"In una Regione proiettata alla ribalta delle cronache mondiali per i roghi appiccati alle montagne di rifiuti, Salerno non ha conosciuto un solo minuto di emergenza rifiuti. Non un sacchetto per strada." Il sindaco De Luca, nonostante le vicende relative alle difficoltà della Regione Campania di far fronte all'emergenza rifiuti, lancia l'ormai famoso slogan pochi giorni prima del via alla raccolta differenziata nel Comune di Salerno: l'obiettivo sarà quello di ricreare valore e mettere in moto meccanismi di riciclo ragionato, abolendo il malsano utilizzo dei cassonetti lungo le strade cittadine.
Il Comune di Salerno approva il progetto "Laboratori di servizio civile" dell'Associazione Amesci. Macro-obiettivo: convincere il singolo cittadino che la collettività ha bisogno di questa manovra ambientale.
Sta per partire il progetto di raccolta differenziata: ecco la delibera d'approvazione per la fornitura di mezzi, risorse e attrezzature.
Viene adottato dall'amministrazione comunale il modello “porta a porta” redatto dal CONAI, che prevede una nuova tipologia di raccolta domiciliare dei vari materiali in cui si suddividono i RU. Questo modello consente di differenziare i rifiuti all'inizio del processo, cioè già nelle case dei cittadini che diventano parte decisiva ed attiva in questa azione.
La Giunta Comunale, alla presenza del sindaco De Luca, approva la spesa per implementare il piano di start-up e per l'acquisto delle attrezzature di recupero dei rifiuti solidi urbani
Approvazione del piano di utilizzo del finanziamento di € 3.809.896,11 necessari per l'acquisto di automezzi e attrezzature per dare l'avvio al nuovo modello di raccolta "porta a porta" e per l'acquisto di attrezzature e automezzi funzionali alle isole ecologiche "Arechi" e "Fratte".
Grazie al finanziamento si è proceduto all'acquisto dei materiali per la raccolta differenziata e alla costruzione di una seconda isola ecologica sul territorio salernitano. Spesa prevista: oltre 4 mln di euro
L'architetto Maiorino viene nominato Responsabile unico del progetto di raccolta differenziata del Comune di Salerno.
L'ordinanza comunale del 18 giugno 2008 ha visto dare l'avvio, nella zona orientale della città, ai primi passi di questo nuovo modello di raccolta "porta a porta", sistema che ha immediatamente dato i suoi frutti, anche grazie all'efficacissima campagna di comunicazione avviata dal Comune precedentemente.
La Tari, componente dell'imposta unica comunale, è destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell'utilizzatore.
Le esaltanti parole del sindaco Vincenzo De Luca rispetto all'etichetta di Salerno come "isola felice" della Campania nel biennio nero, hanno avuto reale riscontro. L'implementazione della RD ha reso Salerno un esempio da seguire per tutti i comuni con più di 100.000 abitanti. Ma dopo sei anni dall'avvio del progetto di raccolta qualcosa dovrà pur essere cambiato. La responsabilità del procedimento passa nelle mani della dott.ssa Maria Ventura mentre, dando uno profondo e particolareggiato sguardo ai dati presenti sul sito FESR CAMPANIA, è possibile constatare che i fondi per il progetto RD non sono strutturali, bensì comunali, dunque derivanti dalla TARI (Tributo Servizio Rifiuti).
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale ha reso possibile quantificare i risultati del progetto di raccolta. Il MUD2013 chiarisce i dubbi su tantissimi quesiti: costi del servizio di raccolta dei rifiuti urbani; tonnellate di materiale destinate al riciclo; tonnellate di materiale destinate allo smaltimento; imprese e aziende che si occupano del recupero o dello smaltimento dei materiali; ricavi che il Comune ottiene dalla vendita dei materiali raccolti.
Salerno raggiunge il primo gradino del podio nell'ambito dei capoluoghi di provincia della Campania. Premio assegnato da Legambiente mentre continua ad imperversare sui social l'hashtag #Salernosidifferenzia.
Ecco il piano finanziario e le tariffe del 2014 rispetto alla TARI
La militanza del sito MySir, partner di Legambiente e di Comuni Ricicloni, permette a chiunque di estrapolare dati per i più lungimiranti scopi, siano essi volti alla trasparenza o al personale utilizzo.
Il piano finanziario approvato nel 2015
Un'altra vittoria nell'ambito della gara al più virtuoso capoluogo di provincia.
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Un Comune virtuoso che nel 2015 ha superato, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE fissato per il 2020 del 50% di avvio a riciclo dei rifiuti urbani.
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