo su Vienna

Il 9 Agosto, il poeta vate Gabriele D'Annunzio guidò una spedizione aerea in cui, assieme ad altri sette suoi collaboratori, sorvolò Vienna a bordo del proprio aeroplano. Si trattò di un atto bellico del tutto incruento, di un’enorme potenza estetica, che vedrà lanciati sulla capitale asburgica decine di migliaia di volantini inneggianti all'Italia e che invitavano la popolazione viennese alla resa. Sui volantini era scritto: "Noi vi lanciamo un saluto a tre colori: i colori della libertà!". D'Annunzio fu uno degli intellettuali che più si prodigò alla causa interventista e nazionalista italiana. Oltre al volo su Vienna, ricordiamo anche le altre due imprese, quali la beffa di Buccari e l'occupazione di Fiume con una milizia privata.

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24 Ottobre 1918

Battaglia di Vittorio Veneto

Ad un anno esatto da Caporetto, il 24 ottobre del 1918 fu sferrata l'offensiva italiana nei confronti degli austrici. Nella cosiddetta battaglia di Vittorio Veneto, le truppe italiane riuscirono a provocare il collasso finale dell'armata nemica e a catturare migliaia di prigionieri austriaci.

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3 Nov 1918 - 4 Nov 1918

resa dell'Austria-Ungheria

Il mattino del 3 novembre le truppe italiane dilagavano oltre le linee austriache mentre la delegazione austriaca raggiungeva Villa Giusti dove il comando italiano si sarebbe più tardi accordato per l'interruzione delle ostilità 24 ore dopo la firma del trattato. L'armistizio fu firmato a Villa Giusti, con la clausola che sarebbe entrato in vigore 24 ore dopo. Solo dopo la firma il generale Weber informò che alle truppe imperiali era stato dato l'ordine di cessare i combattimenti.

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28 Giugno 1919

Trattato di Versailles

Il trattato di Versailles segnò a livello diplomatico la conclusione delle controversie tra i Paesi usciti vincitori dal conflitto e i vinti. Venne firmato il 28 giugno 1919 nella sala degli specchi della reggia di Versailles, vicino Parigi. Non fu l’unico trattato firmato alla fine della guerra, ma viene riconosciuto come il principale perché riguardante la Germania, ritenuta la principale colpevole del conflitto.

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29 Giugno 1919

Dopoguerra e le sue conseguenze

Il trattato di pace di Versailles ha disegnato la nuova geografia d`Europa ma la sua applicazione, dopo che la politica di Wilson era stata bocciata dal senato e dagli elettori americani, si rivela ben presto fonte di gravi dissidi anche fra gli stessi alleati. Le questioni territoriali ed il problema delle riparazioni tedesche dei danni di guerra avvelenano la vita politica europea e creano nuovi pericoli per la pace. Nel 1932 la Francia occupa la regione mineraria tedesca della Ruhr, gli italiani occupano Fiume, i rumeni entrano in Ungheria ed i greci in Turchia.

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26 Agosto 1920

Diritto di voto alle donne - USA

Il 26 agosto del 1920 veniva approvato negli Stati Uniti il XIX emendamento della Costituzione americana, che per la prima volta, introduceva il suffragio universale.

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